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Esteri

ISIS: BLITS ANTIJIHADISTI IN TUTTA EUROPA

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Tempo di lettura 2 minuti Il premier francese Manuel Valls, ha detto che "la minaccia" di altri attentati terroristici in Francia "non e' mai stata cosi' forte

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Redazione

Blitz antiterrorismo contro le cellule jihadiste in Europa, sono stati effettuati in Belgio, in Francia e in Germania. Diversi gli arresti effettuati, in particolare in a Bruxelles dove e' stato sgominato un gruppo pronto a colpire e dove due jihadisti sono stati uccisi in un conflitto a fuoco con le forze dell'ordine.

Il premier francese Manuel Valls, ha detto che "la minaccia" di altri attentati terroristici in Francia "non e' mai stata cosi' forte ed e' ben lontana dall'essere finita. Isis potrebbe effettuare attentati in Europa". 

Se le operazioni antiterrorismo della polizia belga "si sono concluse sul terreno" e i membri della cellula neutralizzata a Verviers sono di origine cecena. Ora a Bruxelles e' cominciata l'indagine sui dati raccolti, ha annunciato il ministro degli Esteri Didier Reynders. Nella notte, mentre la vasta operazione che ha fra l'altro portato a una sparatoria a Verviers con due presunti jihadisti morti e un terzo ferito era ancora in corso, il capo del governo Charles Michel, al termine di una riunione di crisi con i ministri della giustizia e dell'interno, ha dichiarato che "la paura deve cambiare campo". Le operazioni di ieri, ha detto, "dimostrano la determinazione del governo belga a combattere coloro che vogliono seminare il terrore".
  La minaccia di "attentati imminenti", ha aggiunto il ministro degli Esteri, riguardava soprattutto la Polizia, e non sono stati al momento riscontrati collegamenti con le stragi della scorsa settimana a Parigi, anche se, ha aggiunto, fra i due paesi ci sono stati "scambi di informazioni molto utili", e "gli attentati a Parigi hanno provocato un'accelerazione delle iniziative da noi".

FRANCIA – Sono in totale 12, nove uomini e tre donne, le persone fermate ed interrogate nella notte nelle banlieue di Parigi perche' sospettate di aver fornito "sostegno logistico (armi ed auto) ai due fratelli franco-algerini Kouachi, autori del massacro (12 persone) alla redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo e Amedy Coulabaly, che ha ucciso una poliziotta e 4 clienti di ebrei un negozio kosher a Vincennes. Altri raid sono ancora in corso a Montrouge, subito fuori Parigi, dove Coulibaly uccise la sua prima vittima, una poliziotta, a Grigny dove e' cresciuto, a Fleury-Merogis a sud della capitale a Epinay-sur-Seine, a nord.

BERLINO – Oltre 250 agenti della polizia tedesca e 3 squadre delle forze speciali (Swat) hanno effettuato all'alba una serie di raid contro sospette cellule islamiste a Berlino, arrestando il presento leader di un gruppo che stava pianificando un attentato in Siria, ed un complice.
  Si tratta di due uomini di origine turche, uno di 41 (Ismate.
  D.) e l'altro di 43 anni (Emin. F.), sospettati di guidare "una cellula di (cinque) jiahdisti formata da turchi e russi dalla Cecenia e da Daghestan", ha riferito la polizia aggiungendo "che non c'e' alcun indizio che il gruppo stesse preparando una attacco in Germania".

 

Intanto John Kerry ha spiegato che non era domenica alla marcia di Parigi contro il terrorismo perche' era in missione in Asia. Cosi' il segretario di Stato americano, da ieri sera nella capitale francese, ha risposto alle polemiche per lo scarso livello della presenza Usa al corteo che ha visto sfilare oltre due milioni di persone nella sola capitale francese, e – tranne il russo Vladimir Putin, che comunque ha inviato il suo ministro degli Esteri, Serghei Lavrov – tutti i leader amici della Francia uniti in prima fila con Francois Hollande. Per gli Usa c'era solo, nelle retrovie, l'ambasciatore, la signora Jane Hartley.
  La scelta del presidente Barack Obama di non andare e' stata criticata e la Casa Bianca ha chiesto scusa.

Castelli Romani

Frode sistematica nei fondi europei: dall’Olanda a Napoli passando per Nemi

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Penali per mezzo milione di euro a carico della società olandese PERCUROS B.V. legalmente rappresentata dal cittadino britannico Chan Alan Barry sospettatI di frode sistematica con sussidi europei.

Due settimane fa circa il Tribunale dell’Aia aveva intimato alla società PERCUROS B.V. e al suo rappresentante Chan di riconsegnare tutti i documenti e i dischi rigidi, entro due giorni, al Centro Medico Universitario di Leiden (LUMC) stabilendo una pena di 50mila euro per ogni giorno di mancata consegna fino ad un massimo di 250mila euro per l’azienda Percuros e 250mila euro per Chan. La sentenza non è stata impugnata e i termini sono ormai scaduti. E la penalità è ora salita all’importo massimo di 500mila euro che dovranno pagare in solido Percuros B.V. e Chan Alan Barry.

La società Percuros chiude in Olanda ma resta aperta in Italia

L’ufficio olandese di Percuros B.V. ha ufficialmente cessato di esistere lo scorso 20 giugno di quest’anno attraverso la cosiddetta “Turbo-liquidazione” un modo per porre fine a una fondazione o a un’azienda molto rapidamente.

Risulta invece ancora aperta la società italiana costituita in base alle leggi dello stato olandese PERCUROS SRL (che fa le stesse cose della PERCUROS B.V. olandese) sempre rappresentata da Chan Alan Barry con sede legale ad Amsterdam e sede secondaria a Napoli in via Tommaso De Amicis, 95 presso il Centro Universitario degli studi di Napoli Federico II il cui preposto, per questa sede secondaria, è un residente di Scafati in provincia di Salerno.

La Percuros italiana, figlia della Percuros olandese, è stata istituita il 6 ottobre del 2022 con atto registrato a Velletri. La società è stata inoltre iscritta anche nell’apposita sezione speciale come Start-Up Innovativa.

Chan Alan Barry residente a Nemi dove è comproprietario di 12 immobili e di un ristorante

Sulla visura camerale della Percuros italiana viene inoltre indicate come residenza di Chan Alan Barry un indirizzo nel piccolo borgo di Nemi situate nel cuore del parco dei Castelli Romani, dove lo stesso Chan risulta essere comproprietario insieme ad un altro beneficiario di fondi europei di ben 12 immobili e di una società che gestisce un noto ristorante nel paese delle fragole.

Dal Centro Medico Universitario di Leiden si preparano le azioni di recupero

Nel frattempo dal Centro Medico Universitario di Leiden (LUMC) pare che si stiano prendendo in considerazione i prossimi passaggi per recuperare i documenti e i dischi rigidi oltre alla riscossione dei 500mila euro di penalità.  

Per adesso dal LUMC non trapela nulla sul danno finanziario causato da questa frode sistematica. Ma il conto finale potrebbe ammontare a diversi milioni di euro. Basti pensare che il Centro Medico Universitario di Leiden è stato costretto a interrompere sette progetti internazionali. Quello che è certo che dal LUMC verranno intraprese azioni per recuperare i danni dalla Percuros B.V. e da Chan Alan Barry.

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Esteri

Marocco, terremoto magnitudo 7.0: il bilancio di morti e feriti si aggiorna di minuto in minuto

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Forte scossa di terremoto – magnitudo 7 della scala Richter – nella regione di Marrakech, in Marocco. Al momento si contano 632 morti e 322 feriti.

Il primo bilancio è stato fatto dal ministro dell’Interno marocchino. I sismografi hanno registrato la scossa alle 23.11 di venerdì 8 settembre. L’epicentro è stato localizzato al centro del paese, a 16 chilometri del villaggio Tata N’Yaaqoub, nel municipio di Ighil, 72 chilometri a sud-ovest di Marrakech. La scossa però è stata sentita lungo tutta la dorsale dell’Atlante, a Merzouga, una delle porte del deserto, Taroudant, Essaouira e Agadir e dall’altro versante della catena montuosa a Casablanca, fino a Rabat. Il movimento ondulatorio è durato circa 30 secondi. Ingenti i danni materiali. Sono state mobilitate le forze dell’ordine, la protezione civile e il personale medico e paramedico per predisporre un eventuale piano di emergenza.

“Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, oggi a Nuova Delhi per il Vertice G20, ha appreso con dolore il tragico bilancio del devastante terremoto che ha colpito il Marocco”. Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi. “Meloni – si spiega – ha espresso vicinanza e solidarietà al Primo Ministro Aziz Akhannouch, ai familiari delle vittime e al popolo marocchino, manifestando la piena disponibilità dell’Italia a sostenere il Marocco in questa emergenza”.

Il bilancio del sisma si aggiorna di minuto in minuto, man mano che arrivano i dati dalle città e soprattutto dalle località di montagna vicine all’epicentro. I paesi che punteggiano l’Atlante sono molto poveri, spesso non hanno collegamento internet e le case sono costruite con il caratteristico muro a pisé, realizzato in paglia, fango e sassi. Grande paura soprattutto nella medina di Marrakech, dove le parti più fragili delle mura che circondano il centro storico sono crollate. Hanno ceduto alcune abitazioni, nella piazza Jamaa el Fna è crollato il minareto di una piccola moschea vicino allo storico ‘Café de France’.

Si segnalano danni nella kasbah di Marrakech e crolli di abitazioni nella zona a nord est. In città nuova ci sono crepe nel campanile della chiesa cattolica di Gueliz. Crolli di facciate a Essaouira, sull’Oceano atlantico e a Ouarzazate, nel centro Sud. In migliaia si sono riversati per le strade della città nuova di Marrakech e nei vicoli della medina, in preda al panico. Elettricità e collegamento internet sono mancati a lungo. Il centralino dell’ambasciata italiana a Rabat ha ricevuto numerose chiamate soprattutto da parte di turisti che chiedono di rientrare a casa. Al momento gli aeroporti sono chiusi e riapriranno sabato mattina.

“Estremamente addolorato per la perdita di vite umane a causa del terremoto in Marocco”. Prima di accogliere i leader al G20 di New Delhi, il primo ministro indiano Narendra Modi con un tweet ha espresso vicinanza al Paese nordafricano colpito dal sisma. “In quest’ora tragica, i miei pensieri vanno al popolo del Marocco – ha aggiunto -. Condoglianze a coloro che hanno perso i loro cari. Possa chi è rimasto ferito riprendersi al più presto. L’India è pronta a offrire tutta l’assistenza possibile al Marocco in questo momento difficile”.

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Esteri

Ad una pittrice finlandese il superpremio di arte naif

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Più di duecento opere di una settantina di artisti provenienti da tutte le parti del mondo sono presenti a Varenna per partecipare alla 53a edizione del Premio Internazionale di arte ‘naïf’, ovvero ‘ingenua’. I lavori sono esposti, dal 12 agosto al 3 di settembre 2023, nella Chiesa di Santa Marta nella centrale piazza S. Giorgio della cittadina lombarda.
 
Il Premio è intitolato ad un grande personaggio varennese prematuramente scomparso: Pierantonio Cavalli, già sindaco della cittadina del litorale lecchese, ideatore e co-fondatore della manifestazione non si stanca di meravigliarsi e puntuale, ogni anno, da ormai oltre mezzo secolo, lascia scorrere la fantasia dell’arte naïf per le sue strade attirando un pubblico locale e di turisti appassionato della cosiddetta “arte ingenua”,’espressione artistica che vieta ogni regola e razionalità spalancando le colorate porte della fantasia. L’arte naïf riesce a far sognare ad occhi aperti, sfida ogni percezione e definizione tradizionale dell’arte trascinando il pubblico in universi e scene fantastiche che non fanno altro che esaltare la semplice magia del quotidiano emanando un rassicurante lirismo onirico che espande appunto la fantasia dell’incantato spettatore. Gli artisti partecipanti, selezionati da una commissione artistica, provengono da varie parti del mondo: Uruguay,Brasile, Croazia, Cuba, Finlandia, Francia, Germania, India, Irlanda, Israele, Italia, Libano, Lituania, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia. Il Premio, organizzato dalla Pro Varenna è patrocinato dal Comune di Varenna e curato da Norma Cavalli, figliola di Pierantonio. 
 
Anche i visitatori possono concorrere all’assegnazione di due premi, votando l’opera preferita attraverso un referendum aperto ad adulti e ragazzi: le schede voto sono disponibili all’ingresso della mostra  potendo esprimere la propria preferenza per tutta la seconda settimana di esposizione, dopodiché, da domenica 27 agosto, sono comunicati i nomi dei vincitori e assegnati tutti i premi. Durante l’ultima settimana di esposizione, dal 27 agosto al 3 settembre, si possono quindi ammirare in mostra le opere premiate.
 
L’opera vincitrice del premio principale, assegnato dalla giuria, è un quadro denominato ‘Musica della foresta’ ed osservandolo viene subito chiaro il motivo del titolo. Autrice è l’artista finlandese Kikka Nyrén. Nata ad Helsinki, vive ed opera a Lahti, è uno dei talenti più noti e riconosciuti dell’arte naif in Finlandia ed oltre ad essere pittrice è anche scultrice. Come spiega l’autrice di “Musica della foresta”, “La foresta qui rappresenta l’umanità, la musica è l’anima, dobbiamo ascoltare la natura. Notte e giorno, vecchi e giovani, animali e noi esseri umani: tutti procediamo mano nella mano. Mi auguro che lavoriamo e amiamo per un futuro migliore”. e, per quanto riguarda la sua tavolozza, aggiunge:” “Dipingo la gioia per i tristi, la forza per gli stanchi. Blu per conforto per chi ha paura, giallo per chi ha bisogno del sole. Rosso per chi sta gelando e verde per chi è avvizzito. Bianco per bisogno di luce e nero per sostenere gli altri. Una luna arancione per un cielo blu scuro e un’ombra viola per la neve. L’oro è prezioso, l’argento è calmante”. È facile comprendere come la giuria sia stata affascinata e convinta dalla semplicità mista alla sensibilità artistica ed umana di questa artista.
 
Per gli artisti che hanno preso parte a questa edizione ci sarà una cerimonia di premiazione domenica 3 settembre alle 16.30 presso l’Hotel “Royal Victoria”. La Pro Varenna e il comitato organizzatore della mostra rinnovano il benvenuto a tutti i visitatori.
 
Privo di virus.www.avast.com



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