ISIS, INGHILTERRA: ARRESTATI SEI PRESUNTI TERRORISTI

di Maurizio Costa

LONDRA – La polizia britannica continua ad indagare per stanare presunte cellule terroristiche affiliate all'Isis in Inghilterra. Dopo i tre arresti di ieri, oggi le forze dell'ordine hanno fermato altre sei persone, tre uomini e tre donne, accusate di essere terroristi islamici.

Questi sei indagati sarebbero accusati anche di aver premeditato attacchi terroristici all'estero.

L'Inghilterra, insieme alla Francia e alla Germania, è uno dei paesi con più popolazione islamica in Europa e il rischio di far arrivare l'Isis anche a Londra è altissimo.

Intanto, a Kobane continuano i combattimenti. I raid Usa hanno permesso ai curdi che difendono la città di tirare un po' il fiato e di sferrare una controffensiva contro i miliziani dell'autoproclamato califfato.

I peshmerga hanno conquistato qualche zona della città a Sud e ad Est, riuscendo ad uccidere 13 jihadisti. Qualche colpo di mortaio è stato sparato anche vicino al valico di confine con la Turchia, che, dal canto suo, rimane a guardare senza intervenire.

I carri armati turchi rimangono schierati al confine mentre il popolo curdo muore sotto i colpi dell'Isis. La Turchia vorrebbe evitare l'intervento in Siria perché la sconfitta dei jihadisti porterebbe a un aumento del potere del dittatore Assad, acerrimo nemico della Turchia.

Inoltre, i turchi sono contrari ad aiutare il popolo curdo, che da anni porta avanti una campagna di indipendenza dalla Turchia.

I jihadisti si trovano anche in Iraq, dove hanno conquistato la regione di Hit dopo una ritirata strategica dell'esercito iracheno.

La Turchia, intanto, smentisce le voci intorno alla cessione della base aerea di Incirlik agli Stati Uniti. Fino a nuovo ordine, nessun aereo a stelle e strisce potrà usare il territorio anatolico come base prima dei bombardamenti sulla Siria e Sull'Iraq.