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Editoriali

Italia, dal rispetto alla paura: il declino di una nazione

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C’era una volta un‘Italia, magari povera ma felice, con tanti sogni nel cassetto, con il rispetto verso le persone anziane ed i bambini, una certa educazione verso il prossimo ed il rispetto reverenziale verso la divisa, che rappresentava la sicurezza e la legalità. Non mancavano le eccezioni a tutto ciò, ma erano eccezioni.

La voglia di vivere e l’ottimismo, consentì una crescita costante nel nostro paese, grazie anche a tante menti eccelse oneste e tanto volontariato, votato al nobile sentimento dell’altruismo. Donarsi per il bene del prossimo ha rappresentato negli anni, la nostra caratteristica positiva di bontà e simpatia. L’espressione più giusta per definire L’Italia di oggi è modificare la famosa frase “Terra di nessuno”, in “terra di tutti”, sottolineando la facoltà di libertà che ognuno impropriamente si attribuisce, per poter vivere ed agire secondo i propri comodi, infischiandosene delle regole più semplici della convivenza civile.

E’ molto complicato fare un quadro della situazione attuale italiana, poiché i colori sono talmente variegati nell’intreccio legale ed illegale di una società alla deriva, che il povero cittadino onesto, deve difendersi da solo, in una giungla piena di insidie pericolose, smarrendosi e perdendo quella gioia di vivere, preso dalla paura e dall’ansia di salvaguardare la propria incolumità. Non è impropria la parola sopravvivenza, considerando la pericolosità ormai diffusa in maniera allarmante, specialmente nelle grandi città.

Ore di trasmissioni dei media, per rappresentare lo specchio della realtà sociale, non fanno altro che spettacolarizzare gli episodi negativi, spesso drammatici, creando protagonisti, personaggi che delinquono. Il motivo di dare voce a tutte le parti, è semplicemente pretestuoso, perché chi delinque rovinando famiglie, arrecando danno, dispiacere, dolore e spesso gravi danni fisici alle persone oneste, non ha nessun diritto di parlare e giustificare la propria condotta illegale, avvalendosi della visibilità televisiva.

La cosa ancor più grave è che, malgrado la percussione giornaliera dei media su episodi gravi, non si ottenga nessun risultato concreto per la difesa del cittadino. I politici purtroppo, sono troppo impegnati nella loro guerra personale, piena di cavilli giudiziari, strategie politiche, interessi, che nulla hanno a che fare con i bisogni reali quotidiani che affliggono la comunità, ma molto utili alla loro carriera e posizione di potere, con tutti i suoi derivati.

Le mafie, spaccio di droga, case occupate, borseggiatori, bande minorili, bande violente extracomunitarie, ladri di appartamenti, rappresentano la fotografia reale dell’Italia di oggi. Non vede chi non vuol vedere e non sente il grido d’allarme degli onesti cittadini, chi non vuol sentire.

La situazione è drammatica, e finché non viene colpito il proprio giardino, tutti fanno orecchie da mercanti, ma ciò che capita agli altri, può capitare in qualsiasi momento a noi stessi. Ci sono leggi di autodifesa ridicole, nascondendoci dietro la nostra cultura cristiana sociale, l’ipocrisia fa da padrona e la parte debole della nostra società è costretta a subire tutti questi soprusi, pena di dover pagare se non con la vita o con menomazioni fisiche, cifre in denaro assurde, in risarcimento ai violenti aggressori delinquenti, se questi vengono sopraffatti e feriti.

Prima o poi il popolo che osserva le leggi della convivenza, si ribellerà a queste ingiustizie, che ridicolizzano la nostra nazione agli occhi del mondo, e finirà la bella vita di molti politici e personaggi significativi ed importanti delle nostre varie istituzioni.

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