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Economia e Finanza

Italia e Finlandia collaborano per dispositivi anti-pandemia

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La filiale italiana della società finlandese Ahlstrom-Munksjö continua a sviluppare la sua capacità a Torino per soddisfare la domanda di dispositivi di filtraggio ad alta prestazione per mascherine chirurgiche in Italia. Dopo aver ricevuto i suoi primi ordini a marzo, lo stabilimento di Torino è riuscito ad espandere la capacità attraverso il miglioramento delle linee e l’ottimizzazione della produzione e sta pianificando di produrre materiale per maschere equivalenti a oltre 60 milioni di mascherine chirurgiche al mese. Il che, per il resto del 2020, ammonta a un totale di 500 milioni di pezzi. L’obiettivo iniziale era produrre materiale per 20 milioni di maschere facciali al mese, come annunciato nell’aprile scorso. “Sono orgoglioso del lavoro svolto dal team; in pochi mesi, collaborando con i partner della regione, abbiamo sviluppato una gamma di mezzi di filtrazione ad alte prestazioni per maschere chirurgiche e creato un fornitore considerevole e affidabile per il mercato locale, aiutando la lotta COVID-19 in Italia ”, ha dichiarato Giuseppe Costa, Vice Presidente Filtrazione EMEA e Asia. Tra questi partner le aziende piemontesi Oscalito e Pertile e la lombarda ICF Group. Dall’inizio della pandemia, Ahlstrom-Munksjö ha ampliato offerta e capacità per soddisfare la forte domanda di prodotti sanitari onde contrastare la pandemia COVID-19. La società continua a esplorare tutte le opzioni per espandere ulteriormente la capacità produttiva per soddisfare la crescente domanda di materiali di protezione a livello globale. La tecnologia utilizzata è unica e i macchinari sono in grado di produrre anche altri prodotti con fibre molto fini ed anche di realizzre diversi polimeri con protezione meccanica grazie a una distribuzione dei pori molto fine, migliore di quella attualmente disponibile sul mercato. Il prodotto finale è realizzato con materiali filtranti in fibra fine che proteggono le persone e un prefiltro che conferisce morbidezza e proprietà ergonomica. Il filtro a fibra fine viene prodotto nello stabilimento di Torino e il prefiltro nello stabilimento di Brignoud in Francia. I primi ordini sono stati ricevuti a metà marzo e il team sta ora potenziando significativamente la produzione di tessuti. Il progetto in fibra fine è un buon esempio di eccellente coinvolgimento della comunità  in quanto ha approfondito la collaborazione di Ahlstrom-Munksjö con le università di Torino, Milano e Bologna, e la collaborazione ha consentito di fornire materiali e capacità di collaudo nel suo stabilimento torinese a seguito di tutte le richieste delle autorità locali. Lo stabilimento di Torino ha inoltre donato tessuti di fibre pregiate alle comunità locali. “Essendo una grande azienda in un’area in cui ci sono molti piccoli comuni, volevamo contribuire e donare alcuni tessuti di fibre pregiate per due municipi, in modo che i piccoli produttori locali fossero in grado di produrre maschere per i loro dipendenti o per le persone che lavorano negli ospedali ”, spiega Giuseppe Costa.

Ahlstrom-Munksjö in breve

Ahlstrom-Munksjö è leader globale nei materiali a base di fibre, con vendite nette annuali di circa 3 miliardi di euro e impiego di circa 8000 addetti.  A sua volta, Ahlstrom-Munksjö Turin S.p.A. è uno speciale stabilimento per la produzione di carta appartenente alla multinazionale. Presente a Mathi, in Piemonte, dal 1963, il gruppo è leader nella produzione di una vasta gamma di applicazioni per l’uso quotidiano. Un’eccellenza industriale nata dalla collaborazione tra Italia e Finlandia a crescita continua grazie ad investimenti regolari, come dimostra la nuova linea di impregnazione per materiali filtranti dello stabilimento Mathi,  che conferma lo stabilimento piemontese tra i più tecnologicamente avanzati in tutto il mondo. Ahlstrom-Munksjö Torino impiega circa 600 dipendenti, per un fatturato annuo di quasi 230 milioni di euro e il 90% di esportazioni. In particolare, lo stabilimento di Mathi si è distinto nel corso degli anni per il suo impegno per l’impatto ambientale e la sicurezza sul lavoro, dimostrando che l’etica ecologica e sociale non costituisce un’azione di frenata ma piuttosto un valore aggiunto nell’azienda economica. C’è un altro stabilimento a Sassoferrato, nelle Marche, con ca. 50 impiegati.  Approfondimenti:  https://www.ahlstrom-munksjo.com/

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Economia e Finanza

Italia regina dei Superyacht: la leadership globale tra produzione e formazione

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l Belpaese domina il settore della cantieristica nautica e diventa punto di riferimento per la formazione di professionisti specializzati. Nicola Carbonara: “Innovazione, lusso e design sono il futuro.”
 
L’Italia si conferma leader mondiale nella produzione di superyacht, con una quota di mercato che sfiora il 54%. Durante il Cannes Yachting Festival, in corso dal 10 al 15 settembre, i riflettori sono puntati sui grandi cantieri italiani, che rappresentano il cuore dell’industria nautica di lusso. Con un fatturato di 4,4 miliardi di euro, la cantieristica italiana continua a crescere, dimostrando la sua eccellenza sia nel design che nella qualità.
 
Nicola Carbonara, imprenditore e fondatore dell’IET – Istituto Europeo del Turismo e di altri enti formativi, ha partecipato al festival, sottolineando l’importanza di una formazione di alto livello per mantenere questo primato. “La richiesta di personale qualificato come hostess, steward e marinai è altissima e ancora insoddisfatta”, ha affermato Carbonara. I suoi istituti sono ormai un punto di riferimento internazionale per chi desidera una carriera nel settore della nautica di lusso.
 
Secondo l’imprenditore, la ripresa post-Covid del settore è evidente: “Il mercato ha finalmente superato lo stallo e vediamo un ritorno alla produzione a pieno ritmo, sia per le nuove imbarcazioni che per l’usato”. Il focus oggi è su yacht sempre più grandi, dotati delle più avanzate tecnologie, in cui il design si spinge verso l’idea di vere e proprie ville galleggianti.
 
L’Italia non è solo una potenza produttiva, ma anche un faro per la formazione dei professionisti che lavorano a bordo di queste imbarcazioni. Con la crescita continua del settore, investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze rimane fondamentale per consolidare la leadership mondiale.
Privo di virus.www.avast.com



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Economia e Finanza

Occupazione in crescita nel secondo trimestre: ISTAT registra numeri record, ma emergono sfide nel mercato del lavoro

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Il tasso di occupazione raggiunge livelli storici, ma si osserva una flessione nel lavoro a termine e un aumento dei costi del lavoro

Secondo i dati diffusi dall’ISTAT, il mercato del lavoro italiano ha registrato segnali di crescita significativi nel secondo trimestre del 2024. Gli occupati sono aumentati di 124mila unità (+0,5%) rispetto al trimestre precedente, trainati dall’aumento dei dipendenti a tempo indeterminato (+0,9%) e dei lavoratori indipendenti (+0,7%). Tuttavia, è emerso un calo dei dipendenti a termine, scesi del -1,9%.

Il tasso di occupazione ha raggiunto un record storico del 62,2% (+0,2 punti), il più alto mai registrato nelle serie storiche trimestrali dell’ISTAT. Parallelamente, il tasso di disoccupazione è sceso al 6,8%, il livello più basso mai raggiunto dopo il terzo trimestre del 2008, quando si attestò al 6,7%. Anche i dati provvisori di luglio 2024 confermano questo trend positivo, con un tasso di occupazione del 62,3% e una disoccupazione ulteriormente ridotta al 6,5%, il livello più basso dal marzo 2008.

La crescita dell’occupazione è stata sostenuta anche su base annua, con un incremento di 329mila unità (+1,4%), spinto soprattutto dai dipendenti stabili (+3,3%) e dai lavoratori autonomi (+0,6%). Al contrario, i lavoratori a termine hanno continuato a diminuire su base annua, segnando un calo del -6,7%.

Il costo del lavoro e le sfide del mercato

Nonostante la crescita occupazionale, il costo del lavoro ha subito un “consistente” aumento. Nel secondo trimestre del 2024, il costo del lavoro per Unità di Lavoro a tempo pieno (Ula) è aumentato dell’1,9% su base congiunturale e del 4,5% su base annua. Questo incremento è attribuito sia alla crescita delle retribuzioni (+1,7% trimestrale e +4,7% annuale) che dei contributi sociali (+2,4% trimestrale e +4,4% annuale). L’aumento delle retribuzioni è in gran parte legato ai rinnovi contrattuali, che hanno previsto consistenti erogazioni economiche per i lavoratori.

In parallelo, l’input di lavoro, misurato attraverso le ore lavorate, è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente, nonostante un aumento dell’1,6% rispetto allo stesso periodo del 2023. Questo dato riflette la crescita del PIL, che nel secondo trimestre ha registrato un +0,2% congiunturale e un +0,9% tendenziale.

Reazioni politiche: maggioranza e opposizione si confrontano

Il governo ha accolto con favore i dati diffusi dall’ISTAT, sottolineando la solidità della ripresa economica e l’efficacia delle politiche occupazionali messe in atto. Il Ministro del Lavoro ha dichiarato: “I dati confermano che siamo sulla strada giusta. La crescita del lavoro stabile, con un aumento dei contratti a tempo indeterminato, dimostra che le nostre misure a sostegno dell’occupazione e della stabilizzazione stanno dando i risultati sperati”. Il governo ha poi evidenziato come la riduzione del tasso di disoccupazione al 6,8% sia un segnale di fiducia nel sistema produttivo e una conferma del miglioramento delle condizioni economiche generali del Paese.

Tuttavia, l’opposizione ha espresso preoccupazioni sulla qualità del lavoro e sull’aumento del costo del lavoro. “Sebbene i numeri mostrino una crescita occupazionale, il problema resta la precarietà diffusa”, ha commentato un esponente dell’opposizione. “Il calo dei contratti a termine e l’aumento dei costi per le imprese sono segnali che non possiamo ignorare. Il governo dovrebbe affrontare seriamente il tema della sostenibilità del mercato del lavoro, evitando che il costo del lavoro diventi insostenibile per le piccole e medie imprese”.

Inoltre, alcuni esponenti di minoranza hanno sollevato dubbi sull’efficacia dei rinnovi contrattuali, sottolineando come l’aumento delle retribuzioni, pur positivo per i lavoratori, possa mettere sotto pressione le aziende, soprattutto in un contesto economico ancora incerto.

Un futuro da monitorare

La crescita dell’occupazione e la riduzione della disoccupazione rappresentano indubbiamente una buona notizia per l’economia italiana, ma le sfide restano. Il mercato del lavoro si trova di fronte alla necessità di stabilizzare ulteriormente i lavoratori precari e di affrontare l’aumento dei costi per le imprese. Le politiche economiche dei prossimi mesi dovranno bilanciare l’aumento della produttività con la sostenibilità del costo del lavoro, garantendo al contempo stabilità e sicurezza per i lavoratori.

Il dialogo tra governo, opposizione e parti sociali sarà cruciale per mantenere il mercato del lavoro italiano su una traiettoria di crescita stabile e inclusiva.

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Economia e Finanza

Manovra economica: Giorgetti illustra il quadro, dubbi su tetti agli emendamenti

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Il ministro dell’Economia spiega le difficoltà legate alle nuove regole europee. Tajani: “Grande unità di intenti nel Centrodestra”

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha fatto il punto sulla manovra economica in una riunione con i parlamentari della Lega, alla presenza di Matteo Salvini. “Ho illustrato ampiamente la cornice della manovra,” ha dichiarato Giorgetti, evidenziando le complessità del processo dovute alle nuove regole del Patto di Stabilità europeo. “Queste nuove norme rendono difficile non solo la preparazione del bilancio, ma anche la gestione degli emendamenti, poiché dobbiamo rispettare clausole stringenti riguardanti la spesa pubblica,” ha aggiunto il ministro. Tuttavia, ha precisato che al momento non sono stati discussi eventuali limiti sul numero di emendamenti.

Le dichiarazioni di Giorgetti giungono all’indomani di un vertice di maggioranza a Palazzo Chigi, durante il quale i leader del Centrodestra hanno discusso la Legge di Bilancio. In merito all’incontro, il vicepremier Antonio Tajani ha espresso ottimismo: “C’è grande unità di intenti nel Centrodestra, come ha dimostrato la riunione di ieri,” ha affermato Tajani in un’intervista. Tra i temi al centro della manovra, il taglio del cuneo fiscale e le privatizzazioni sono considerati prioritari per finanziare misure come l’aumento delle pensioni minime.

Il ruolo della Bce e la riduzione del debito

Tajani ha anche ribadito l’importanza di una strategia per la riduzione del debito pubblico, sottolineando la necessità di un taglio dei tassi di interesse almeno dello 0,50%. “È giunto il momento che la Bce si trasformi da guardiana dell’inflazione a una vera banca centrale che sostenga l’economia reale,” ha dichiarato.

Incontro con Forza Italia: conferme e proposte

Sempre nella giornata odierna, una delegazione di Forza Italia, composta dai capigruppo Paolo Barelli e Maurizio Gasparri, insieme a esponenti economici del partito, ha incontrato Giorgetti presso il Ministero dell’Economia per discutere l’impostazione della manovra. “Forza Italia ha espresso apprezzamento per la struttura della manovra, in linea con le indicazioni del segretario Antonio Tajani,” si legge in una nota del partito. Tra le priorità di FI, confermate durante l’incontro, vi sono il taglio del cuneo fiscale, la riduzione dell’Irpef e l’aumento delle pensioni minime.

Il confronto ha toccato anche temi come il costo dell’energia e la competitività delle imprese italiane. Forza Italia ha inoltre proposto di estendere le tutele al lavoro femminile, in particolare alle lavoratrici autonome, e di confermare il sostegno ai giovani con misure dedicate alla prima casa e all’inizio di nuove attività imprenditoriali. In conclusione, il partito ha ribadito l’importanza delle liberalizzazioni e della tassazione dei colossi del web, un tema che potrebbe essere esteso anche in ambito europeo.

Il dialogo tra governo e maggioranza proseguirà nelle prossime settimane, con l’obiettivo di definire una manovra che tenga conto delle esigenze di crescita economica, stabilità finanziaria e rispetto delle nuove direttive europee.

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