ITALIA, RISCHIO TERRORISMO ISLAMICO: E' ALLARME ROSSO

Redazione

In Italia il livello di sicurezza è stato elevato, dopo gli attacchi terroristici avvenuti  a Parigi. "Abbiamo elevato il livello di sicurezza, lo abbiamo portato al secondo livello che comporta la possibilità di coinvolgimento delle forze dei corpi speciali dell'esercito", ha fatto sapere il ministro dell'Interno Angelino Alfano a conclusione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica.. "Abbiamo rivisto e rivalidato il sistema della sicurezza in Italia che fin qui ha funzionato". Ha aggiunto Alfano

"Hanno colpito, ma colpendo la Francia hanno colpito l'umanità intera". Ha dichiarato il premier Matteo Renzi riferendosi agli attentati di Parigi e offrendo la "solidarietà commossa e l'abbraccio degli italiani" ai "fratelli e le sorelle" francesi. "Chiedo a tutte le forze politiche di avere il massimo della responsabilità. Questo è il tempo in cui bisogna stare uniti. Nel pomeriggio – disabato 14 novembre ndr. – incontrerò i capigruppo di tutte le forze politiche, anche quelle di opposizione", ha aggiuntoRenzi.

Innalzati livelli di sicurezza in Italia – Allerta su tutto il territorio nazionale, con particolare attenzione su Roma e Milano, misure di sicurezza portate ai livelli massimi, contatti continui con le autorità francesi e i servizi d'intelligence alleati per condividere le informazioni sull'attacco: Quanto accaduto a Parigi ha fatto scattare immediatamente anche in Italia i piani di sicurezza previsti in caso di allarme rosso. "L'antiterrorismo – ha dichiarato Alfano – è in costante contatto con i colleghi francesi per seguire con estrema attenzione ciò che accade in Francia, anche allo scopo di disporre ulteriori interventi preventivi". Il presidente del Consiglio Matteo Renzi sta seguendo la situazione a palazzo Chigi. "L'Italia – ha detto Matteo Renzi – piange le vittime di Parigi e si unisce al dolore dei fratelli francesi. L'Europa colpita al cuore saprà reagire alla barbarie". "L'orrore che sta sconvolgendo la capitale francese e tutto il paese – ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella – lascia esterrefatti e sgomenti".


Espulsioni islamisti. Angelino Alfano  ha detto che i presunti islamisti espulsi dall'Italia sono stati 55, di cui l'ultimo durante la mattina di sabato 14 novembre. Espulsi imam che inneggiavano alla violenza antisemita. "Un conto è difendere la libertà di culto, un altro conto è inneggiare all'odio e alla violenza antisemita. Espulsi anche chi iman non sono, ma progettavano attentati terroristici in Italia e ha assunto consenso verso l'Is".

Alfano ha parlato anche del rischio del proselitismo in carcere. Sul rischio che i detenuti musulmani delle nostre carceri possa diventare oggetto, durante la detenzione, di arruolamenti da parte dell'Isis ha portato all'intensificazione del monitoraggio all'interno delle prigioni con l'ausilio della Polizia Penitenziaria e l'utilizzo di mediatori culturali che parlano arabo.

I numeri del contrasto. Nel 2015, ha fatto sapere il ministro dell'Interno, nell'ambito dell'attività dell'ìantiterrorismo, sono state effettuate 540 perquisizioni nelle abitazioni di presunti terroristi,  56426 controlli, 147 arresti, 325 denunce. Espulse dal territorio o respinte alla fronteria 259 persone. I veicoli controllati sono stati 8493.

I confini. E' stato rafforzato il controllo alle frontiere, in particolare quelle con la Francia, per evitare il passaggio di terroristi in fuga da Parigi via Italia. non è la prima volta che i confini con i francesi sono attraversati da terroristi che vanno e vengono dalla Francia e dal Belgio, ecco spiegato l'intensificazione dei controlli.

La questura di Roma. Con riferimento agli attentati di Parigi, già nella notte, la Questura ha provveduto al rafforzamento della vigilanza degli obbiettivi sensibili in particolare di quelli francesi. Nella mattinata, in Questura, si è tenuta una riunione tecnico-operativa di tutte le forze dell’ordine con la partecipazione anche delle Specialità della Polizia di Stato incaricate dei controlli alle stazioni, agli aeroporti e alle reti telematiche, dell’Arma di Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Locale Roma Capitale e dei rappresentanti del Comune di Roma. 

Ne è scaturito un articolato piano adottato con ordinanza di servizio del Questore Nicolò D’Angelo, con l’obbiettivo di aumentare lo standard di sicurezza dell’intera area della capitale in tutte le zone interessate alle normali attività dei cittadini.
In particolare, nelle località a vocazione turistica, nell’area del Vaticano e nelle altre aree basilicali, è scattato un articolato piano di pattugliamento e controllo del territorio che vede in campo personale di tutte le forze di polizia.
Sono stati altresì avviati contatti con i promotori di pubbliche manifestazioni al fine di fare appello al loro senso di responsabilità rispetto alle iniziative di piazza che distrarrebbero le forze di polizia dai servizi antiterrorismo oggi da tenere ai massimi livelli.