Italicum, mozione maggioranza: la Camera approva con 293 si e 157 no

 
di Angelo Barraco
 
 
La mozione della maggioranza sull’Italicum è stata approvata dall’Aula della Camera con 293 si, 157 no e 13 astensioni. I deputati del Pd che non hanno votato la mozione sull’Italicum, secondo quanto riportano i tabulati, sono 42. Non tutti fanno parte della minoranza Pd e il capogruppo Ettore Rosato spiega “Sono 24 quelli che non l'hanno votata per scelta politica”. Nico Stumpo sostiene invece che sarebbero 40 i deputati della minoranza Pd che non hanno dato l’ok. Le mozioni presentate dalle opposizioni sono state invece bocciate, come quella presentata da Sinistra Italiana che ha ricevuto 109 voti favorevoli, contro 287 contrari o come la mozione dei Pentastellati, che ha ottenuto 74 voti favorevoli e 314 contrari. La mozione del centrodestra ha ottenuto 43 voti favorevoli e 315 contrari. Vi è la necessità d’intesa nell’avviare nelle Commissioni una discussione per cambiare l’Italicum. I Capogruppo Lupi e Rosato hanno detto che bisogna “consentire ai diversi gruppi parlamentari di esplicitare le proprie eventuali proposte di modifica della legge elettorale attualmente vigente e valutare la possibile convergenza sulle suddette proposte”. La minoranza Dem puntualizza invece “aspettiamo atti concreti”. Bersani invia a Renzi un messaggio chiaro e nitido “Prima diceva che l'Italicum era una legge perfetta, ora che si puo' migliorare. Si decida, ammetta che ha fatto un errore, si apra un confronto vero” aggiungendo inoltre che “A tutto c'e' un limite voglio ricordare che le volpi finiscono in pellicceria”. Carlo Pegorer e Miguel Gotor affermano che “I vertici del Pd e i presidenti dei gruppi parlamentari Ettore Rosato e Luigi Zanda hanno oggi a disposizione un testo su cui lavorare celermente, e da far approvare ad una delle due Camere prima del voto referendario. E' una proposta che modifica radicalmente l'Italicum e che esalta i caratteri fondativi dello stesso Partito democratico, vale a dire: rappresentanza e governabilita'. Non ci si trinceri dietro i numeri in Parlamento poiche', come e' noto, solo alla Camera il Pd e' in grado di poter concludere, prima del Referendum, la discussione in aula. D'altra parte proprio in quel ramo del Parlamento, nonostante non ce ne fosse bisogno, fu imposto il voto di fiducia sull' Italicum". Non servono quindi mozioni deboli o all' acqua di rose ma iniziative decise e coerenti in grado di favorire la governabilita' senza sacrificare la rappresentanza. E la proposta depositata oggi va esattamente in questa direzione”. A gamba tesa il Movimento Cinque Stelle, con Alessandro Di Battista che scrive su facebook “Oggi pomeriggio alla Camera il Pd ufficializzera' l'apertura alle modifiche all'Italicum. Questi ipocriti senza alcun pudore sono gli stessi che dicono che le riforme costituzionali garantiranno stabilita' al Paese, semplificheranno i lavori del Parlamento e addirittura saranno utili per fronteggiare il terrorismo. Oggi apriranno alle modifiche ma non lo faranno per fare, finalmente, una legge che consenta al popolo di scegliere i suoi rappresentanti in Parlamento potendo scrivere nomi e cognomi. Assolutamente no! Dato che hanno visto che con l'Italicum il rischio di una vittoria alla Camera del M5S era alto sono corsi ai ripari. A questi mediocri prestanome degli interessi delle grandi banche d'affari non interessa minimamente la sovranita' popolare. Gli interessa esclusivamente salvaguardare potere e poltrone” aggiunge inoltre “Mentre la sanita' pubblica e' distrutta e i pensionati minimi campano a stento costoro pensano solo a riscrivere la legge elettorale per scongiurare il rischio della nostra vittoria. Noi, come detto da sempre ancor prima di entrare in Parlamento, non accettiamo leggi elettorali che non consentono ai cittadini di esprimere le preferenze ed eleggere dunque il 100% dei parlamentari. Per qualcuno siamo stupidi perche' l'Italicum ci favorisce. Costoro ancora non hanno capito che per il M5S conta quel che e' giusto, non quel che conviene”.