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di Cinzia Marchegiani
Jersey City- Alla galleria più grande del mondo, “Mana Contemporany Art” è stata condotta una ricerca tutta italiana. Il dr Andrea Lazzari, vive tra New York e Roma, le sue lauree, in Fisioterapia e Magistrale in Scienze della Riabilitazione l’hanno portato oltreoceano dove con impegno e passione ha concretizzato una ricerca importante nel suo campo, ideando l’Art Terapy. Il dr Lazzari essendo uno specialista in “rpg souchard” (rieducazione posturale) è riuscito a condurre uno studio sicuramente unico al “Mana Contemporany Art”, dove per alcuni anni ha osservato e lavorato a stretto contatto con gli artisti, analizzando le varie posture che i professionisti impostavano durante le loro esecuzioni pittoriche. Il dr Lazzari raggiunto dall’Osservatore d’Italia spiega la peculiarità di questa ricerca non solo artistica: “Il problema più rilevante che emerge dal mio studio condotto negli Stati Uniti, è che la maggior parte degli artisti lamentavano dolore all’articolazione della spalla e del gomito e che la maggior parte di loro per giorni non poteva dipingere o esprimere la propria creatività, perché’ limitata dal dolore. La corretta postura altro non è che la posizione più idonea del nostro corpo nello spazio per attuare le funzioni antigravitarie con il minor dispendio energetico sia in dinamica che in statica; ad essa vengono a concorrere vari fattori (neurofisiologici, biomeccanici, emotivi, psicologici e relazionali). L’importanza di lavorare in ergonomia, ovvero mantenere una postura adeguata durante il nostro lavoro, assume ogni giorno un valore importante da non sottovalutare.” Il dr Lazzari nel dettaglio fa comprendere che soprattutto in alcuni lavori, come quello dell’artista, possono andare incontro a una sindrome molto importante chiamata RSI (Repetitive Strain Injury), piccoli gesti e azioni mantenute per diverse ore in posizioni di svantaggio per il corpo. Da questo studio inconsueto è nata l’ “Art Therapy”, cioè fisioterapia posturale, che ha come obiettivo insegnare un’adeguata postura e consigli ergonomici all’artista. Ma l’ideatore ha condotto anche un altro studio, applicando il gesto dell’azione pittorica a persone sofferenti di patologie, le quali non riuscivano ad avere un movimento articolare adeguato che ovviamente era limitato. La ricerca, in questa specifica condizione è riuscita a verificare che tramite l’utilizzo della pittura, il soggetto con difficoltà articolari, riusciva a ridurre significativamente un ampio spettro di sintomi correlati al dolore, ansia e disagi, aiutando le persone ad affrontare situazioni complesse, legate allo stile di vita, al dolore, all'espressione di se stessi e alla comunicazione.
Nasce così a Jersey City una nuova forma di approccio al dolore grazie all’Art Terapy. La ricerca di Lazzari, tende una mano non solo agli artisti, ma chi nelle proprie disabilità riesce a trovare giovamento con l’arte della terapia che migliora il benessere fisico, mentale ed emotivo degli individui di tutte le età. L’ideatore conferma che si tratta di un'attività divertente e gratificante, che promuove il dialogo, riduce l'ansia, aumenta la consapevolezza di sé, e aiuta i pazienti a identificare e risolvere i problemi di limitazione e spesso dolorosi legati alla postura.
Lo specialista della postura è riuscito in un ambito artistico a ideare una nuovo approccio al dolore, sicuramente con gesti colorati ridona benessere psicofisico…provare per credere.