KFOR: CONCLUSA SENZA INCIDENTI LA CELEBRAZIONE ORTODOSSA SERBA DEL GIORNO DI "SAN VITO".

Redazione

Pristina –  Si sono concluse senza incidenti a Gazimestan, una piccola località nelle vicinanze di Pristina, le celebrazioni del giorno di “San Vito”, ricorrenza religiosa con cui la Chiesa Ortodossa serba celebra ogni 28 di giugno (secondo il calendario Gregoriano, e 15 giugno secondo quello giuliano) la memoria del martirio di San Vito. Nella stessa data la comunità serba ricorda la battaglia nella piana di Kosovo Polje quando nel 1389 l’esercito ottomano sconfinse l’alleanza balcania guidata dal principe Lazar.

Per l’occasione migliaia di persone provenienti sia dal Kosovo che dalla Serbia si sono radunate durante lo scorso week end a Gazimestan attorno all’obelisco eretto in ricordo della battaglia.

La manifestazione è stata preceduta da una funzione religiosa che si è tenuta nel monastero di Gracanica nel corso della quale sono stati comemmorati i combattenti serbi caduti. Numerosi gli eventi culturali che si sono svolti in diverse località. 
L’assenza di incidenti nel corso di questo importante evento, che per la comunità serba è molto di più di una ricorrenza religiosa, rappresenta come anche la rimozione nei giorni scorsi delle barricate che dividevano la citta’di Mitrovica, un altro importante positivo segnale nel senso della convivenza e della integrazione.
“L’importante dispositivo di sicurezza dispiegato con un low profile ci ha consentito di rassicurare I cittadini e di prevenire eventuali scontri inter – etnici pertanto anche questa giornata si può archiviare come un altro successo delle organizzazioni internazionali e locali responsabili della sicurezza: KFOR, Kosovo Police ed EULEX”, ha detto il Generale Farina al termine delle operazioni.

“Questi tre principali protagonisti in Kosovo”, ha sottolineato il Generale nel ringraziare la Kosovo Police, EULEX e tutto il personale di KFOR per la professionalità dimostrata nello svolgere il proprio ruolo rispettivamente di primo, secondo e terzo responsabile della sicurezza, “nel riconoscere il diritto e la libertà di tutte le persone a celebrare la loro eredità culturale e religiosa hanno operato affinchè l’evento si svolgesse in modo pacifico e ordinato”.
“Abbiamo di nuovo lavorato gomito a gomito in stretto coordinamento sia nella fase di pianificazione che durante il dispiegamento delle unità sul terreno al fine di garantire un ambiente sicuro, effettuando il monitoraggio dell’evento pronti a intervenire qualora fosse stato necessario”.
“In kosovo, in questi 15 anni di presenza, KFOR ha sempre agito in maniera imparziale, vigile, prudente ma ferma e decisa quando necessario ottenendo la stima ed il rispetto di tutti i cittadini a prescindere dall’etnia di apparetnenza. Il fine ultimo è quello di promuovere il dialogo, la riconciliazione, i valori democratici che sono il fondamento di una convivenza multietnica, pacifica e del progresso. Un piccolo passo avanti verso la vera graduale lenta normalizzazione di questa parte dell’Europa”, ha concluso in Generale Farina.

Note storiche e curiosità
Vidovdan, il giorno di “San Vito”, è la ricorrenza religiosa in cui ricorre la memoria del martirio di San Vito osservato dalla Chiesa ortodossa serba e da quella bulgara nel giorno del 15 giugno del Calendario giuliano e che corrisponde al nostro 28 giugno del Calendario gregoriano.
Il Vidovdan è anche data di rilevante importanza storica:
–          il 28 giugno 1389, la tradizione religiosa e nazionale commemora la Battaglia di Kosovo Polje che i Serbi hanno combattuto contro l'Impero Ottomano nella;
–          il 28 giugno 1914, l' assassinio dell'Arciduca Francesco Ferdinando d'Austria erede al trono dell'Impero Austro-Ungarico e di sua moglie la Duchessa Sofia a Sarajevo è la miccia che farà scoppiare la prima guerra mondiale;
–          il 28 giugno 1919, viene firmato il Trattato di Versailles mettendo fine alla prima guerra mondiale;
–          il 28 giugno 1989, nel 600º anniversario della Battaglia di Kosovo Polje, il leader serbo Slobodan Milošević tiene il famoso discorso sull'origine serba del luogo dove è stata combattuta la storica battaglia.