La Boldrini aggiunge: “C'e' sempre qualcuno che dice 'si poteva fare di più, ma finora mai nessuno era riuscito a fare questo”

Angelo Barraco
 
Roma: Arriva una decisione importante, che proviene dai due rami del Parlamento, la decisione è stata presa con immensa soddisfazione dai presidenti Pietro Grasso e Laura Boldrini dove stabilisce che i deputati e i senatori colpiti da condanne superiori a due anni, per reati di mafia e terrorismo e contro la pubblica amministrazione, perderanno il loro vitalizio. La Boldrini, soddisfatta del risultato ottenuto dice “Una bella giornata”, pensiero condiviso dal Pd, Scelta Civica, Fdi, Sel. Pietro Grasso scrive su Twitter: “#Senato approva delibera #stopvitalizi: un segnale forte, significativo e concreto dalle Istituzioni ai cittadini. Un bel segnale”. Anche la Boldrini esprime la sua soddisfazione su Twitter scrivendo: “A @Montecitorio approvata la delibera per #stopvitalizio agli ex deputati condannati per reati gravi. E' segnale forte di moralizzazione”. La Boldrini aggiunge: “C'e' sempre qualcuno che dice 'si poteva fare di più, ma finora mai nessuno era riuscito a fare questo”. Però non tutti apprezzano questa iniziativa poiché Fi e M5s  e i rappresentanti di Ap abbandonano la seduta prima del voto. Luigi di Maio (M5s) ha detto: “Non partecipiamo al voto. Questa porcata se la votano da soli”. Anna Rossomando dice: “E’ stata approvata una proposta equilibrata. M5s mirava a far saltare l'approvazione della delibera oggi per passare alla sede legislativa, con tempi più lunghi. Un atteggiamento che stupisce: è contradditorio viste le pressioni che avevano fatto”. Intanto il M5s parte all’attacco: “I membri dell'ufficio di Presidenza di Camera e Senato del M5S, Laura Bottici, Luigi Di Maio, Riccardo Fraccaro e Claudia Mannino, stanno incontrando il presidente del Senato, Pietro Grasso. Al centro dell'incontro la questione vitalizi ai condannati. Non ha senso  che un cittadino non può essere eleggibile, in applicazione della legge Severino, se ha riportato una determinata condanna mentre se la stessa condanna la riceve mentre è parlamentare gli spetta pure il vitalizio. Per questi motivi nell'incontro col presidente del Senato si chiederà di intervenire per: includere nelle cause di abolizione del vitalizio anche chi è stato condannato per reati punibili con un massimo di pena di 4 anni come previsto nella bozza originaria di delibera Bottici-Grasso (e non 6), oltre che per abuso d'ufficio; escludere la riabilitazione come causa di ripristino del vitalizio; escludere la reversibilità del vitalizio in caso di decesso”. Fi e Ncd e precisamente Fabrizio Cicchitto (Ncd) afferma: “La revoca dei vitalizi ai parlamentari condannati attraverso delibere degli Uffici di Presidenza delle Camere è una decisione grave e quanto meno di dubbia costituzionalità. La delibera dell'Ufficio di Presidenza della Camera dei deputati sulla cessazione dei vitalizi agli ex parlamentari condannati per reati di particolare gravità – si legge in una nota di Forza Italia – rischia di essere un boomerang clamoroso per il Parlamento e per i cittadini”.