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Cronaca

La Democrazia Cristiana riparte dai territori e si prepara per le prossime elezioni comunali

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L’ex leghista Daniele De Vito nominato Segretario della provincia di Roma del Dipartimento “Sanità ed Assistenza sociale” della Democrazia Cristiana

L’ex coordinatore della Lega ad Anguillara Sabazia, Daniele De Vito, ha ricevuto la nomina a Segretario della provincia di Roma del Dipartimento “Sanità ed Assistenza sociale” della Democrazia Cristiana.

De Vito aveva abbandonato il partito di Matteo Salvini lo scorso mese di agosto, dove attraverso una nota accusava la Lega di aver “tradito la sua vocazione” e di essere un luogo dove “non regna la meritocrazia ma altre logiche”, per candidarsi alle trascorse comunali con una lista civica che sosteneva come candidato Sindaco ad Anguillara Sabazia Sergio Manciuria presidente di Anguillara Svolta e attualmente Consigliere comunale di minoranza.

“Grazie al Segretario Nazionale Angelo Sandri. – Ha detto De Vito a margine della nomina – Grazie a voi tutti – prosegue – che avete creduto in me. Sono certo che lo avete fatto sulla base di un progetto per il futuro che, vi garantisco, m’impegnerò a realizzare. Parliamo ora del lavoro che ci attende: sono pienamente consapevole che questo mandato si presenta difficile e impegnativo sarà la chiave di apertura e il motore per riportare il simbolo dello scudo Crociato in tutti i Comuni della provincia di Roma e di presentarlo nelle prossime elezioni di Roma e del Lazio. Nei prossimi giorni inizierà il vero lavoro, radicare la Democrazia Cristiana sui territori per riportare il partito agli splendori degli anni passati. Democrazia Cristiana vive un momento di rinnovamento e nei territori faremo crescere questo partito, per riavvicinare la politica ai cittadini e curare la mala politica con la politica sana, quella fatta di principi e ideali.” Al più presto inizierà lo scouting per radicare sempre più la DC nella nostra realtà. Questo ed altro ci devono dare quello spirito di appartenenza alla Democrazia Cristiana, con un maggior slancio ed è con tale spirito che accetto l’incarico, è indispensabile un “lavoro di squadra”, bisognerà lavorare e dialogare con tutti i referenti, con le Istituzioni, pubbliche e private, delle Associazioni d’impresa e ai Segretari dei sindacati dei lavoratori. Ricostruire assieme non sarà facile, ma non impossibile, sappiamo che l’impegno di tutti noi ci porterà al traguardo tanto desiderato. Noi abbiamo scelto la Dc”.

Storia della nuova Democrazia Cristiana

Il 17 dicembre 1997 Flaminio Piccoli ed altri ex esponenti della storica DC fondarono un nuovo partito sempre denominato Democrazia Cristiana.

La DC si presentò in alcune consultazioni amministrative, spesso con propri candidati inseriti nelle liste di Forza Italia o sotto liste dal nome e dal simbolo di ispirazione neo-democristiana.

Nel 2000, alle elezioni regionali, il partito si presentò sotto il nome di Partito Democratico Cristiano, per aggirare il divieto di presentarsi con il nome storico della DC.

Con la morte del fondatore Piccoli nell’aprile 2000 il movimento si divide in varie anime. Da una parte Carlo Senaldi assume la guida della Rinascita della Democrazia Cristiana, che in occasione delle elezioni politiche del 2001 si schiera con Sergio D’Antoni e la sua lista di centro alternativa ai due poli Democrazia Europea (sostenuta anche da Giulio Andreotti, Ortensio Zecchino e Emilio Colombo). Il segretario nazionale (organizzativo) Angelo Sandri viene candidato in un collegio della Camera in Friuli, dove il movimento si presenta anche alle elezioni provinciali di quello stesso anno.

Un’altra parte, guidata da Alfredo Vito, continua a utilizzare il nome e il simbolo del Partito Democratico Cristiano e sceglie una stretta collaborazione col centrodestra (con il quale è alleato alle politiche del 2001) fino a confluire in Forza Italia.

Il 19 dicembre 2001 un provvedimento del Tribunale di Roma dichiara ancora in vita la Democrazia Cristiana, sancendo così la nullità della decisione del Consiglio nazionale della D.C. del gennaio 1994 circa lo scioglimento del partito. Questo fatto sarà al centro di una lunga querelle giudiziaria conclusa soltanto nel 2006.

Le diatribe tra neo-democristiani hanno portato anche ad un’effimera ricostituzione del movimento da parte dell’ultimo segretario Carlo Senaldi che nel maggio 2002 si è presentato alle elezioni amministrative come candidato alla presidenza della Provincia di Varese col sostegno di RDC raccogliendo l’1,9% dei consensi. Nella stessa tornata RDC presenta candidati con proprie liste autonome anche a Cosenza, con il centrodestra a Borgomanero (NO).

Nel giugno 2002 l’assemblea della ricostituita Democrazia Cristiana nominò Carlo Senaldi alla Presidenza del partito, mentre il friulano Angelo Sandri ne venne nominato segretario.
Successivamente RDC, diventata espressione quasi personale di Senaldi, che in qualità di ultimo presidente ne aveva la titolarità giuridica, nel 2005 è confluita nella Democrazia Cristiana per le Autonomie di Gianfranco Rotondi (sotto le cui insegne Senaldi è stato candidato per le provinciali di Varese nel 2007).

Il 18 ottobre 2010 Senaldi nomina Norbert Ciuccariello quale Segretario Regionale del Piemonte. Nel 2012 RDC si riunifica alla Democrazia Cristiana di Angelo Sandri e Senaldi viene eletto presidente della nuova Democrazia Cristiana unificata.

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Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.



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Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.



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Roma, tempi duri per i borseggiatori: dal 1 marzo in manette 71 persone

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ROMA – Nelle ultime 48 ore, i servizi antiborseggio messi in atto dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, intensificati nelle aree del centro storico maggiormente frequentate dai turisti e a bordo dei mezzi pubblici nonché presso le stazioni della metropolitana della Capitale in virtù delle festività della Santa Pasqua, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, sono state arrestate 14 persone, tutte gravemente indiziate del reato di furto aggravato.
Dal 1 marzo, i Carabinieri dipendenti dal Gruppo di Roma, in totale, hanno arrestato 71 persone per borseggi nel centro di Roma e a bordo dei mezzi pubblici.
I Carabinieri della Stazione di Roma Via Vittorio Veneto hanno arrestato 4 cittadini cileni di età compresa tra i 31 e i 21 anni, sorpresi subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli e il cellulare ad un turista italiano, intento a salire sul convoglio metropolitano fermata “Spagna”. Refurtiva prontamente recuperata e restituita alla vittima.
In piazza dei Cinquecento, i Carabinieri della Stazione di Roma Macao hanno arrestato due minorenni di origini bosniache di 13 e 17 anni, sorpresi insieme ad un complice che è riuscito a scappare, subito dopo aver sottratto il portafogli ad un turista che era intento a salire le scale di accesso alla metropolitana.
Stessa sorte per due cittadine romene di 20 anni entrambe, senza fissa dimora, arrestate dai Carabinieri di Roma Piazza Farnese, poiché sorprese in via dei Fori Imperiali, subito dopo aver asportato con destrezza il portafoglio ad un turista, che non si era accorto di nulla.
Presso la fermata metropolitana linea A fermata “Manzoni”, i Carabinieri della Stazione di Roma Viale Eritrea hanno arrestato due cittadini georgiani di 48 e 42 anni, già noti alle forze dell’ordine, sorpresi e bloccati subito dopo aver asportato lo smartphone ad un turista francese. Telefono immediatamente recuperato e restituito alla vittima.
I Carabinieri della Stazione di Roma Viale Libia hanno arrestato due cittadine bosniache di 24 e 51 anni, sorprese presso la fermata metropolitana “Cornelia”, subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli di una turista austriaca.
A bordo del convoglio metropolitano, altezza fermata “Barberini”, i Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Bologna hanno bloccato e arrestato un cittadino colombiano di 28 anni, sorpreso subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli ad un passeggero tedesco che non si era accorto di nulla.
Sempre alla fermata “Barberini”, questa volta i Carabinieri della Stazione di Roma Salaria hanno arrestato in flagranza un cittadino romeno di 52 anni, sorpreso mentre tentava di impossessarsi con destrezza di un portafogli di un turista americano. Dagli ulteriori accertamenti, il 52enne è risultato anche destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Roma, per la stessa tipologia di reato.
Tutte le vittime di furto hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.



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