La Finlandia si prepara al Covid-exit

Il 10 aprile scorso il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, aveva annunciato che per la “fase 2” dell’emergenza legata al coronavirus, si sarebbe avvalso di un Comitato di esperti in materia economica e sociale con il compito di elaborare e proporre misure necessarie a fronteggiare l’emergenza e per una ripresa graduale nei diversi settori delle attività sociali, economiche e produttive.

Un passaggio simile era stato deciso l’8 aprile dal primo ministro finlandese Marin con la nomina di un gruppo di lavoro incaricato di preparare un piano per l’uscita della Finlandia dalla crisi COVID-19 e di decidere le misure per far fronte alle conseguenze.

Come primo compito del mandato, il gruppo di lavoro riferirà entro il 1° maggio sulle misure per limitare il danno economico e sociale nella fase di crisi immediata e su come abbandonare le misure ora decise in modo tempestivo.

Per quanto riguarda il secondo compito, il comitato riferirà entro il 31 maggio sulle misure post-crisi e su come prepararsi alla loro introduzione nei vari settori della società.

Il gruppo è composto dai segretari permanenti dei ministeri, con il professor Martti Hetemäki del Ministero delle Finanze come presidente e Kirsi Varhila del Ministero degli affari sociali e della salute come vicepresidente, ed è supportato da una segreteria i cui membri sono nominati dai ministeri.

Questa task force è coadiuvata da un gruppo scientifico composto da ricercatori/esperti di diversi settori di competenza, quali la politica sociale, la politica dell’istruzione e la politica economica, nonché le scienze ambientali e climatiche. La proposta di invitare gli esperti al panel sarà predisposta da rappresentanti della comunità scientifica (Università Finlandia UNIFI, Consorzio degli istituti di ricerca statali Tulanet e Accademia finlandese di scienze e lettere). Durante i suoi lavori, il gruppo consulterà i rappresentanti della comunità imprenditoriale, i comuni, le organizzazioni della società civile e le organizzazioni ambientaliste su ampia scala.

Un sottogruppo composto da rappresentanti di organizzazioni collettive (Organizzazione centrale dei sindacati finlandesi SAK, Confederazione dei sindacati per il personale professionale e direttivo in Finlandia Akava, Confederazione finlandese dei professionisti STTK, Confederazione delle industrie finlandesi EK, Confederazione delle imprese finlandesi e governo locale I datori di lavoro KT) può presentare proposte al gruppo di lavoro sulle misure di ricostruzione post-crisi e sulla preparazione per la loro adozione nei vari settori della società.