Connect with us

Costume e Società

La Ginnastica italiana compie 150 anni. Presentato il Grand Prix “Antenore Energia” 2018

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

ROMA – Si è svolta presso il Salone d’onore del Coni, la conferenza stampa dei 150 anni della Federazione Ginnastica d’italia e la presentazione del Grand Prix di Ginnastica “Antenore Energia” 2018. Erano presenti il Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano Giovanni Malagò, l’onorevole Giancarlo Giorgetti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport, l’onorevole Simone Valente, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega ai rapporti con il Parlamento e il cav. Gherardo Tecchi, Presidente della Federazione Ginnastica d’Italia. Tra i grandi sportivi del passato e del presente, invece, hanno partecipato Bruno Grandi, Presidente Onorario della Fédération Internationale de Gymnastique, Riccardo Agabio, Presidente Onorario della Federginnastica, Franco Menichelli (oro al corpo libero, argento agli anelli, bronzo parallele pari ai Giochi Olimpici di Tokyo 1964, bronzo al corpo libero e a squadre ai Giochi di Roma 1960, insieme a Giovanni Carminucci, Pasquale Carminucci, Orlando Polmonari, Angelo Vicardi e Gianfranco Marzolla), Emanuela Maccarani, (Direttrice Tecnica Nazionale della Sezione di Ginnastica Ritmica, l’allenatrice più vincente dello sport italiano, nonché membro del Consiglio Nazionale del CONI), l’Aviere dell’Aeronautica Militare Alessia Maurelli, capitana delle Farfalle azzurre vice campionesse iridate e continentali già qualificate per i Giochi Olimpici di Tokyo 2020, Giorgia Villa, Campionessa Continentale Juniores di Artistica femminile, Milena Baldassarri, medaglia d’argento al nastro ai recenti campionati del Mondo di Ginnastica Ritmica a Sofia, Nicolò Mozzato, Campione continentale Juniores di Ginnastica Artistica maschile e l’Aviere scelto dell’Aeronautica militare Marco Lodadio, Medaglia di bronzo iridata agli anelli ai Mondiali di Doha, un piazzamento che mancava da otto anni. Per la presentazione del Grand Prix “Antenore Energia” 2018 sono intervenuti: Diego Bonavina, Assessore allo Sport Comune di Padova, Filippo Agostini, amministratore delegato Antenore Energia e Roberto Ghiretti, presidente SG Plus.

Il presidente Tecchi ha dichiarato che “Per me questo è un grande momento, questa conferenza stampa introduce al 2019, l’anno dei 150 anni della Federazione Ginnastica d’Italia. La nostra è una storia che abbraccia tutto lo sport italiano, parte dai più giovani fino ad arrivare ai grandi campioni: da Franco Menichelli a Jury Chechi a Igor Cassina fino ai nostri atleti che competeranno per arrivare a Tokyo 2020. Se riusciranno a vincere tutte le medaglie vinte ai Giochi Olimpici del 1964, saremmo tutti felicissimi. Abbiamo perseguito un percorso di altissimo livello, lavorando e curando la base nelle scuole. Abbiamo 1300 società e 150 mila iscritti, in continua crescita perché la Federazione cerca di fare le cose per bene. Non ci accontentiamo. Devo ringraziare ginnasti, tecnici, giudici, dirigenti, colleghi del consiglio e presidenti regionali: senza il loro contributo, noi non potremmo fare nulla”.

A sua volta il Presidente del Coni Giovanni Malagò: “E’ una data così importante i 150 anni della Federazione Ginnastica d’Italia. Siamo felici di aver pensato con il presidente Gherardo Tecchi alle celebrazioni di questo evento. La storia del nostro paese è stata sempre accompagnata da quella della Federginnastica. La ginnastica è sempre stata avanti, è la base di ogni disciplina. Oggi abbiamo dei giganti: da Tecchi al Presidente onorario Riccardo Agabio, dalla Direttrice Tecnica Nazionale Emanuela Maccarani al capitano della Squadra Alessia Maurelli. Siamo felici di aver collaborato nel progetto della Casa delle Farfalle a Desio, la realtà della Ginnastica Ritmica è unica nel suo genere. Siamo orgogliosi dei traguardi raggiunti da Marco Lodadio, Giorgia Villa e Nicolò Mozzato. Il Presidente del Coni è orgoglioso per tanti motivi, soprattutto di festeggiare i 150 anni di storia della Federazione”.

Ha aggiunto il sottosegretario Giancarlo Giorgetti: “Confesso la mia ignoranza, sono rimasto sorpreso quando ho scoperto che la Federazione Ginnastica d’Italia festeggiava i 150 anni di storia. Dalla ginnastica discendono tutte le altre discipline, perché insegna a conoscere se stessi e a comandare testa e corpo. Inoltre ha una funzione educativa e universale. Purtroppo non ha la ribalta mediatica che meriterebbe, ma è un bellissimo mondo. Spesso è soggetta alla valutazione dei giudici e spero che a Tokyo 2020, i nostri atleti che non sono riusciti a conquistare una medaglia ai Giochi Olimpici di Rio 2016, possano riuscirci. Non lasciamo cadere il testimone di chi è arrivato per primo”.

Il Grand Prix Antenore Energia 2018

è la 27a edizione della kermesse che porterà alla Kioene Arena di Padova, l’8 dicembre, le esibizioni dei campioni azzurri di Artistica, Ritmica, Aerobica e Acrobatica.

Questo evento chiude un anno fantastico per tutto il movimento e lo proietta verso le celebrazioni dei 150 anni della fondazione della FIG. Oltre 30 stelle della ginnastica artistica, ritmica, aerobica e acrobatica, tra medaglie olimpiche, mondiali ed europee, scenderanno in pedana nella città veneta per dar vita ad uno show mozzafiato e stupire il pubblico tra performance di assoluto livello e spettacolari esibizioni dal vivo.

Gianfranco Nitti

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Costume e Società

Il maternage: una pratica educativa di crescita individuale

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

La relazione madre-figlio rappresenta il primo legame affettivo di un neonato.

Come afferma Bowlby, è in questa fase che la madre mette in atto una serie di comportamenti come, coccolare il proprio bambino, contenerlo e nutrirlo affinché si possa instaurare un attaccamento sicuro o insicuro.

Nell’ambito psicologico il maternage è un complesso di atteggiamenti ed azioni implicati nel rapporto madre-figlio. Tali comportamenti possono creare relazioni di dipendenza o di indipendenza. Da questi atteggiamenti il bambino costruisce il proprio io nonché la propria personalità.

Nell’ambito psicoterapico il maternage è considerato una tecnica per curare le psicosi avvenute nella prima infanzia. In questo caso il rapporto di cura si crea tra terapeuta e paziente. Il maternage, come cura del paziente da parte del terapeuta, è stato individuato da Racamier, Sechehaye e anche da Winnicott nel secolo scorso.

Il maternage nell’accezione complessa del termine è considerato un approccio, una filosofia di vita basata sulla condivisione emotiva tra due soggetti sia nell’ambito familiare, educativo che terapeutico.

Il termine maternage sottintende il prendersi cura dell’altro con delicatezza, con gentilezza e con rispetto. La tecnica del maternage è un cammino sia per il bambino che per l’adulto, è come dire “sono qui con te”, è una sorta di “formula magica”.
Il soggetto che si prende cura dell’altro funge da contenitore emotivo.
Lo studio del maternage analizza differenti pratiche diffuse nel mondo, in funzione dei modelli di riferimento definiti in base al livello di contatto: il maternage ad alto contatto, caratterizza le società tradizionali, mentre il maternage a basso contatto è tipico dei paesi industrializzati.

Tale affermazione pone in evidenza le differenziazioni culturali. Ad esempio, pensiamo ai bambini africani rispetto a quelli svedesi: i primi, per usanze e tradizioni hanno maggior contatto con la propria madre, mentre i secondi, data la frenesia quotidiana, hanno un minor coinvolgimento nelle cure materne.
È proprio in base alle attenzioni che si danno ad un soggetto che si riceveranno altrettante risposte differenti.

Il maternage è una tecnica di cura e di empatia, deve essere svolta nel modo più attento e sensibile possibile. In questo atteggiamento sono implicate le emozioni di entrambi i soggetti.
Tuttavia, un comportamento adeguato crea momenti di simbiosi unici, in particolare nel rapporto madre e figlio nei primissimi anni di vita. È un rapporto di esclusività che deve dar vita a sicurezza, serenità, fiducia e bidirezionalità relazionale: una sorta di gioco di sguardi che coinvolge i due soggetti in un rapporto sano, equilibrato e disposto a proseguire nel tempo.

Continua a leggere

Costume e Società

La nuova sede romana dei corrispondenti dei media esteri dall’Italia rinnova memorie berlusconiche

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 3 minuti

image_pdfimage_print

La nuova sede romana dell’Associazione della Stampa Estera in Italia, ASEI, inaugurata in presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, ha dato occasione ai media italiani ed esteri che hanno descritto l’evento di rinnovare memorie, di vario genere, sul trentennio berlusconiano attraversato dall’Italia, poiché la stessa sede era stata la residenza romana del magnate e politico italiano per molti anni. Si è ricordato, nelle descrizioni mediatiche, l’allergia di Berlusconi ai contatti con i corrispondenti, le occasioni di numerosi incontri politici, e poco politici, che avvenivano tra le museali stanze del secentesco palazzo Grazioli, proprietà di una famiglia nobiliare romana.
Non sono mancate citazioni pruriginose sulle vicende personali del presidente del Consiglio dell’epoca, che sono state una manna per i cronisti di cronaca nera o rosa, e che forse sarebbe ora di riporre negli scaffali della storia politica e del costume italiana.
Come scritto da taluni, la nuova sede al primo piano del palazzo, che assomiglia indubbiamente più ad un museo che ad una struttura per lavoro, ha subìto importanti ed autorizzati rifacimenti che la recedono senza dubbio unica in Europa, e forse nel mondo, come centrale operativa dei circa 400 corrispondenti della antica Associazione, fondata nel 1912 da un manipolo di corrispondenti basati a Roma a quel tempo, e in cui è attivo dal 1989 il giornalista tarantino Gianfranco Nitti, come corrispondente di media finlandesi.
Dopo il rituale saluto al Presidente Mattarella dalla Presidente dell’Associazione, la turca Esma Çakir, il capo dello Stato italiano, che aveva fatto un rapido giro nella sede, ha ringraziato per l’invito a essere presente in un momento così significativo: l’inaugurazione della nuova sede dell’Associazione Stampa. Nel formulare gli auguri, dicendosi lieto di vedere una così bella nuova sede, anche come socio onorario, Mattarela ha detto di apprezzare tale condivisone, ricordando come, oltre un secolo fa, sia iniziata la storia dell’Associazione, Come ricordato dal Presidente, era il momento in cui l’Europa attraversava la ‘belle époque’, poi travolta, dopo due anni, dalla terribile condizione della Grande Guerra. Fino a due anni fa, l’Europa viveva non in una belle époque, ma in una ‘époque de paix’, che si spera di riuscire a difendere, preservare e ripristinare appieno. È una storia importante quella dell’Associazione, con i corrispondenti esteri che si sono moltiplicati, insieme agli strumenti dell’informazione che cambiano continuamente in questa epoca. Tutto questo non ha visto cambiare lo spirito della presenza dei corrispondenti a Roma, in Italia. Mattarella ha detto di aver sempre accompagnato questo lavoro, questa attività, con due impegni: l’indipendenza di giudizio e la conoscenza approfondita dell’Italia. Queste attività integrative dell’Associazione – come conoscere meglio la cultura italiana, il cinema, la cucina, lo stile di vita italiano e lo sport – sono fondamentali per interpretare e raccontare l’Italia in maniera autentica. Il ruolo della libera stampa è decisivo, essendo il presidio indispensabile della libertà delle persone. Il Presidente ha evidenziato come la Repubblica italiana esprime riconoscenza verso i corrispondenti dei media esteri augurando buona fortuna per la loro attività, consapevole che il mondo è sempre più integrato e interconnesso, richiedendo rapporti collaborativi.
Hanno fatto eco a Mattarella il ministro degli Esteri Antonio Tajani e quello delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, con interventi di apprezzamento e di sostegno all’Associazione. È giusto ricordare che quest’ultimo ha la competenza sulla concessione della sede all’Associazione, sede che è messa a disposizione dallo Stato italiano, il che costituisce probabilmente un unicum nel mondo. Urso ha detto, tra l’altro, che “sin dall’inizio della legislatura abbiamo migliorato il contesto per l’internazionalizzazione economica del nostro paese e per gli investimenti esteri. In questi mesi gli investimenti esteri sono notevolmente cresciuti ed è notevolmente cresciuto, più di ogni altra borsa, l’indice di borsa italiana”. Si sono poi susseguiti interventi degli sponsors che hanno collaborato all’allestimento della nuova sede.



Continua a leggere

Costume e Società

L’amore ai giorni nostri…

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Oggi l’amore ha subito numerose variazioni. Rispetto al passato i sentimenti d’amore sono diventati più labili e superficiali.

Questo mutamento è dovuto anche ai nuovi sistemi tecnologici: dichiararsi con un messaggio whatsapp, lasciarsi con una telefonata e via dicendo…

L’amore oggi è come giocare a scacchi, l’essere umano vuole premeditare ogni mossa avversaria con lo scopo di risultare il più forte. Oggi è difficile riconoscere i propri sentimenti, mentre è diventato più facile fingere l’indifferenza.

L’aspetto che fa la differenza è legato anche all’incapacità emotivo-relazionale e affettivo-empatica. Non si piange più sulle spalle degli amici quando si soffre per amore, ma ci si chiude in sé stessi. Quando i nostri sentimenti sono feriti e quando le nostre aspettative vengono meno, cadiamo in pianti, urla e disperazione.

Un tempo questo scenario era maggiormente accettato dalla società, ma oggi purtroppo non lo è più: viviamo in un mondo fatto di solitudine, sensi di colpa e inquietudine.
Oggi l’amore è “liquido”, afferma Bauman, cioè è immaturo; è un amore scisso tra il desiderio di emozionarsi e la paura di legarsi. L’amore viene narrato come qualcosa di passeggero, futile, da non prendere troppo sul serio.

Il romanticismo non esiste più, al suo posto c’è la volgarità. Il corpo delle donne è uno strumento da usare e gettare via. La sessualità e il desiderio temporaneo del corpo dell’altro hanno la maggiore rispetto ai concetti legati all’amore e al sentimento duraturo e profondo.
I termini come matrimonio e procreazione sono fortemente messi alla prova: i giovani si sposano meno e temporeggiano sull’avere figli.

Questo fenomeno, in Italia, sta vedendo un calo della natalità e un progressivo aumento della popolazione anziana. L’amore rompe i propri schemi e riproduce il degrado della nostra società.

La nostra generazione pensa che la non curanza ed il disinteresse siano i concetti chiave di una relazione. Non è così; lo sforzo, l’interesse, la fedeltà, lo sono.
Oggi, cambiare le prospettive sul concetto di amore risulta molto difficile se non irraggiungibile. Sarebbe opportuno dare maggiore attenzione alle relazioni anche se questo a volte significa sacrificare il proprio orgoglio, bisognerebbe osservare le persone attorno a noi e non lasciarle andare facilmente.

Prima di arrenderci di fronte ad una difficoltà, dovremo assicurarci di aver lottato fino in fondo. Ognuno di noi dovrebbe custodire l’amore e farne qualcosa di prezioso. Bisognerebbe riconoscere il proprio modo di amare e fortificarlo ogni giorno di più.
Il pianto, il dolore e la vulnerabilità fanno parte dell’amore e in parte contribuiscono a renderlo magico.

Resistere alle tentazioni, al giorno d’oggi, è molto difficile, ma dovremo scindere il desiderio sessuale dal sentimento vero.

La società vulnerabile e superficiale dei nostri giorni non lascia il tempo di riflettere e meditare, è tutto più veloce e rapido. La cura e la parsimonia di avere una relazione stabile e continuativa, ricca di valori è un ideale che si sta sempre più allontanando.
Sarebbe adeguato essere più stabili sentimentalmente per garantirci una società meno legata alla “materia” e più aperta ai valori e ai sogni.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti