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La Puglia a Roma come ‘stile di vita’….

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Successo della terza edizione di Puglia, a way of life nella sede della stampa estera

Il marchio Puglia attrae sempre più e il modello di sviluppo sostenibile della regione, basato sullarmonia fra crescita economica e benessere sociale, continua a catturare lattenzione degli osservatori nazionali e internazionali.

La terza edizione del seminario Puglia, a way of life, che si è tenuto a Roma nella sede della Stampa Estera, ha registrato un successo di risultati, progetti e partecipazione: gremita la famosa sala conferenza di via Dell’Umiltà, oltre alle migliaia di persone connesse a distanza.

Nel corso dell’evento si sono approfonditi i temi più rilevanti della programmazione regionale, quali investimenti produttivi, attrattività turistica e benessere sociale, con i protagonisti di questa stagione: dagli assessori regionali Alessandro Delli Noci (Sviluppo economico), Gianfranco Lopane (Turismo) e Rosa Barone (Welfare) ai responsabili dei dipartimenti Aldo Patruno (Turismo e cultura) e Valentina Romano (Welfare).

Sono stati presentati due casi esemplari della strategia verso le aree interne: Accadia, piccolo borgo finanziato con 20 milioni di euro dal PNRR, e la mostra di Caravaggio a Mesagne. Una centralità della regione testimoniata dalla scelta di organizzare il G7 del prossimo anno in Puglia e confermata dal direttore generale dellUniversità LUISS Guido Carli, Giovanni Lo Storto di origine pugliese.

Puglia, a way of life è stato aperto da un ospite a sorpresa: lambasciatore dItalia in India, (lItalia è terzo partner commerciale del Paese asiatico) che ha ricordato come in India l’interesse per il turismo nelle Regione Puglia è cresciuto recentemente in maniera esponenziale con oltre 130.000 visti rilasciati solo nel 2019 e ha sottolineato come la Puglia dimostri di detenere tuttora un ruolo da leader nelle mete italiane preferite, con un flusso di turismo dallIndia che si focalizza soprattutto nel periodo aprile-giugno, diviso tra eventi aziendale, turismo di gruppo e matrimoni organizzati in cornici straordinarie.  Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, è intervenuto in collegamento video per sottolineare la crescita del marchio Puglia, evidenziando in particolare limportanza della mostra di Caravaggio a Mesagne. 

La Puglia ha voluto ringraziare per lospitalità lAssociazione della Stampa Estera in Italia con un dono consegnato dallassessore Alessandro Delli Noci al vicepresidente, Maarten Van Aalderen, di unopera darte in ceramica appositamente creata per loccasione dalle artiste Angela Tomasicchio e Floriana Fallacara, che rappresenta una simbiosi tra il tipico pumo pugliese e il mondo della stampa. Appassionato e propositivo è stato lintervento di Giovanni Lo Storto, direttore generale dellUniversità LUISS Guido Carli: La conferma della Puglia come luogo per tenere i lavori del G7 2024 ci onora, e sarà una occasione irripetibile, e da non perdere, per dispiegare il nostro potenziale, estendere la nostra capacità di relazioni internazionali, e ampliare la percezione del nostro valore in tutto il mondo.. Lo Storto ha concluso il suo intervento annunciando lapertura di una nuova sede a Bari della scuola 42 della Luiss per la formazione di esperti nel digitale e la prossima creazione in Puglia, a Troia, suo paese di origine, di una fondazione per promuovere iniziative contro la povertà educativa. Il seminario si è mosso su due direttrici: sviluppo economico e benessere sociale. Mondi che nellidea di way of life pugliese devono convivere e autoalimentarsi in armonia.  Sviluppo economico. Le tendenze economiche positive sono state descritte dallassessore regionale allo sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, che ha anche sottolineato come la Regione Puglia è impegnata per una crescita blu sostenibile e, oltre a fornire supporto e incentivi all’innovazione e agli investimenti da parte delle aziende che operano nel settore dell’economia blu, adotta costantemente misure per garantire la conservazione e la protezione delle aree costiere e delle risorse marine”.Da anni alla crescita economica regionale contribuisce in modo significativo il fenomeno turistico. La Puglia anche nel 2023  punta sempre più su un turismo sostenibile, come ha evidenziato nel suo intervento lassessore al turismo, Gianfranco Lopane: Accrescere i livelli qualitativi lungo la filiera dellospitalità e dellaccoglienza puntando su un turismo sostenibile e su modelli che valorizzino le aree interne e le destinazioni meno note: questa la bussola della nuova strategia del turismo della Puglia, di una visione condivisa con gli operatori dellecosistema turistico che nasce dallevoluzione dei mercati e dai bisogni dei viaggiatori che scelgono una destinazione sempre più internazionale. E investimenti e turismo rappresentano risorse importanti per il sostegno ai più fragili, come ha confermato lassessora al benessere, Rosa Barone: Grazie allimpegno comune e al confronto costante con tutti gli attori interessati, la Puglia sta diventando ogni giorno di più un laboratorio di ricerca e innovazione per un effettivo miglioramento dei servizi sociali, un settore di intervento che diviene sempre più centrale.

Cultura. Arte e riqualificazione del territorio hanno animato la seconda parte di Puglia, a way of life. Pierangelo Argentieri della Rete di imprese Micexperience e il sindaco di Mesagne, Antonio Matarrelli hanno presentato la mostra Caravaggio e il suo tempo  Tra naturalismo e classicismo in programma nel Castello di Mesagne (Brindisi) dal 16 luglio all8 dicembre 2023. Grande interesse ha suscitato anche il progetto pilota per riqualificare il medievale Rione Fossi di Accadia (Foggia), piccolo centro dei Monti Dauni finanziato con 20 milioni di euro dal PNRR, una delle 21 iniziative in Italia per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi, di cui ha parlato il sindaco di Accadia, Agostino De Paolis.

La terza parte del workshop ha visto in campo i responsabili dei cosiddetti bracci operativi del modello di sviluppo regionale. Grazia DAlonzo, presidente di Puglia Sviluppo, ha illustrato le opportunità di investimento e innovazione per le imprese: “L’esperienza dei bandi conclusasi a maggio 2023 ha evidenziato risultati efficaci dovuti ad una strategia che ingloba alcuni fattori fondamentali: da una parte l’inclusione sia di grandi aziende che piccole realtà imprenditoriali; dall’altra la concessione di fondi strutturali “a sportello”, cioè senza un termine di scadenza, il che consente alle aziende di riuscire a misurarsi senza fretta con tutti i partecipanti”.Turismo. Le occasioni per il territorio derivanti dal boom turistico regionale sono state analizzate da Aldo Patruno, direttore del Dipartimento turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio della Regione Puglia: Un quinto della ricchezza che si produce nella nostra regione è determinato da cultura e turismo, il che è dovuto ad una continuità delle politiche di investimento nel turismo che si attua da 15 anni e che oggi incide per il 14% sul PIL. Fino al primo decennio del XXI secolo la cultura era basata su un sistema associazionistico e di volontariato ma solo da un decennio a questa parte tutto lo sforzo è stato orientato a costruire impresa culturale creativa. Oggi, dopo la pandemia, possiamo dire di aver restituito dignità al settore dello spettacolo dal vivo e stiamo lavorando ad un codice per questa categoria che rischiava in epoca Covid di uscire distrutta: l’abbiamo invece salvata dando fondo a tutte le risorse dei bilanci pubblici, vincolati e non vincolati – per un totale di circa 100 milioni di euro”.

benessere. Infine, Valentina Romano, direttrice del Dipartimento alle politiche di benessere sociale della Regione Puglia, ha messo in luce le iniziative messe in campo per il sociale. Parte del merito di questi risultati ottenuti è da attribuire anche a una narrazione efficace e capace di coinvolgere. E infatti quest’anno la Puglia è diventata la seconda Regione in Italia per la comunicazione sui social media, grazie ai numeri raggiunti e alla capacità di coinvolgimento delle comunitàUn grande balzo rispetto all’ottavo posto del 2022. Per questo motivo l’Associazione Valore Impresa Puglia ha assegnato un riconoscimento a Rocco De Franchi, direttore della comunicazione istituzionale della Regione Puglia.

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Roma, il mito di Castore e Polluce in 11 sculture tra via Veneto e porta Pinciana

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Dal 1° dicembre 2023 al 1° febbraio 2024



 

Castore e Polluce, i mitici Dioscuri, i “figli di Zeus” dei Greci, venerati anche dai Romani a partire dal V sec. a. C, sono i protagonisti di una grande esposizione dello scultore Gianfranco Meggiato, in programma dal 1° dicembre al 1° febbraio a Roma. Undici monumentali sculture saranno allestite in un luogo emblematico della Capitale, nel cuore del Municipio 1, fra via Veneto e Porta Pinciana. 

 

“I Dioscuri tornano a Roma” è il titolo della mostra, promossa dal Municipio Roma 1 Centro – Assessorato alla Cultura e dall’Associazione Via Veneto. L’esposizione organizzata dalla “Fondazione di Arte e Cultura Gianfranco Meggiato” ha per curatore scientifico Dimitri Ozerkov, già direttore del Dipartimento di Arte Contemporanea dell’Ermitage di San Pietroburgo, dimessosi dalla direzione museale nell’ottobre del 2022 in segno di protesta contro l’invasione russa in Ucraina.

 

L’inaugurazione è in programma venerdì 1° dicembre alle 10 a Porta Pinciana, alla presenza dell’assessore alla Cultura del Municipio Roma 1, Giulia Silvia Ghia. Sarà presente l’Artista.

 

Le opere sono realizzate da Meggiato in alluminio, con la tecnica della fusione a staffa, e in bronzo, con la tecnica della fusione a cera persa, tutte le sculture sono poste su basi in acciaio inox. La loro altezza varia da due fino a cinque metri. È possibile percorrere l’itinerario dell’esposizione attraverso il proprio smartphone, seguendo una mappa completa di immagini e descrizione, che si attiva scannerizzando un QR code posto sui cartelli esplicativi che accompagnano ciascuna scultura.

 

Il catalogo, che sarà presentato a gennaio 2024 in concomitanza con la chiusura della mostra, è pubblicato da Editoriale Giorgio Mondadori.

 

Partendo proprio dal mito dei Dioscuri, l’esposizione indaga i significati della dualità e della duplicità, degli opposti che tendono all’Uno, così come Castore-Materia (umano) e Polluce-Spirito (Divino) sono realtà opposte e complementari che perseguono l’unione. La rappresentazione mitologica dei Dioscuri, attraverso il loro valore simbolico, per l’artista è, infatti, occasione per sottolineare il significato di unità e fratellanza, di superamento del duale, nella consapevolezza che siamo tutti parte di uno stesso insieme, cellule di un medesimo organismo, siamo tutti Uno. Il riferimento costante alla dimensione trascendente, pur dal piano della materia, ci ricorda come il riconoscersi figli di uno stesso universo e fratelli di un comune destino possa indicare un cammino che porti al superamento dei conflitti, fino all’armonia e alla pace. Il gesto artistico e la visione culturale sono anche contrassegnati dalle dimensioni delle sculture e dal loro esprimersi attraverso la verticalità, che richiama quella naturale tendenza dell’essere umano alla ricerca di una spiritualità che è interiore, alla scoperta di se stessi, e al contempo esteriore, oltre il proprio io.

 

Il Mito dei Dioscuri presentato in un contesto contemporaneo è sottolineato dalla coppia di sculture poste a Porta Pinciana, che richiama le due divinità: Il Volo (alta 5 metri) e L’Attimo Fuggente (4 metri) sono due opere verticali che dialogano tra di loro, rappresentando idealmente Polluce e Castore. Il Volo rappresenta idealmente Polluce il fratello divino, nella consapevolezza che l’uomo non possa accontentarsi della sola materialità, ma possa “volare alto” per sentirsi vivo, per crescere, anche grazie alle difficoltà. L’Attimo Fuggente simboleggia Castore, il fratello mortale, e ci ricorda che la vita va vissuta appieno, poiché è un attimo e ciò che è perduto non ritorna. Questa scultura con un accenno di afflosciamento rappresenta Castore, colto nell’attimo del passaggio tra la vita e la morte. Nella scena, Il Volo-Polluce allunga dolcemente una sfera di immortalità e consapevolezza da condividere con il fratello mortale L’Attimo Fuggente-Castore. Nel mito greco, quando il fratello mortale Castore fu ucciso dagli Afaridi, Polluce pregò Zeus che gli concesse di rinunciare a metà della propria immortalità in favore del fratello. Così i due vissero insieme alternativamente un giorno nell’Olimpo e un giorno nel regno dei morti.

 

In via Veneto in esposizione saranno: Sfera Quantica (h 2,20 m), che richiama la forza da cui trae origine ogni grado di materia; Taurus (h 3 m), che indica la componente istintiva in armonia con l’essenza interiore; Cubo con Cubo (lato 1 m), che ricorda le chiusure, esteriori e interiori e la possibilità di guardare a sé stessi secondo una nuova luce; Fiore d’Oriente (d 1,50 m) che può germogliare in noi anche a seguito di esperienze negative; Scorpius (h 3 m) che è protesa verso l’alto a simboleggiare l’attivazione di un’energia in noi; Doppio totem (h 2,60 m), che ci ricorda come le esperienze, positive o negative, possano far apparire la nostra parte luminosa; Cono Energia (h 2,20 m): un cono energetico punto di incontro fra visibile e invisibile; Colonna Energia: una colonna di luce sfida il tempo e tende verso l’Alto (h 2,25 m); Disco Orione (d 1,28 m) che richiama la brillantezza di questa costellazione.

 

Con la mostra di Meggiato a Via Veneto sottolinea l’assessore alla Cultura del Municipio Roma 1, Giulia Silvia Ghiasi sta proseguendo su quanto scritto nelle linee programmatiche di questo Municipio. L’arte contemporanea è un veicolo straordinario per riconnettere le persone ai territori, per ricercare un nuovo senso, una nuova fruizione più rispettosa di questa meravigliosa città.

 

Questo progetto sul ritorno a Roma dei leggendari fratelli gemelli Castore e Polluce evidenzia il curatore scientifico Dimitri Ozerkov si apre in un momento difficile per il mondo. Adornando una delle strade principali di Roma, le sculture astratte di Gianfranco Meggiato parlano del nostro tempo attraverso lo spazio che ci circonda. Sono esse stesse la dualità del pieno e del vuoto, della morte e dell’immortalità, della materia e dello spirito. Ma non appena si pronunciano i nomi dei Dioscuri, queste immagini si riempiono di nuova vita, assumono un nuovo contenuto. […] Meggiato parla della necessità di ripristinare l’equilibrio, che per lui come scultore ha un significato sia diretto che figurativo. Ogni sua scultura è individuale e unica, come ognuno di noi. Ma ognuna trova il proprio posto senza invadere l’altra. Come i leggendari fratelli gemelli, queste sculture sembrano sforzarsi di essere inseparabili e ci parlano oggi della necessità di un vero amore fraterno di cui tutti abbiamo disperatamente bisogno.

 

 “Portare questa grande mostra con 11 opere nel centro della Capitale spiega Gianfranco Meggiato ci consente di riferirci alle radici di Roma Antica per trasmettere una visione di estrema attualità: come Castore e Polluce che erano fratelli diversi, l’uno mortale e l’altro divino, così anche noi, oggi, siamo invitati a riflettere sul valore di quello che ci appare diverso da noi stessi, per riconoscerlo come fonte di arricchimento per la comunità, con la consapevolezza che siamo tutti foglie dello stesso albero, siamo tutti onde dello stesso mare. È questa per me l’essenza della vera fratellanza”.

 

Gianfranco Meggiato, scultore di origini veneziane, dal 1998 partecipa ad esposizioni in Italia e all’estero e ad eventi internazionali. È ospite, nei padiglioni nazionali, a due edizioni della Biennale di Venezia (2011, 2013). L’artista modella le sue sculture ispirandosi al tessuto biomorfo e al labirinto, che simboleggia il tortuoso percorso dell’uomo teso a trovare sé stesso e a svelare la propria preziosa sfera interiore. Meggiato inventa, così, il concetto di “introscultura”, in cui lo sguardo dell’osservatore viene attirato verso l’interiorità dell’opera, non limitandosi alle sole superfici esterne. Cercando di realizzare complicate forme astratte, sceglie non tanto di scolpire la pietra, ma modellare la morbida e fluida cera d’api, per poi fondere a cera persa. Utilizzando la più antica tecnica di fusione del mondo, crea un proprio stile Meggiatesco, riconoscibile e contemporaneo.

 

Dice l’Artista: “Le mie, sono forme di luce vibranti nello spazio, la mia è una ricerca di sublimazione della materia. Non faccio mai un disegno preparatorio, ma lavoro di getto, attimo per attimo, modellando la cera calda, libero da condizionamenti o progetti precostituiti. Non voglio rischiare di diventare, riproducendo un progetto, un artigiano di me stesso”.

 

Dal 2017 Gianfranco Meggiato realizza opere urbane e installazioni di grande potenza e nello stesso anno riceve il Premio Icomos-UNESCO “per aver magistralmente coniugato l’antico e il contemporaneo in installazioni scultoree di grande potere evocativo e valenza estetica”. Sue mostre vengono allestite negli anni in diverse città italiane e in varie parti del mondo: Canada, Gran Bretagna, Danimarca, Germania, Belgio, Olanda, Francia, Austria, Svizzera, Spagna, Portogallo, Principato di Monaco, Ucraina, Russia, India, Cina, Emirati Arabi, Kuwait, Corea del Sud, Taipei, Australia, Londra, Montecarlo, Singapore, e in alcune città degli Stati Uniti. In Italia, fra le altre, si ricorda l’installazione “La Spirale della Vita” (2018), nell’ambito di Manifesta 12 Collateral, allestita nel centro di Palermo (quindi, nel 2022 a Prato e nel 2023 ad Altamura) e dedicata alle vittime innocenti di mafia, con i loro nomi impressi su centinaia di sacchi di juta. Nel 2019, con il progetto ‘’Il Giardino di Zyz” che parla di fratellanza e unità tra i popoli, l’artista viene invitato a Matera, dove realizza la più grande installazione di “Matera Capitale Europea della Cultura”. Nel 2021, la Valle dei Templi di Agrigento ospita “L’Uomo quantico – Non c’è futuro senza memoria”, grande esposizione personale contrassegnata dalla ricerca dell’Uno oltre spazio e tempo: l’uomo antico e quello contemporaneo accomunati in un’indagine irrisolta da secoli, quel conosci te stesso che già era presente sul frontone del tempio di Apollo a Delfi e che è la medesima domanda dei moderni esperimenti di fisica quantica. Dopo questa grande mostra, nel 2022 dà vita, a Pisa, a “Il Respiro della Forma”, promossa dal Comune, con il patrocinio, fra gli altri della Scuola Normale Superiore, che vede l’esposizione di 14 opere monumentali nel cuore della città. Il 24 febbraio 2023, in occasione del primo anniversario dello scoppio della guerra in Ucraina, viene posta nella centralissima piazza Cavour di fronte al palazzo di Giustizia di Roma, l’installazione “L’incontro simbolo di Pace”, che si ispira alle parole di Papa Giovanni Paolo II: “Non c’è pace senza giustizia, non c’e giustizia senza perdono”.

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Castelli Romani

Grottaferrata, vittime di violenza: inaugurata la prima casa di semi autonomia dedicata a Giulia Cecchettin

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A Grottaferrata questa mattina è stata inaugurata la prima casa di semi autonomia per vittime di violenza intitolata a Giulia Cecchetin, la studentessa uccisa a coltellate dall’ex fidanzato Filippo Turetta.

La struttura è la prima nell’area Metropolitana di Roma, come evidenziato dal sindaco capitolino e metropolitano Roberto Gualtieri: «Questa è una casa di semi autonomia – ha detto – che prevede un percorso di protezione dopo la fase di violenza, ma poi le donne vengono aiutate a recuperare una vita autonoma. La struttura ne può ospitare quattro».

Giulia era originaria di Vigonovo in provincia di Venezia e il sindaco della sua città, Luca Martello, è voluto essere presente, in rappresentanza anche della famiglia della giovane uccisa, per ricevere le “chiavi” simboliche della nuova casa.

L’amministrazione comunale di Grottaferrata ha scelto di intitolare la struttura dopo una verifica con la famiglia di Giulia effettuata dalla Città Metropolitana ed ha invitato all’inaugurazione anche il primo cittadino di Vigonovo: «Ritengo che questa sia – ha detto Luca Martello – una significativa opportunità per evidenziare l’urgenza di rafforzare i servizi di supporto alle donne vittime di violenza e ribadire ancora una volta come sia necessario lavorare tutti uniti, senza divisioni ideologiche, affinché sia promossa una cultura del rispetto e della parità di genere.

Il padre di Giulia ringrazia Roma e Grottaferrata per questa iniziativa, non ha potuto essere qui ma ho viaggiato io, tutta la notte, per essere presente a nome di tutta la nostra comunità». Le prime due donne ospiti arriveranno la prossima settimana.

L’immobile dove oggi sorge un alloggio accogliente con una bella vetrata che affaccia su un piccolo giardino con un grande ulivo fu sequestrato nel 2010 al tesoriere della banda della Magliana e si trova in una zona residenziale di Grottaferrata non lontano dalla stazione dei Carabinieri. La struttura è stata realizzata grazie a una iniziativa della consigliera delegata alle Pari opportunità della Città metropolitana di Roma, Tiziana Biolghini, in accordo con il sindaco di Grottaferrata, Mirko Di Bernardo: “La giunta in questa settimana – ha detto Di Bernardo – ha valutato che l’appello della sorella di Giulia fosse forte e importante.

Abbiamo pensato che la risposta migliore fosse nei fatti e in un progetto qual è una casa di semiautonomia per le donne vittime di violenza, che potesse essere segno di speranza per tutti per rispondere a una grande emergenza.

L’emergenza si affronta con la pianificazione di attività ma anche con strutture che aiutino le donne a non sentirsi sole ma inserite in un sistema che le promuove e le difende”.

Il Comune di Grottaferrata lo ha ristrutturato e in accordo con Città Metropolitana affidato in gestione all’associazione Ponte Donna presieduta da Carla Centioni, attivista e femminista che da oltre 20 anni si dedica a contrastare la violenza di genere. C’è già un bell’albero di Natale nel salotto, divani colorati, un’angolo cucina accogliente e le camere da letto con i peluche sul letto: “Le donne vittime di violenza – ha detto l’assessore al Sociale avvocato Francesca Maria Passini – potranno portare anche i loro figli, saranno al sicuro”. Tante le forze dell’ordine presenti, autorità civili, politiche e religiose.

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Cronaca

Roccasecca, Accademia “Ora et Labora”: a palazzo Boncompagni premiato lo storico giornalista e scrittore Fernando Riccardi

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Riccardi: “Felice per tanto calore. Ho trasformato la passione per la storia e la ricerca nel mio lavoro”. Il giornalista ha voluto anche ricordare due colleghe scomparse. Valentina Prato e Romana Compagnone
 
Tutta la scena se l’è presa lui, Fernando Riccardi, ed è stato giusto così. Lo storico e giornalista di Roccasecca, fresco vincitore del premio internazionale “Spoleto Art Festival Letteratura 2023” per il libro “Assassinio sull’Omnibus 3” ha ricevuto il riconoscimento al lavoro fatto dall’Accademia Internazionale “Ora et Labora” e dalla su città, Roccasecca.
 
La Sala San Tommaso di palazzo  Boncompagni piena per l’evento voluto dal sodalizio del presidente Antonio Pittiglio. Tanti amici e colleghi di Riccardi, diversi amministratori del territorio, a partire dal sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco, padrone di casa; dal sindaco di Castrocielo Gianni Fantaccione, fino al Commissario della XV Comunità Momtana valle del Liri, oltre che del sindaco di Colfelice Bernardino Donfrancesco che ha tenuto la prima relazione dal titolo, ”Le ricerche storiche e la produzione letteraria dello scrittore Fernando Riccardi. A seguire l’intervento della giornalista Mary Bucceri, “Abilità comunicativa e contributo all’informazione locale del giornalista Fernando Riccardi”. Infine, intervista a Riccardi incentrata sul libro premiato a Spoleto, curata dal pedagogista Fabio Gervasio.
 
La manifestazione è stata moderata dal professor Filippo Carcione e ha previsto i saluti anche di don Angelo Moncelli, consigliere per la cultura religiosa dell’Accademia.
 
Al termine della cerimonia, l’Accademia ha consegnato le benemerenze e i riconoscimenti accademici a: Maria ed Emilio Fargnoli per Arte Stampa Editore, Giuseppe Scafi per la banda musicale di Roccasecca, Ivana Orsini per l’Ecomuseo Argil , Annamaria Matassa per la Protezione civile di Roccasecca, Angelo Ciampa per l’attività di guida turistica e promozione del territorio, Fabrizio Torriero per la Pro Loco di Roccasecca e Michelina Giannitelli per la poesia.
 
“Ringrazio l’Accademia e tutti gli amici intervenuti – ha spiegato Fernando Riccardi – fare cultura, approfondire la storia del mio territorio è una passione che ha segnato tutta la mia vita ed è diventata il mio mestiere. Sono felice del riconoscimento e dell’apprezzamento: oggi per me è stata una giornata di festa autentica che mi ripaga di tanti sacrifici”.
“Ne approfitto  – ha concluso Riccardi – anche per ricordare due giornaliste prematuramente scomparse, due amiche e due colleghe: Valentina Prato e Romana Compagnone”
 
“Fernando Riccardi è uno scrittore e uno storico di razza – ha dichiarato il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco – I premi che sta ottenendo in tutta Italia grazie alla sua ultima fatica letteraria, “Assassinio sull’Omnibus 3” ne sono la dimostrazione. Testimoniano del suo talento e sono motivo di vanto anche per Roccasecca. Complimenti a lui e grazie all’Accademia “Ora et Labora” per aver voluto organizzare questa manifestazione; grazie ai relatori e complimenti a tutti i premiati”.
 
 
Privo di virus.www.avast.com



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