LA STANZA D'OVATTA DI GRILLO

di Maurizio Costa

Esattamente come nel film "Forrest Gump", Beppe Grillo adesso si sente "un po' stanchino". Le innumerevoli vicende che hanno caratterizzato l'entrata in parlamento del Movimento 5 Stelle hanno affaticato il leader pentastellato, che adesso sembrerebbe volersi fare da parte. Con un post sul suo blog, Grillo ha proposto la creazione di un direttorio costituito da cinque persone del movimento che opereranno sul territorio e che si incontreranno periodicamente con il leader per discutere dei fatti più salienti. Di Maio, Di Battista, Fico, Ruocco e Sibilia prenderanno de facto il posto di Beppe Grillo, sebbene l'ex comico rimarrà comunque garante del M5S. La mossa di Grillo sembra un via di fuga dalle critiche che recentemente hanno colpito il movimento a causa delle varie espulsioni e della perdita netta di voti alle elezioni regionali di Emilia-Romagna e Calabria. Il cerchio si sta chiudendo intorno al leader che adesso delega un gruppo di persone che sarà attivo sul campo, come forse Grillo non è riuscito mai ad essere. C'è il rischio che questo porti ad un distaccamento drastico tra il vertice del M5S e le parti basse. Grillo potrebbe rinchiudersi in una stanza di ovatta, parlando solamente con questo gruppo e basta, senza scendere sulla terra e provare a parlare con i cittadini. Questi sono i rischi e sicuramente cozzano incredibilmente contro le prime idee del movimento, nato per avvicinare la politica ai cittadini e sentire le opinioni di tutti. La stanchezza in politica non è prevista e se Grillo sente affievolite le sue forze di cambiamento, allora possiamo veramente pensare che il movimento si avvii verso una fase di calo. La forza del leader deve essere quella di mantenere vivo un movimento e non quella di scansarsi alle prime avvisaglie di fallimento. La stanchezza dovrebbe nascere dopo un periodo di sforzi che però hanno portato vittorie e non da un sentimento di afflizione generale. Forse Grillo è lo specchio dell'Italia della disoccupazione al 13,2%: siamo tutti stanchi.