L’advertising native secondo l’esperienza di Gianpio Gravina

Una delle tematiche sulle quali si discute molto negli ultimi tempi è quella relativa alla pubblicità digitale. Si tratta di temi molto interessanti, che sono protagonisti, specialmente negli ultimi anni, di una vera e propria rivoluzione, determinata soprattutto da numerosi cambiamenti che hanno interessato la diffusione della tecnologia. Nell’ambito dell’advertising, in particolare, un ruolo essenziale sta svolgendo sempre di più quella che viene denominata pubblicità native. A spiegare le novità in questo settore è stato Gianpio Gravina, CEO dell’agenzia digitale Publicom, che ha svelato di che cosa si tratta quando si parla di contenuti native nel settore pubblicitario.

L’esperienza di Gianpio Gravina

Gianpio Gravina si è laureato nel 2010 al Politecnico di Milano in Ingegneria delle Telecomunicazioni. Ha iniziato il suo percorso professionale in Capgemini, impegnandosi nella gestione per Vodafone Global della piattaforma MMS.

Nel 2012, forte di questa sua esperienza lavorativa, ha fondato a Milano Publicom, una web agency che all’inizio era orientata più nell’ambito tecnologico in generale e poi si è avvicinata sempre di più al settore pubblicitario.

Nel 2016 ha seguito dei corsi di perfezionamento allo IAB UK a Londra e ha conseguito diverse certificazioni Google. Nel 2017 Gravina ha avuto modo di consolidare le partnership con delle società a forte vocazione digitale. Fra queste dobbiamo ricordare ITSimplycom e, a Cagliari, Relive Communication.

Nel 2018 è stato eletto nel consiglio direttivo del gruppo giovani di Confcommercio di Milano. Oggi si occupa di coordinare una squadra di 20 collaboratori che lavorano in vari Paesi in tutto il mondo. Publicom si contraddistingue sempre di più per il suo metodo professionale, che è orientato sulla comprensione delle esigenze degli utenti e sulla specificazione del business delle aziende che si rivolgono a tale web agency. Il valore aggiunto di questa agenzia di comunicazione è rappresentato dalla possibilità di unire più competenze e più esperienze in un unico grande ed esperto contenitore, per rispondere alle più disparate necessità.

Infatti l’attività di Publicom è davvero varia, visto che la società si occupa di pubblicità, di siti, di web marketing, di SEO, grafica creativa, social media marketing, monitoring & reporting.

Cosa ne pensa Gianpio Gravina sulla pubblicità native

La pubblicità nativa ha sicuramente dei vantaggi non indifferenti, come ha avuto modo di sottolineare lo stesso Gianpio Gravina. Il vantaggio più evidente consiste nel fatto che risulta veramente efficace, perché i suoi contenuti si adattano al contesto editoriale dei siti in cui la pubblicità stessa è ospitata.

È differente proprio l’approccio ai contenuti, perché quelli native vengono fatti passare come parte organica del flusso editoriale. Infatti c’è anche l’opportunità di associare i contenuti pubblicitari nella loro forma innovativa a dei testi, per rendere più estesa e più importante la comunicazione.

Le campagne native offrono alle aziende la possibilità di erogare anche contenuti display e video, sempre coerenti con il messaggio pubblicitario vicino agli interessi dell’utente. Gravina ha fatto notare che oggi si tende a discutere molto sull’invasività dei contenuti pubblicitari, per cui è importante fare in modo che questi contenuti stessi riducano l’effetto di rottura che l’utente può percepire rispetto a quando fruisce i contenuti organici.

Publicom, la web agency di Gianpio Gravina, utilizza la tecnologia programmatic, per lavorare sempre sul branding e sul remarketing, potendo mettere a punto così delle campagne pubblicitarie ottimizzate e di qualità. Infatti Gravina spiega che non si deve rinunciare agli obiettivi quantitativi e qualitativi dell’advertising. Più che altro bisogna puntare su una maggiore flessibilità dal punto di vista creativo, combinando sempre di più e in maniera più puntuale immagini, video e testi.

Tutto chiaramente tenendo conto del sito in cui i contenuti stessi vengono ospitati. Per Gravina si tratta di una pubblicità con elevati livelli di scalabilità.