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L’ANCRI premia Carlo Santucci, il medico romano che salvato la vita di una mamma in Austria

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Tagliente: È un esempio di senso civico che l’Associazione dei benemeriti della Repubblica vuole mettere in evidenza.

La Conferenza su “La legalità dai banchi di scuola al mondo del web “, organizzata dall’Associazione nazionale degli insigniti dell’Ordine al Marito della Repubblica Italiana (ANCRI) all’Istituto per Sovrintendenti della Polizia di Stato di Spoleto si è conclusa con una appendice inedita.
Alla presenza di centinaia di studenti degli Istituti Superiori di Spoleto, del Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno Carlo Sibilia, del prefetto di Perugia Claudio Sgaraglia, dei vertici delle Forze di polizia, prefetti, magistrati e insigniti al Merito della Repubblica provenienti da varie regioni, è stato varato il progetto “Cittadini Virtuosi” che l’Associazione Nazionale Insigniti dell’Ordine al Marito della Repubblica Italiana (ANCRI) ha inteso promuovere per premiare il coraggio e la solidarietà dei piccoli eroi di ogni giorno.
Tante storie, di quelle che spesso la cronaca relega in poche righe nella colonna delle “brevi” ma nascondono gesti di grande coraggio, onestà o solidarietà.
Esempi di senso civico che l’Associazione dei benemeriti della Repubblica vuole mettere in evidenza in maniera semplice, in un clima informale nel loro stile: un incontro con tutti gli insigniti, una stretta di mano e un piccolo messaggio simbolico.
Si tratta di bellissimi esempi che vede l’ANCRI fianco a fianco delle persone che compiono gesti di grande audacia, onestà e solidarietà.
Cittadini che in diverse occasioni, dando l’allarme hanno messo in condizione gli agenti del pronto intervento di arrestare autori di furti e rapine, ma spesso hanno permesso anche di salvare delle vite in operazioni di soccorso pubblico.
Persone che hanno aiutato le forze dell’ordine nel loro lavoro e contribuito al bene pubblico
Esempi positivi che l’ANCRI vuole premiare anche per creare un effetto emulativo.
Da chi ha bloccato l’autore di un reato a chi ha trovato soldi in strada e li ha consegnati alla polizia. Da chi ha salvato una persona in pericolo a chi ha attivato i soccorsi, evitando una tragedia.
E’ il caso di Carlo Santucci, medico romano di 33 anni in vacanza con la famiglia a Liens in Austria, che il 27 agosto, mentre era su un treno delle ferrovie austriache, ha salvato la vita ad una donna con un arresto cardiaco.
Il prefetto Francesco Tagliente ha chiamato sul palco il giovane medico romano presente al Congresso rendendo partecipi gli studenti e i rappresentanti delle istituzioni presenti che “Carlo Santucci, giovane medico romano di ritorno da una gita in Austria sul treno delle ferrovie austriache Lienz – San Candido ha salvato la vita a una signora di 40 anni con un arresto cardiaco.  Carlo per oltre 40 minuti ha praticato il massaggio cardiaco tenendo in vita la donna fino all’arrivo dell’eliambulanza austriaca che l’ha trasportata nel più vicino centro di rianimazione.
Il pronto e risolutivo intervento del dott Santucci è stato salutato da un lungo applauso, da parte dei viaggiatori del treno che nel frattempo si era fermato”.
Il prefetto Tagliente ha aggiunto che “Il direttore OBB traffico viaggiatori del Tirolo Renè Zumtobel, in una lettera indirizzata a Carlo Santucci lo ringrazia per “Il Suo impegno eroico sul nostro treno della OBB” e “per aver preso l’iniziativa essendo un passeggero e così aver salvato la vita ad una mamma”
Presidente Tommaso Bove, il prefetto Francesco Tagliente nella veste di Delegato ai rapporti Istituzionali, il sottosegretario Carlo Sibilia e il prefetto Claudio Sgaraglia, hanno quindi consegnato a Carlo Santucci una tessera ANCRI.
L’iniziativa rientra tra le finalità statutarie del Sodalizio che opera per divulgare, a tutti i livelli e in ogni forma, i principi e i valori della Costituzione Italiana, specialmente quelli incarnati nei simboli della Repubblica.
Con il progetto “Cittadini virtuosi” il presidente Bove e il prefetto Tagliente, impegnano tutti gli Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana iscritti all’Associazione, ad una azione costante a tutela della persona, della famiglia, della scuola, del lavoro, dello sviluppo economico nei diversi campi dell’agire umano, delle professioni, della ricerca, della cultura e delle arti, del servizio nello Stato, nell’azione sociale, umanitaria e filantropica.

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riapre il museo Benedetto Robazza

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Valerio Aprea porta sul palco i canti I e XXXIII dell’Inferno di Dante
 
Lunedì 25 marzo 2024, in occasione del Dantedì, verrà inaugurato, a Rocca Priora, il nuovo allestimento del MuRo | Museo Benedetto Robazza.
 
Durante la mattinata si terranno alcune visite guidate a cura dello staff del Polo Culturale Monsignor Giacci, mentre il pomeriggio – dalle ore 15:30 alle ore 17:00 – sarà possibile partecipare su prenotazione a due turni di visite guidate tattili per vedenti e non vedenti a cura dell’Associazione Museum.
 
E dopo i saluti istituzionali del Sub Commissario Prefettizio del Comune di Rocca Priora, Alessandra Pascarella e del Presidente della Fondazione Cultura Castelli Romani e del Consorzio Sistema Castelli Romani, Giuseppe De Righi, ecco il momento centrale della giornata: la lectura Dantis dei canti I e XXXIII dell’Inferno a cura di Valerio Aprea.
 
Attore poliedrico dallo stile personalissimo, che porta sia sul palco che in alcune delle più importanti produzioni televisive e cinematografiche italiane degli ultimi anni. A cominciare dal ruolo di ‘sceneggiatore’ nella serie cult “Boris” fino a quello di latinista nella saga cinematografica “Smetto quando voglio” di Sydney Sibilia, che gli è valsa la candidatura ai David di Donatello 2014. Dal 2020 è nel cast di “Propaganda Live” su La7 e dal 2021 è tra i protagonisti della serie tv Sky Original “A casa tutti bene” di Gabriele Muccino, per la quale ha ricevuto la candidatura ai Nastri d’Argento 2022.
 
Il Museo si trova nel cuore del Centro storico di Rocca Priora, all’interno del “Polo Culturale Monsignor Francesco Giacci”, e ospita la mostra permanente dello scultore Mario Benedetto Robazza – scomparso nel 2020 – : suggestive opere scultoree in marmo e in bronzo e dipinti che delineano un percorso unico ispirato alla Divina Commedia di Dante Alighieri ed in particolare ai trentaquattro canti dell’Inferno. Ammirando l’allestimento museale è possibile ripercorrere la genesi dell’opera del Maestro Robazza in quel continuum di studi e di approfondimenti che, a partire dalla prova d’autore in bronzo ai dipinti e ai bozzetti, si chiude con l’opera monumentale, vero capolavoro del Maestro e unica nel suo genere: un nastro di sculture lavorate in altorilievo per una superficie di 90mq che racchiudono tutti i canti dell’Inferno.
 

Privo di virus.www.avast.com



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doppio trionfo nel circuito europeo Under 23 di fioretto con Franzoni e Lorenzi

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Frascati (Rm) – Il Frascati Scherma ha conquistato Zagabria. Nella capitale croata è andato in scena la prova del circuito europeo Under 23 di fioretto dove il club tuscolano ha visto il successo di due suoi atleti: tra le donne Margherita Lorenzi è stata autrice di una prestazione senza sbavature che le è valsa il primo gradino del podio. Nella stessa prova Ludovica Genovese ha concluso al decimo posto e Nicole Capodicasa al 17esimo. Tra gli uomini bravissimo Giuseppe Franzoni che ha sbaragliato la concorrenza mettendo in mostra una scherma determinata e incisiva. Nella stessa gara da segnalare anche il sesto posto di Luis Macedo e il 27esimo di Adriano Genovese.
Ad Atene (in Grecia) e a Padova sono andate in scena due prove di Coppa del Mondo Assoluta di sciabola dove non ci sono stati particolari squilli dal punto di vista individuale per i portacolori del Frascati Scherma: la migliore è stata Irene Vecchi che ha chiuso al 12esimo posto, mentre Chiara Mormile ha terminato 23esima. Entrambe le atlete hanno contribuito al quarto posto ottenuto dall’Italia nella prova a squadre. Tra gli uomini Riccardo Nuccio ha terminato 51esimo, Lorenzo Ottaviani 138esimo e Leonardo Tocci 166esimo.
Rientrando in Italia si è disputata a Napoli la seconda prova Open dedicata alla spada a cui hanno partecipato due giovani atlete del club tuscolano, vale a dire Giorgia Amati (140esima) e Carlotta Pasqua (161esima). Infine una corposa delegazione del Frascati Scherma è stata protagonista nella quinta prova nazionale Master che si è tenuta a Cremona: nella categoria 4, Maria Franca Col si è dimostrata ancora una volta la più brava di tutte, andando a vincere la manifestazione. Sempre tra le donne, ma nella categoria 0, va segnalato il buon settimo posto di Mirella Mitreanu, poi nella categoria 2 hanno partecipato Simona Parlanti (che ha chiuso 11esima) ed Elisabetta Sirianni (13esima). Tra gli uomini il miglior piazzamento è stato quello di Andrea Orazi, decimo nella categoria 1, mentre nella categoria 2 erano presenti Davide Bruschi, Cristian Mancini e Roberto Furchì che si sono piazzati rispettivamente 16esimo, 17esimo e 18esimo.



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ricordato Nicola Calipari, ucciso a Baghdad il 4 marzo del 2005

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Ieri mattina, presso la Questura di Roma, è stato ricordato il funzionario della Polizia di Stato Nicola Calipari, deceduto a Baghdad il 4 marzo del 2005. In rappresentanza del Capo della Polizia –Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Pisani, il Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza con funzioni vicarie, Prefetto Vittorio Rizzi, ha deposto una corona di alloro davanti al bassorilievo in bronzo che ritrae l’eroico poliziotto.
Alla cerimonia, officiata dal Cappellano Don Nicola Tagliente, erano presenti anche la moglie del funzionario, dott.ssa Rosa Maria Villecco, il Prefetto di Roma Lamberto Giannini, il Questore di Roma Carmine Belfiore , altre autorità civili e militari, numerosi colleghi che lo hanno conosciuto e con i quali ha lavorato nei 20 anni di carriera nelle città di Genova, Cosenza e Roma.
Nicola Calipari, insignito della medaglia d’oro al valor militare, 19 anni fa guidava una squadra che, nel pieno del conflitto iracheno, subito dopo aver contribuito alla liberazione di Giuliana Sgrena, stava accompagnando la giornalista in aeroporto dove un aereo l’avrebbe riportata in patria. Calipari fu colpito a morte da alcuni colpi di fucile in un checkpoint statunitense, mentre viaggiava sull’auto che trasportava l’ostaggio. I colpi di arma da fuoco lo colpirono perchè con il suo corpo fece da scudo all’ostaggio.



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