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Redazione Lazio

L'ANTICORRUZIONE BACCHETTA NICOLA ZINGARETTI

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Tempo di lettura 2 minuti Fabrizio Santori: "Daniele Leodori convochi consiglio regionale, Nicola Zingaretti riferisca in aula"

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Regione Lazio – Con la recente delibera n.71 dell'ANAC – l'Autorità Anticorruzione – arriva l’ennesima grave bacchettata sulla stessa Direzione Regionale Centrale Acquisti già nell’occhio del ciclone di Mafia Capitale.

Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio in merito alla vicenda ha dichiarato: “C’è voluta una lettera anonima a far muovere i riflettori dell’Autorità Nazionale Anticorruzione che ha pizzicato una nuova nomina di un soggetto inconferibile da parte del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

Solo pochi giorni fa l’Anac aveva intimato al governatore Nicola Zingaretti di bloccare le nomine in merito alla vicenda riguardante il commissario straordinario dell'Ipab Ss. Annunziata di Gaeta, fatta dal presidente della Regione Lazio senza verificare eventuali incompatibilità.

Ma quanto scritto nella delibera Anac n. 71/2015 a firma Raffaele Cantone,  pubblicata in data odierna, è decisamente più grave e si rasenta l’assurdo. Zingaretti ha conferito un incarico dirigenziale dell’area Gestione delle Procedure di Gara della Direzione Regionale Centrale Acquisti ad un soggetto socio di una società che svolge da oltre sei anni consecutivi un’attività professionale di assistenza tecnico-organizzativa e di consulenza specializzata per la predisposizione di gare presso la stessa Direzione Regionale Centrale Acquisti.

Un’inconferibilità specifica gravissima soprattutto su un settore già nell’occhio del ciclone di Mafia Capitale.

Il presidente del consiglio regionale Daniele Leodori convochi immediatamente un consiglio regionale chiamando a riferire il presidente della Regione che pensa ancora di poter giocare con le nomine. E’ proprio il caso di dire che si tratta dell’ennesima disonorevole cantonata di Zingaretti” 

 

Stralci della Delibera Presidente Autorità Nazionale Anticorruzione n. 71 del 7/10/2015
Provvedimenti conseguenti all’accertata inconferibilità di cui all’art. 4, co. 1, lett. c) del d.lgs. 8 aprile 2013, n. 39 con riguardo all’incarico di dirigente dell’Area gestione delle procedure di gara della Direzione regionale centrale acquisti della regione [omissis]- Fascicolo UVMAC/3520/2015
“ Nel corso di tale audizione è emerso che la carica di dirigente dell’Area gestione delle procedure di gara è stata conferita a un dirigente esterno all’amministrazione, perché, come ha di fatto riferito la dott.ssa [omissis], un bando interno tra i dirigenti regionali è andato deserto, per cui la stessa dirigente ha provveduto con delibera a propria firma a nominare il dott. [omissis] , conosciuto agli enti amministrativi della Regione [omissis]per essere in stretti rapporti di consulenza con la [omissis] società più volte aggiudicataria di appalti e gare banditi dalla regione [omissis].”
“ L’imparzialità della posizione dei titolari di incarichi dirigenziali deve essere assicurata in termini di inconferibilità degli incarichi, se il soggetto destinatario del possibile incarico ha svolto attività che determina la presunzione di un potenziale conflitto di interessi.”
 

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Cronaca

Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Cronaca

Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma

Roma, minacciato al collo con due bottiglie di vetro e costretto a consegnare lo smartphone: in manette due uomini

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ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo hanno arrestato due cittadini romani – di 31 e 36 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine – gravemente indiziati dei reati di rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Un giovane, 22enne romano, ha denunciato di essere stato avvicinato da due uomini a lui sconosciuti che, in evidente stato psicofisico alterato, lo hanno afferrato al collo e minacciato con due bottiglie di vetro, facendosi consegnare lo smartphone per poi allontanarsi, in via di Boccea altezza metro Cornelia. Richiesto aiuto al 112, tramite alcuni passanti, sono interventi sul posto i Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo che grazie alla descrizione fatta dal giovane e tramite la localizzazione del telefono asportato, hanno individuato i due sospettati nei pressi della fermata metropolitana “Battistini”.
Alla vista dei militari, gli indagati hanno spintonato i Carabinieri al fine di darsi alla fuga ma sono stati bloccati. Con loro avevano ancora la refurtiva che è stata riconsegnata al 22enne.
Presso le aule di piazzale Clodio, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto per i due la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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