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Latina

LATINA, AL SANTA MARIA GORETTI LA GIORNATA DI STUDIO RIVOLTA AGLI OPERATORI SANITARI DELLE PROVINCE DI LATINA E FROSINONE

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Tempo di lettura < 1 minuto Le nuove prospettive di cura: “idrocefalo normoteso, una demenza curabile”

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Redazione

In occasione dell’Anno Europeo dell’Invecchiamento Attivo proclamato dall’Unione Europea, la U.O.C. di Neurochirurgia di Latina ha deciso di organizzare un congresso medico sulla patologia dell’Idrocefalo normoteso. L’iniziativa avrà luogo nella giornata del 29 settembre a Latina a partire dalle ore 8.30, presso il presidio ospedaliero Santa Maria Goretti nella sala congressi della Palazzina Direzionale. Nelle persone affette da Idrocefalo normoteso, di solito  ultrasessantenni,  sono tre fondamentalmente i sintomi che si manifestano: demenza, incontinenza urinaria e difficoltà nel cammino. Una diagnosi errata che riconduca questi sintomi a una malattia come il Morbo di Alzheimer, o a una forma di demenza senile, può significare per il paziente una condizione d´incurabilità e l´assunzione cronica di farmaci inutili. Viceversa, una diagnosi corretta permette un trattamento chirurgico di breve durata, con la prospettiva per il malato di guarire pochi giorni dopo l’intervento e ritornare insieme alla sua famiglia ad una vita normale.  Il comitato scientifico del congresso presieduto dal Dottor Stefano Savino, Direttore della U.O.C. di Neurochirurgia del Santa Maria Goretti di Latina, e dal Neurochirurgo Gianpaolo Petrella, ha organizzato il congresso medico con lo scopo di creare una rete di professionisti che possano collaborare tra di loro al fine di porre una corretta diagnosi e quindi poter offrire un  efficace trattamento di questa patologia. Nel quadro di una collaborazione tra ospedale e medicina del territorio, collaborazione da sempre auspicata, che con questo convegno trova un’applicazione pratica. Il congresso scientifico rivolto ai medici e agli operatori sanitari delle Province di Latina e Frosinone vedrà la partecipazione dei seguenti relatori: Carmelo Anile, Paolo Fusco, Luca Pellegrini, Alessandro Denaro, Elena Ferrero, Adelchi Saltarelli, Maria COman, Maiella Aloisi, Genoeffa Piragine, Fabrizio Rasile, Roberto Tozzi, Giuseppina Cancedda, Emiliano Milani.  L’ iscrizione al convegno è gratuita e la registrazione può essere effettuata on- line sul portale web: www.demenza.org/iscrizione.

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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