Connect with us

Latina

LATINA ARMA DEI CARABINIERI: ARRESTI, SEQUESTRI E DENUNCE DURANTE IL CONTROLLO DEL TERRITORIO

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti Campoverde, Gaeta, Ponza, San Cosma e Damiano e Sezze

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Redazione

Latina – I Carabinieri dei vari Reparti del Comando Provinciale di Latina, nel corso delle attività di controllo del territorio, hanno conseguito i seguenti risultati:

Sezze – “Arrestato un pregiudicato del luogo su mandato di arresto dell’A.G. di Roma”
Nella mattinata del 2  aprile 2014, in Sezze (LT), i  Carabinieri  della  locale  Stazione  hanno  dato esecuzione ad  un ordine di  carcerazione,  emesso  il  27.03.2014  dall’ Ufficio  di  Sorveglianza  di Roma, nei confronti di D.A.L., 63enne, pregiudicato.
L’A.G. concordava con la richiesta di aggravamento della pena da parte del Comando Arma di Sezze, i cui militari avevano già tratto in arresto il predetto nella serata del 03 marzo scorso, in seguito alla sua evasione dal regime degli arresti domiciliari al quale era stato sottoposto.
Il prevenuto è stato  associato presso la Casa Circondariale di Latina.
Approfondimenti: Compagnia Carabinieri di  Latina.

Campoverde – ”Arrestato, dai Carabinieri, per evasione dagli arresti domiciliari ”
Il 2 aprile 2014, in Campoverde di Aprilia (LT), i Carabinieri  della locale Stazione  hanno tratto in arresto un minore, già sottoposto alla permanenza in casa, in esecuzione di  un’ordinanza di aggravamento della pena disposta dal Tribunale per i Minorenni di Roma, che ha concordato con la richiesta avanzata dai militari operanti in relazione alle reiterate violazioni agli obblighi da parte del prevenuto, accompagnato presso una comunità  sita a Roma.
Approfondimenti: Reparto Territoriale Carabinieri di Aprilia.

Gaeta – “Denunciato all’A.G. un pregiudicato del luogo per violenza sessuale e tentata rapina”
Il 2 aprile 2014, in Gaeta (LT), i Carabinieri della locale Tenenza, a seguito di indagini, deferivano all’A.G. in stato di libertà  K.F., 22enne, pregiudicato.
In particolare, l’attività  scaturiva dalla denuncia di una sua coetanea, la quale asseriva che il prevenuto,  suo fratellastro, attualmente  ristretto presso la Casa Circondariale di Cassino, in diverse occasioni, all’interno dell’abitazione di residenza,  l’aveva palpeggiata ripetutamente nelle parti intime minacciandola con un coltello al fine di farsi consegnare somme di danaro.

Ponza – “I Carabinieri della Motovedetta rinvengono e sequestrano una rete da pesca”
Il 2 aprile 2014,  in Ponza, i Carabinieri della locale Motovedetta d’Altura, nel corso di un servizio di polizia marittima, rinvenivano nello specchio antistante località “Grottone di Capo Bianco”, una rete da pesca “tipo tramaglio”, della lunghezza di metri 400, non prevista dalle normative inerenti la pesca.
Il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro.

San Cosma e Damiano – “ Un uomo denunciato per truffa ed appropriazione indebita.
Il 3 aprile 2014, in Santi Cosma e Damiano (LT), militari della locale Stazione, a conclusione di indagini, deferivano all’A.G. per il reato di truffa e appropriazione indebita, un uomo che in qualità di operaio specializzato per la disinstallazione dei sistemi satellitari presso un’azienda del posto, si appropriava indebitamente di una scheda sim utilizzandola per scopi personali, generando un  ingente  traffico dati per un importo di 5000 euro.

 

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

Continua a leggere

Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

Continua a leggere

Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti