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LATINA: CHI GESTISCE IL PARCO DON VINCENZO FAUSTINELLA?

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Tempo di lettura 3 minuti Emanato un bando per la gestione del Parco

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Redazione

Latina – Nell’ambito del programmi di intervento complessi denominati Contratti di Quartiere, secondo il piano di recupero urbanistico, è stata realizzato uno dei parchi più belli della nostra città, l’area verde attrezzata denominata oggi “Parco Don Vincenzo Faustinella”, a Latina Scalo.

Ora, attraverso un bando innovativo a livello nazionale, il Comune di Latina ha elaborato un progetto con finalità sociali per l’affidamento dell’area alla gestione di una cooperativa, progetto che consentirà la piena fruibilità del parco per i cittadini attraverso lo svolgimento di attività di carattere sociale.

“Siamo molto soddisfatti di questa iniziativa – sottolinea il presidente del Consiglio comunale Nicola Calandrini – poiché si tratta di un progetto innovativo a livello nazionale con finalità sociali. Da tanto tempo i cittadini aspettavano le condizioni per usufruire appieno di questo bellissimo parco e credo che con questo bando e il relativo affidamento ci siano tutte le condizioni per raggiungere questi obiettivi. Ringrazio il sindaco per aver voluto e sostenuto questo percorso e gli uffici comunali per aver lavorato e redatto un bando così complesso e articolato, oltre che innovativo. Ritengo che, oltre agli importanti aspetti di carattere sociale, l’iniziativa possa avere anche risvolti occupazionali e l’auspicio è che il Parco Faustinella, che rappresenta un fondamentale centro di aggregazione per la comunità di Latina Scalo, possa finalmente vedere implementati quei servizi di cui la struttura necessita e richiesti dai cittadini.”

Come noto, considerato che i Contratti di Quartiere prevedevano anche un intervento a carattere sociale per l’affidamento della gestione e della manutenzione dell’area verde in questione, l’amministrazione ha ritenuto opportuno procedere all’affidamento, tramite apposito bando pubblico, ad una cooperativa di tipo A, garantendo così la gestione e la manutenzione del Parco al fine di consentire la piena fruibilità dell’area verde da parte della cittadinanza e allo stesso tempo creando opportunità di integrazione sociale per le categorie svantaggiate, con la realizzazione di specifici progetti socio – educativi, che si andranno ad integrare con i servizi concernenti la manutenzione.

Tale progetto, tramite capitolato speciale d’appalto, deve essere orientato alla prevenzione del disagio evolutivo e a realizzare percorsi di educazione alla legalità, di promozione della cittadinanza attiva e del benessere individuale e collettivo, nonché di educazione al rispetto dell’ambiente nell’ottica di uno sviluppo sostenibile.

Il Parco diventa, in tale ottica, un luogo destinato all’apprendimento e alla socialità. Obiettivo primario dell’intervento è quello di restituire alla collettività locale l’area verde come spazio ludico, sociale e d’apprendimento, dando vita ad attività laboratoriali orientate ad ampliare il contesto educativo dalle istituzioni scolastiche all’ambiente circostante, a favorire l’espressione di qualità dinamiche e delle diverse abilità dei più giovani e a favorire l’aggregazione sociale.

Pertanto, l’area di verde pubblico verrà a svolgere le sue funzioni ambientali, ricreative e didattico – educative e la collettività potrà riappropriarsi di uno spazio vitale, trovando una nuova opportunità per sviluppare il senso di appartenenza al territorio. In attuazione dell’intervento previsto nell’ambito del Contratto di Quartiere di Latina Scalo, il servizio oggetto del presente appalto dovrà soddisfare le seguenti finalità:
• dare una risposta ai problemi del disagio sociale in riferimento all’infanzia, all’adolescenza, ai giovani ed alle loro famiglie, contrastando situazioni di svantaggio socio – culturale e prevenendo i rischi dell’emarginazione sociale e di percorsi di illegalità ;
• rendere più forte e visibile la presenza delle Istituzioni nel territorio;
• concorrere a sviluppare e ad alimentare una cultura della legalità e della cittadinanza attiva;
• concorrere a sviluppare e ad alimentare una cultura tesa al rispetto dell’ambiente nell’ottica di uno sviluppo sostenibile.

La Cooperativa aggiudicataria, nell’ambito del progetto sociale presentato, dovrà inoltre garantire, con propri mezzi, proprie attrezzature e proprio personale, l’espletamento dei sotto riportati servizi, senza oneri a carico dell’Amministrazione Comunale:

1)apertura e chiusura dei cancelli
2) custodia del parco e delle strutture e attrezzature in esso presenti nei periodi di apertura
3) garantire il rispetto, in accordo con le forze dell’ordine: delle disposizioni di divieto di accesso nel parco alle autovetture, ai motocicli e ai ciclomotori non autorizzati e dell’osservanza della normativa
4) servizio di pulizia degli ambienti e dei servizi igienici
5) servizio di manutenzione ordinaria del verde, delle strutture e dell’arredo urbano
6) servizio di ristoro – bar

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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