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Latina

LATINA, COMPLETATA LA STAZIONE DI MONITORAGGIO "EVENTI SISMICI"

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Tempo di lettura 4 minuti Per essere operativa manca soltanto l’allaccio satellitare che sarà realizzato entro fine mese e consentirà alla stazione di poter iniziare i monitoraggi

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Nel dettaglio, è stato completato il complesso lavoro di “incamiciamento” del pozzo individuato in località Pantani d’Inferno, ed è stata quindi deviata l’acqua sotterranea e installata la stazione a circa 200 metri di profondità.

 

Angelo Parca

Completata la stazione di monitoraggio degli eventi sismici a Latina. Le attività  programmate dall’amministrazione comunale, in collaborazione con il Centro Terremoti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia riguardo il monitoraggio degli eventi sismici, a seguito delle scosse che si sono registrati negli ultimi mesi nel territorio comunale, sono giunte ad un primo importante risultato. Lo comunicano il Presidente del Consiglio comunale, Nicola Calandrini, e il Sindaco Giovanni Di Giorgi, a nome dell’intera amministrazione comunale. Il 14 settembre mattina sono stati completati i lavori per consentire il posizionamento di una stazione di monitoraggio dei fenomeni sismici locali. Nel dettaglio, è stato completato il complesso lavoro di “incamiciamento” del pozzo individuato in località Pantani d’Inferno, ed è stata quindi deviata l’acqua sotterranea e installata la stazione a circa 200 metri di profondità. Ora la stazione di monitoraggio è stata installata e per essere operativa manca soltanto l’allaccio satellitare che sarà realizzato entro fine mese e consentirà alla stazione di poter iniziare i monitoraggi. E’ stata dunque completata la fase più delicata dell’attività, con il coordinamento dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, diretto in particolare dal direttore Giulio Selvaggi, attività finanziata anche dal Comune di Latina, che ha dato incarico di seguire i lavori all’ing. Diego Galetto. “Completata questa fase di lavoro che era la più complessa e delicata – afferma il presidente del Consiglio comunale di Latina, Nicola Calandrini – ora attendiamo, entro fine mese, l’attivazione della stazione di monitoraggio. Quando i lavori saranno completamente terminati convocheremo una nuova seduta del Consiglio comunale, alla presenza dei tecnici della Regione e del direttore Centro Terremoti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Giulio Selvaggi, per comunicare esattamente alla città le attività svolte e il funzionamento della stazione di monitoraggio a Pantani d’Inferno. Ringrazio ancora  i tecnici della Regione e dell’INGV per il lavoro che stanno svolgendo e per la conferma che, in ogni caso, il territorio di Latina e area limitrofa è già adeguatamente monitorato dal punto di vista dei fenomeni sismici, grazie alla presenza di due stazioni di rilevamento già installate  e attive a Sezze Scalo e Sermonaeta”. “Dal prossimo mese per la prima volta la nostra città sarà direttamente monitorata relativamente a fenomeni di natura sismica, grazie al lavoro e alla competenza delle massime autorità nazionali in questo campo, e cioè l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia– afferma il Sindaco Giovanni Di Giorgi – Nei prossimi giorni, nelle sedi ufficiali e istituzionali, alla presenza dei tecnici regionali e dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, informeremo la città sul lavoro svolto e sul funzionamento della nuova stazione. Ci siamo mossi subito e concretamente, come nostra abitudine, per dare riposte serie alla città ”.

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Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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