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LATINA: LA VERGOGNA DEL TRASPORTO SCOLASTICO PER DISABILI:

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Tempo di lettura 2 minuti Zuliani: "L'amministrazione comunale non è stata capace di trovare 16mila euro per attivare il servizio"

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Redazione

Latina – Stenta a partire il servizio di trasporto scolastico per gli alunni portatori di handicap. A fare la domanda al Comune di Latina sono stati in 16 quest'anno, ma sembra che finora siano disponibili le risorse soltanto per 7 di loro. “È una vergogna – tuona Nicoletta Zuliani, consigliera comunale del Partito Democratico – che in sede di approvazione del bilancio previsionale il consiglio non sia riuscito a trovare una somma così irrisoria per garantire un servizio che è invece necessario e fondamentale per le famiglie che ne hanno fatto richiesta. Ed è anche una questione di civiltà, oltre che di pari opportunità: i ragazzi disabili devono vedere garantito il loro diritto di entrare in classe esattamente come gli altri giovani della loro stessa età ed il Comune deve garantire alle loro famiglie la sicurezza che questo avvenga”.

Zuliani sottolinea anche il ruolo del sindaco Giovanni Di Giorgi in questa vicenda: “In sede di approvazione di bilancio aveva assunto l'impegno che avrebbe trovato personalmente il denaro per l'attivazione completa di questo servizio, eppure non lo sta facendo. Soltanto ora persone di buona volontà in questa amministrazione stanno facendo il possibile perché si trovi una soluzione per questi ragazzi e le loro famiglie. C'è inoltre da evidenziare che una ulteriore responsabilità del sindaco in questo disservizio sta nell'aver tolto, dal febbraio 2013, la competenza del trasporto scolastico per disabili ai Servizi sociali per darla al settore Viabilità, colto però del tutto impreparato a questo cambiamento e tuttora in difficoltà nella gestione del servizio e delle esigenze delle persone che ne debbono usufruire. Solo per fare un esempio: negli anni passati, i mezzi dedicati a tale trasporto erano due e oggi invece uno solo; la Viabilità sta inoltre stilando una graduatoria del tutto inutile, visto che tutti i portatori di handicap, per il nostro Comune, hanno sempre avuto diritto al servizio e non è mai stata necessaria una lista di merito (elemento sottolineato persino in una nota ufficiale del nostro Segretariato sociale). Un terzo elemento di colpa del primo cittadino sta nel fatto che continua ad amministrare in modo insensato le risorse dell'Ente: gli sprechi sono all'ordine del giorno e si erogano fondi per manifestazioni, come non smetterò mai di dire – quella del Festival Internazionale del Circo – che nulla aggiungono al nostro Comune. E che in particolare, stavolta, tolgono ai disabili”.
Zuliani non risparmia neanche la maggioranza in consiglio comunale: “Un emendamento al bilancio avrebbe stanziato la somma necessaria al funzionamento di questo servizio. Eppure, per mere questioni politiche, di equilibri in maggioranza, di vedute corte, la proposta è stata bocciata e si è scelto di passare oltre”.
 

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Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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