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LATINA, MOZIONE ZULIANI (PD): L'ENTE "IN RETE" PER DIALOGARE CON I CITTADINI

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Tempo di lettura 2 minuti Nicoletta Zuliani: “Il Comune sia il motore della vivibilità del territorio”

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Redazione

Latina – La consigliera del PdNicoletta Zuliani ha presentato una mozione che sarà messa ai voti in una delle prossime sedute. Il documento propone all'amministrazione di inserire l'Ente in una rete social gratuita di dialogo con i cittadini e per le segnalazioni via web

Ecco la nota:  

“La questione del decoro della città è molto sentita dai cittadini, tanto che sono nati gruppi sui social con discussioni molto partecipate che evidenziano quanto sia importante per un cittadino che il suo spazio urbano sia bello, accogliente, pulito. Una maggiore mobilità all'estero ci induce ad un confronto impietoso rispetto a come Latina si presenta ed è gestita”. Ad affermarlo è Nicoletta Zuliani, consigliera del Partito Democratico e vice presidente del consiglio comunale.

“Non credo sia tutta colpa dei latinensi, ma è un problema di gestione e di organizzazione. Un esempio che ha fatto scuola è quello del sindaco Giuliani a New York, che ha investito nella tolleranza zero rispetto a situazioni di degrado, trasformando una città che veniva ormai chiamata la "Calcutta del West". Anche a Latina si può cambiare, pur essendo in tempi di "magra". Abbiamo infatti una risorsa ancora ignorata: il coinvolgimento e la partecipazione delle persone. È arrivato il momento di prendere sul serio i cittadini che vogliono collaborare”. Zuliani è infatti convinta, e da qui nasce la mozione che sarà discussa e messa ai voti nel primo Consiglio utile, che la partecipazione della gente che abita e vive il territorio sia fondamentale.

Da questo principio prende le mosse anche il social network “Decoro Urbano” (www.decorourbano.org), lo strumento gratuito per tutti i Comuni d’Italia a cui la consigliera propone di aderire. Il social offre un pannello di controllo per gestire le segnalazioni, un indirizzo internet e una app per smartphone personalizzati, oltre a materiale divulgativo. Per aderire basta una firma del sindaco o di un suo delegato, o anche una delibera di giunta inviata via Pec. Il sistema permette la pubblicazione di foto e si avvale della geolocalizzazione per una maggiore precisione nelle segnalazioni: uno strumento all'avanguardia e al passo con i tempi che aiuta le amministrazioni nella gestione delle aree pubbliche. “Decoro Urbano” è un network che finora raccoglie le segnalazioni, secondo l'Istat, di 3.074.668 di cittadini per centinaia di Comuni italiani, tra cui – per la provincia pontina – Sperlonga, Itri, San Felice Circeo e Terracina.

“È interesse di questa amministrazione – si legge nella mozione – vigilare affinché lo spazio urbano venga rispettato e valorizzato per rispondere alle attese e alle funzioni sociali cui è destinato. Atti vandalici, problemi alle segnaletiche, dissesti stradali, abbandono/maltrattamento di animali, affissioni abusive, discariche abusive e situazioni simili, se segnalate tempestivamente, consentono all'amministrazione di agire per il ripristino del decoro prevenendo situazioni di pericolo sanitario”. La mozione invita anche il Comune ad organizzare i propri uffici per ottimizzare il lavoro. “Il problema è proprio questo – dice Zuliani – l'amministrazione teme un grande flusso di segnalazioni che gli uffici, per carenza di personale o fondi, non riescano poi a gestire. È da qui si vede chi vuole davvero dare una svolta all'insegna della trasparenza e del coinvolgimento dei cittadini in un percorso di risanamento della città, e chi vuole nascondersi dietro alla scusa della mancanza di soldi. Ma, si sa, è in tempi di crisi che si fa la differenza: o si muore o si vince”.

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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