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LATINA, RIUNIONE DEI SINDACI PER AIUTARE IL PERSONALE IN MOBILITA’ DEL COMUNE DI SAN FELICE CIRCEO

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Tempo di lettura 2 minuti La situazione si è creata conseguentemente al dissesto finanziario del Comune guidato dal sindaco Gianni Petrucci.

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Redazione

Latina – Su iniziativa del sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi, si è tenuta questa mattina, nell’aula consiliare del Comune di Latina, la riunione dei sindaci della provincia di Latina. Tema della riunione la possibilità di aiutare il Comune di San Felice Circeo e i suoi dipendenti, a seguito della situazione venutasi a creare come conseguenza del dissesto finanziario del Comune guidato dal sindaco Gianni Petrucci. Alcuni dipendenti comunali, infatti, risultano essere in esubero rispetto all’organico previsto per i comuni in dissesto, in particolare si tratta di 31 persone.

Le disposizioni del Ministero dell’Interno prevedono, in tale situazioni, adempimenti di carattere obbligatorio con un tetto massimo di personale in rapporto al numero degli abitanti, 1 dipendente ogni 144 abitanti. Nelle scorse settimane, appresa tale circostanza, il sindaco Giovanni Di Giorgi ha offerto la sua disponibilità al sindaco Petrucci per cercare di venire incontro alle esigenze del personale in esubero e per cui sarebbe prevista la mobilità. Presenti diversi sindaci o rappresentanti dei Comuni pontini: Bassiano, Cisterna, Itri, Norma, Pontinia, Prossedi, Sabaudia, Sezze, mentre altri comuni, pur non essendo presenti, hanno dato la loro disponibilità ad iniziative concordate. Nel corso della riunione è stato fissato l’apposito percorso tecnico attraverso il quale i Comuni interessati potranno assorbire parte del personale in esubero proveniente da San Felice Circeo, con relativi costi di retribuzione che, come prevede la normativa, sono a carico dello Stato centrale e non pesano sui bilanci del Comune che assorbe tale personale. In particolare il sindaco di Latina ha messo a disposizione gli uffici comunali che, con il coordinamento dell’assessore al personale, Rino Cecere, e del segretario generale, Pasquale Russo, d’intesa con il Comune di San Felice Circeo, fungeranno da riferimento e coordinamento per gli altri comuni.Inoltre il sindaco Di Giorgi, che è anche componente dell’assemblea nazionale dell’Anci, si adopererà presso l’Anci affinché l’associazione dei Comuni chieda che i casi di mobilità del personale, come per San Felice Circeo, siano esclusi dai vincoli di bilancio sul personale, fissati dal DL 78 e successivi.

“Ritengo importante che anche altri Comuni pontini, oltre a Latina, davanti  alle difficoltà a cui vanno incontro decine di dipendenti del Comune di San Felice Circeo per cui a breve scatterà la mobilità – afferma il sindaco Di Giorgi – abbiano offerto piena collaborazione e solidarietà. Stiamo studiando al meglio la possibilità di poter assorbire nei nostri Comuni  il personale in esubero a San Felice Circeo e sono contento della sensibilità degli altri amministratori. Questa solidarietà istituzionale è un ottimo segnale per la nostra provincia anche per iniziative future che possono coinvolgere altre istituzioni pubbliche in diversi settori”. Il sindaco di San Felice Circeo, Gianni Petrucci (ex presidente del Coni) ha voluto ringraziare il sindaco di Latina: “Ringrazio Di Giorgi per la meravigliosa e spontanea iniziativa che, forse, non ha eguali in Italia. Ringrazio anche gli altri sindaci e sono davvero commosso per questa disponibilità. La legge sul dissesto purtroppo ci impone la bruttissima realtà di mettere in mobilità molti dipendenti comunali e questo mi dispiace tantissimo. Sarò eternamente riconoscente al sindaco Di Giorgi per questo aiuto che gli altri Comuni vorranno dare a tante famiglie”. L’assessore al personale del Comune di Latina, Rino Cecere, che coordinerà il percorso tecnico ha affermato: “Ci fa molto piacere che anche comuni piccoli e geograficamente distanti da San Felice Circeo abbiano offerto piena disponibilità. Approfondiremo insieme tutti gli atti e le procedure per attuare al meglio questa iniziativa di grande importanza”.               
                                                                   
 

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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