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LATINA: UN TOBY DAY DEDICATO AI BIMBI DEL MONDO

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Tempo di lettura 2 minuti Il 31 maggio mostra fotografica di Daniele Del Vecchio della Factory10. Le testimonianze dell’infanzia raccolte tra Africa, Asia e Sudamerica

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Redazione
Latina
– Le emozioni negli occhi di un bambino. Le ha vissute sublimandone in scatti di forte intensità Daniele Del Vecchio dell’associazione fotografica pontina Factory10, che in occasione del Tobi Day del 31 maggio (expo gratuito per bambini e famiglie a Tobiland in via Magra a Latina), esporrà alcune delle sue istantanee realizzate in giro per il mondo nel corso della carriera professionale. Tanti i Paesi visitati, viaggiando da un continente all’altro. Dall’Africa, all’Asia al Sud America, da una parte all’altra del globo terreste, attraversando storie, luoghi, gente diversa. Ma in ogni dove, il denominatore comune è rappresentato dagli occhi di un bambino. “Tranquilli – dice Daniele Del Vecchio -, colmi di felicità, diretti, senza filtri. Il pensiero di un bambino lo si percepisce nella sua genuinità, prima che venga filtrato dalle parole, dalla maschera che, crescendo, ci mettiamo davanti al viso”. Un progetto a tema con la giornata del Tobi Day, che coglie l’essenzialità del bambino al centro del mondo, lo stesso nome della mostra fotografica: “Nel corso dei miei viaggi – continua Del Vecchio –, ho scoperto un mondo a misura di bambino, il linguaggio è universale”. Un aspetto che differenzia non è sfuggito però al fotoreporter: “A Cuba ho regalato una gioia ad un bambino, offrendogli al posto dell’elemosina, un hot dog ed una Tropi Cola (succedaneo della Coca Cola per via dell’embargo). Una felicità che non trovi magari nei bambini che vivono in zone più ricche. Mi ha insegnato che la vera felicità, se sei in grado di apprezzarla, può risiedere nelle cose più semplici”. Viaggio fotografico, viaggio nel tempo. “I bambini sono sempre bambini – conclude Del Vecchio –, ma entrando negli ospedali, scuole, case, è come se avessi vissuto più periodi storici, visto il confronto tra società moderne ed arretrate”. La macchina fotografica non come semplice strumento per catturare immagini, ma come creazione di immagini, rielaborazione artistica. Una factory. Ma l’emozione di un bambino, quella pura, rimane in un click. Unico ed irripetibile.

 

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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