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Roma

L’ATTUALE POLITICA E’ DISPREZZATA E MESSA ALLA BERLINA DA UN ELETTORATO CHE STA CAPENDO FINALMENTE IL PERICOLO DI UNA IMMINENTE FINE.

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Tempo di lettura 3 minuti Si spera in un ravvedimento collettivo, in un radicale cambiamento che ci fara’ ritornare “Stato Sovrano”

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Ninnj Di Stefano Busà

Non si può negare che da tempo è in atto una crescente e condivisibile presa di distanza dalla politica, che è discriminatoria nel riguardi del popolo sovrano, poiché tutela la casta e crea il disprezzo più assoluto per una classe dirigente, incapace, inetta, reproba, che suscita nei cittadini odio tra le classi sociali e tra i partiti stessi che però ignorano o fanno finta di non capire in che razza di democrazia viviamo. Essa si fonda da sempre su sistemi di rappresentazione democratica, che se eliminati creano il vuoto di potere o mettono a repentaglio la democrazia stessa. Il mondo di oggi sta vivendo il rischio di una deriva democratica di cui i politici (tutti) non sembrano accorgersi, o sembrano prendere sottogamba, ritenendola non “pericolosa” per ciò che ne può derivare, ma le micce si accendono all’improvviso: la storia ce ne dà atto. Sicchè discreditare e tacere, non far nulla per rimediare e dare una svolta alla politica fallimentare e inetta diventa ogni giorno più pericoloso. Si rende necessario nell’immediatezza e soprattutto per la ripresa di un paese allo sbando, un recupero delle condizioni di vita rese impossibili da una situazione di stallo assoluto.

La crisi mondiale in cui si viene a trovare il mondo di oggi ci ha preso contropiede, instaurando un’improvvida e scriteriata classe dirigente che fa da contraltare e muro di sostegno ad una complicata vicenda politica che irride al complesso meccanismo di risorse reali del paese e si crogiola nel benessere di una classe dirigente inadeguata e immorale. Fare politica per questi inveterati dovrebbe essere l’esercizio di ogni buona e leale vocazione al bene del paese, non alla rincorsa di “poltrone”, di incarichi, di prebende, di camerille, non l’attesa di un vitalizio da nababbi, non un vivacchiare e rinviare, ma un correggere e strutturare leggi arcaiche e rimodellare un tessuto sociale allo stremo…La mancanza di progettualità, di programmi, di idee eque, che siano la trasformazione dell’intero sistema in rotta di collisione è urgentemente avvertito dal paese.
Il menefreghismo più assoluto e perverso verso le classi meno abbienti ridotte in ginocchio per l’incuria di non rischiare con opportune manovre di correzione politica e di non mettere in atto leggi che non intacchino e non disturbino i privilegi della classe dirigente (casta), hanno portato e continuano imperterriti a trascinarci in una voragine da cui non ne usciremo vivi.

Ci hanno stritolati di tasse, di esodati, di disoccupati, ci hanno messo con le spalle al muro vicini ad un collasso sempre più doloroso e generalizzato per le fasce di indigenza del popolo che è allo stremo. L’I.m.u, la mancata crescita, la disoccupazione sempre più massiccia e senza via d’uscita, le mancate riforme, i tagli orizzontali e scriteriati verso la sanità, la ricerca, la scuola hanno tutelato fin’ora le banche e i potentati finanziari ed economici, mettendo in ginocchio la moneta dell’euro. La mancanza di coraggio e di avvedutezza da parte di chi è al potere, ha creato il caos più ingovernabile dell’ultimo secolo, ma non ha messo a tacere il malcontento della popolazione, la quale è in attesa di una scintilla per esplodere.

Oggi gli aventi diritto al voto stanno attuando per la prima volta la fuga dai seggi elettorali: i cittadini stanno rinunciando al diritto, nonché dovere,  del voto. Non s’illudano i politici che non sarà così anche per le elezioni nazionali. L’esempio della Sicilia parla chiaro: è stato un antefatto, un assaggio. La reazione si esprime in termini di “astensione” per ora, (non si era mai verificata una diserzione dalle urne così massiccia). In Sicilia ha votato meno di un elettore su due. La classe politica sta ignorando sistematicamente i bisogni primari del popolo, ha disatteso il rapporto col territorio, e le esigenze primarie della collettività. Questo è un segnale da ascoltare con la massima attenzione. Fingere che nulla sia successo, per poi accorgersi che i segnali erano stati abbondantemente palesi, è come voler fare il gioco dello struzzo che mette la testa sotto la sabbia, e non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Fingere, ignorare, è da incoscienti, da pazzi, e da irresponsabili e noi oggi stiamo pagando il risultato più disastroso e più inquietante dopo l’ultima guerra, solo che questa condizione di “sospensione in attesa” di condanna a morte è più insidiosa e subdola e può sfociare in episodi imprevedibili di resa dei conti, per il malessere del paese e della democrazia.
 

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Cronaca

Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma

Roma, minacciato al collo con due bottiglie di vetro e costretto a consegnare lo smartphone: in manette due uomini

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ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo hanno arrestato due cittadini romani – di 31 e 36 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine – gravemente indiziati dei reati di rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Un giovane, 22enne romano, ha denunciato di essere stato avvicinato da due uomini a lui sconosciuti che, in evidente stato psicofisico alterato, lo hanno afferrato al collo e minacciato con due bottiglie di vetro, facendosi consegnare lo smartphone per poi allontanarsi, in via di Boccea altezza metro Cornelia. Richiesto aiuto al 112, tramite alcuni passanti, sono interventi sul posto i Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo che grazie alla descrizione fatta dal giovane e tramite la localizzazione del telefono asportato, hanno individuato i due sospettati nei pressi della fermata metropolitana “Battistini”.
Alla vista dei militari, gli indagati hanno spintonato i Carabinieri al fine di darsi alla fuga ma sono stati bloccati. Con loro avevano ancora la refurtiva che è stata riconsegnata al 22enne.
Presso le aule di piazzale Clodio, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto per i due la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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