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Redazione Lazio

LAZIO ARSIAL ‘TESORI DEL LAZIO’, I PRODOTTI DI QUALITA’ SBARCANO NELLA GRANDE DISTRIBUZIONE

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Tempo di lettura 2 minuti Mazzocchi: "Per coloro che ricercano la qualità nell’alimentazione i marchi e le certificazioni dovrebbero rappresentare uno dei primi elementi di valutazione".

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Lazio – Qualex 2004 srl, da diversi anni nel mercato dei prodotti ortofrutticoli, si fa promotrice del progetto “Tesori del Lazio” patrocinato dall’ARSIAL, l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio.

Un progetto che ha lo scopo di favorire la penetrazione dei prodotti del Lazio con denominazione Dop e Igp nella Gdo (Grande distribuzione organizzata), offrendo ai produttori che sono a monte della filiera ortofrutticola un marchio collettivo di garanzia di qualità, e garantendo nel contempo, al grande distributore, la continuità delle forniture per tutto l’arco dell’anno grazie alla vasta gamma dei prodotti a stagionalità differente, senza perdere di vista l’esigenza della filiera corta, fattore che va affermandosi sempre più come esigenza etica nel mercato alimentare anch’esso ormai globalizzato.

“L’espansione del mercato dei prodotti tipici – dichiara Filiberto Montano, Direttore Generale Qualex 2004 – rappresenta un fattore strategico di successo importante per lo sviluppo economico territoriale. Gli attori economici e le stesse istituzioni, sia a livello europeo che nazionale, ne riconoscono il ruolo determinante e ne incentivano e tutelano lo sviluppo. Ma valorizzare le produzioni tipiche – continua Montano – non è impresa facile. Il settore produttivo è spesso frammentato e discontinuo, le quantità sono modeste, e tali fattori ostacolano lo sviluppo di strategie di marketing da parte dei piccoli produttori utili per differenziare il prodotto e creare una forte identità di marca rispetto alla produzione agricola su larga scala e indifferenziata. D’altro canto la Gdo non può  gestire con efficienza ed efficacia le politiche di approvvigionamento dovendo contrattare con tanti piccoli produttori. Infine il consumatore finale pur essendo particolarmente sensibile alla provenienza limitrofa dei prodotti agricoli di fronte ad un prodotto poco differenziato difficilmente ne giustifica la differenza di prezzo. Il progetto “Tesori del Lazio” nasce quindi – conclude Montano – per far fronte a questi tre ordini di criticità, offrendo: ai produttori l’opportunità di entrare nella GDO con un marchio altamente differenziato e ben visibile costantemente presente nel punto vendita; assistenza di marketing e tecnica per ciò che attiene gli standard di prodotto preventivamente definiti; supporto finanziario sui crediti al cliente attraverso protocolli di intesa con istituti bancari; supporto logistico e risparmi di costi di trasporto; e monitoraggio dei prezzi al consumo. Ai grandi distributori l’opportunità di selezionare i fornitori; aumentare la redditività delle categorie di prodotti tipici pur variando l’assortimento all’interno della categoria; di mantenere standard qualitativi costanti e dare continuità alle vendite avendo stabilizzato il rapporto con i fornitori; supporti logistici e disponibilità di consegna immediata sul punto vendita; promozioni e marketing. Ed infine ai consumatori garantisce un prodotto di qualità; il rispetto della stagionalità produttiva, che è un tema di crescente attrattiva; informazioni sull’uso del prodotto e sulle sue caratteristiche distintive”.

“Per coloro che ricercano la qualità nell’alimentazione – dichiara Erder Mazzocchi, Presidente Arsial – i marchi e le certificazioni dovrebbero rappresentare uno dei primi elementi di valutazione. Il Lazio possiede un vasto patrimonio agroalimentare di produzioni tipiche e di prodotti tradizionali. Non possiamo, quindi, che accogliere favorevolmente progetti come questi che cercano di favorire la diffusione dei prodotti di qualità laziali nella grande distribuzione”.


Cronaca

Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Cronaca

Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma

Roma, minacciato al collo con due bottiglie di vetro e costretto a consegnare lo smartphone: in manette due uomini

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ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo hanno arrestato due cittadini romani – di 31 e 36 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine – gravemente indiziati dei reati di rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Un giovane, 22enne romano, ha denunciato di essere stato avvicinato da due uomini a lui sconosciuti che, in evidente stato psicofisico alterato, lo hanno afferrato al collo e minacciato con due bottiglie di vetro, facendosi consegnare lo smartphone per poi allontanarsi, in via di Boccea altezza metro Cornelia. Richiesto aiuto al 112, tramite alcuni passanti, sono interventi sul posto i Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo che grazie alla descrizione fatta dal giovane e tramite la localizzazione del telefono asportato, hanno individuato i due sospettati nei pressi della fermata metropolitana “Battistini”.
Alla vista dei militari, gli indagati hanno spintonato i Carabinieri al fine di darsi alla fuga ma sono stati bloccati. Con loro avevano ancora la refurtiva che è stata riconsegnata al 22enne.
Presso le aule di piazzale Clodio, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto per i due la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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