LAZIO, ASSOCIAZIONE CITTÀ DEL VINO: FLAVIO GABBARINI COORDINATORE REGIONALE

Vicecoordinatore Giovanni Guerisoli Assessore alle attività produttive di Grottaferrata, Tesoriere del Coordinamento regionale Angelo Conti Funzionario della Provincia di Roma, Luigi Galieti Sindaco di Lanuvio e Tommaso Mascherucci Coordinatore uscente individuato dalla Giunta quale candidato a far parte del nuovo Consiglio Nazionale.

Redazione

Il Sindaco di Genzano Flavio Gabbarini è il Coordinatore regionale per il Lazio dell’Associazione nazionale Città del Vino: questo quanto deciso giovedì 30 agosto nel corso della riunione che si è tenuta nel palazzo comunale di via Italo Belardi. “Il nostro Comune nel 1987 è stato tra i fondatori di Città del vino ed oggi – ha affermato Gabbarini – torna ad essere un attore importante all’interno dell’Associazione. Si tratta di un ruolo prestigioso – ha proseguito il primo cittadino – che rientra in un progetto più ampio di promozione del nostro territorio e delle nostre eccellenze. La nostra è un’adesione convinta, che va al di là del solo vino perché l’obiettivo ultimo, e comune a tutte le Città del Vino, è quello della valorizzazione e della salvaguardia dell’intero territorio”.
 
Oltre al Coordinatore regionale per il Lazio, nel corso della riunione è stata nominata l’intera Giunta regionale composta da Giovanni Guerisoli (Assessore alle attività produttive di Grottaferrata che ricoprirà anche il ruolo di vicecoordinatore), Angelo Conti (Funzionario della Provincia di Roma e Tesoriere del Coordinamento regionale), Luigi Galieti (Sindaco di Lanuvio) e Tommaso Mascherucci (Coordinatore uscente individuato dalla Giunta quale candidato a far parte del nuovo Consiglio Nazionale). “I Coordinamenti regionali – secondo quanto riportato nello Statuto – sono il fulcro operativo dell’Associazione” e il “Coordinatore regionale è membro con diritto di voto del Consiglio Nazionale”.  “Il mio impegno – ha detto ancora il Sindaco Gabbarini – oltre a rappresentare la Regione all’interno del Consiglio Nazionale, sarà anche quello di adottare la Carta della Qualità, uno strumento importante previsto nello Statuto che ha l’obiettivo di incrementare la riconoscibilità e le capacità distinitive delle Città del Vino. Seguire tale documento – ha concluso – ci permetterà di mettere in primo piano il nostro vino, dunque la nostra tradizione agricola, all’interno dei ristoranti e delle osterie del territorio, di promuovere la realizzazione di enoteche, dove mettere in mostra tutta la produzione enologica del territorio, e di intraprendere una serie di iniziative artistiche e culturali orientate al mondo del vino e al mondo rurale in genere”.