LAZIO, COMBUSTIBILE SOLIDO SECONDARIO (CSS) NEI CEMENTIFICI E NELLE CENTRALI TERMOELETTRICHE? DAL TERRITORIO IDEE E PROPOSTE PER IL LAZIO

Luca Pagni 

Bassano Romano (VT) – “Oggi in consiglio ripresenteremo una mozione per scongiurare la possibilità di bruciare Combustibile Solido Secondario (CSS) nei cementifici e nelle centrali termoelettriche situate nel territorio regionale. Il CSS non è altro che un’etichetta attribuita per decreto al Combustibile Derivato da Rifiuto per non far passare il messaggio che la soluzione del Ministro Clini all’emergenza fosse bruciare i rifiuti urbani rilasciando nell’aria sostanze tossiche ed inquinanti. Come voterà il PD?” Lo ha annunciato il coordinatore regionale del M5S Davide Barillari, di Ostia, sul suo diario Facebook.

Domani, giovedì 18 luglio, alle ore 18 presso i locali della Domus – La Quercia, si terrà invece l’incontro “Il Bluff della Giunta Zingaretti – Dal territorio idee e proposte per il Lazio” organizzato dai consiglieri regionali del Pdl. Dopo le tappe di Rieti e Frosinone il tour dei consiglieri Pdl arriva a Viterbo. A pochi mesi dall’insediamento della giunta regionale Lazio, si palesano le prime incongruenze con i finti “buoni propositi” e le promesse da campagna elettorale della giunta Zingaretti.

Possibile che si possano usare rifiuti e ceneri delle centrali a carbone nei cementifici, come potrebbe avvenire anche a Bassano Romano (VT) dove un noto cementificio locale ha presentato un progetto per riciclare rifiuti “non pericolosi”, provenienti dalle centrali Torre Valdaliga Nord e Sud di Civitavecchia, in conglomerati cementizi e nei sacchetti di cemento? 

L’Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio ha messo in evidenza nel Comprensorio di Civitavecchia un Aumento della Mortalità per CANCRO AL POLMONE, alla PLEURA ed un aumento dei casi di ASMA INFANTILE e di INSUFFICIENZA RENALE CRONICA (Epidemiologia & Prevenzione Anno 30 (4-5) Luglio – Ottobre 2006).

La stessa Agenzia nel 2010 ha rilevato, tra gli uomini, una maggiore frequenza di persone ospedalizzate per malattie polmonari croniche. Per le cause tumorali, gli uomini presentano un eccesso di mortalità per i tumori totali, ed in particolare per il tumore polmonare, della pleura e del tessuto linfoematopoeitico. Tra le donne si osserva un eccesso di persone ricoverate per tumore alla mammella. La patologia tumorale purtroppo è in aumento, soprattutto in età pediatrica ed in aree industrializzate. Si rende quindi indispensabile ed urgente che sia istituito un  importante strumento di monitoraggio quale il registro dei tumori.

Sulla nocività dei veri inquinanti della combustione del carbone. Centinaia di ricerche medico-scientifiche ci spiegano effetti nocivi a lungo raggio (decine e centinaia di Km ) e a lungo termine (30-40 anni) degli inquinanti emessi dalle centrali a carbone: “inquinanti emessi dalle centrali a carbone: 67 sostanze inquinanti, 24 delle quali cancerogene, prove di correlazione con l’azione di queste e asma, infarti, ictus, malattie broncopolmonari, disturbi genetici, endocrini e, ovviamente, vari tipi di neoplasie.  

Particolare rilevanza assumono le nano polveri e quelle micro polveri emesse (PM< 2.5 micron) che causano secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente 348000 morti premature (ossia evitabili) ogni anno nella sola zona europea e che, insieme alle polveri secondarie che si formano nell’atmosfera per la ricombinazione di quelle direttamente emesse e misurate “ a camino”, sono assolutamente non trattenibili, neppure dai più moderni filtri disponibili e utilizzando le BAT (migliori tecnologie disponibili di combustione e abbattimento).”

Nonostante tutto Il Ministro dell’Ambiente e della tutela del Mare iL 5 Aprile 2013 ha firmato il decreto per il rilascio dell’Aia per TVN a carbone. A fronte dei maggiori guadagni che saranno possibili grazie a quanto consentito nella conferenza dei servizi, ovvero 1.500 ore di funzionamento e 900.000 t/anno di carbone da bruciare in più, alla possibilità di utilizzare un carbone qualitativamente peggiore, avendo esso una percentuale di zolfo <1%, e quindi meno caro (circa 20 euro a ton, di differenza che per 4.500.000  fanno circa 90 milioni di euro), ed evitando gli accorgimenti per rientrare nei limiti emissivi previsti dalla normativa vigente per il monossido di carbonio (CO), ci saranno le maggiori ricadute inquinanti della centrale.

“La stagione venatoria si aprirà il prossimo 15 settembre e si concluderà il 30 gennaio 2014. A stabilirlo è il nuovo calendario venatorio 2013/2014 approvato dalla Regione Lazio

Con quali ripercussioni di INQUINAMENTO atmosferico, acustico, delle falde acquifere, ambientale, a ridosso di aree protette da vincoli ed usi civici dell'Università Agraria, e sopra la linea ferroviaria Roma-Cesano-Viterbo ?

Che ne sarà delle produzioni agricole pregiate di olii e patate DOP, oltre che delle ippovie e dei progetti GAL per la massima tutela e valorizzazione del territorio ?

Che ne sarà della faggete di Bassano Romano e di Oriolo ?

Il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, venuto a Vetralla (VT), ha proposto una normativa  nazionale che generalizzi il concetto di Valutazione del Danno Sanitario, una richiesta di partecipazione delle grandi industrie italiane a giocare la partita del cambiamento per praticare un nuovo rapporto con il territorio e una richiesta al Senato di ripristino della figura del Garante dell'Autorizzazione Integrata Ambientale per l'Ilva di Taranto.

Intanto sia a Taranto che a Civitavecchia è aumentato il tasso di mortalità per tumore polmonare e per infezioni acute alle vie respiratorie.

L’imprenditore agricolo bassanese Carlo Leoni ha lasciato un DOSSIER a Nichi Vendola sulla situazione di Bassano Romano e sarà presto ricevuto al Parlamento Europeo, per presentare un'interrogazione sull'uso dei CSS nei cementifici, e sull'adeguamento alle normative europei dei decreti italiani firmati da Ronchi e Clini.

Carlo Leoni ha evidenziato come il Sindaco sia la massima autorità sanitaria locale e che lo stesso si dovrebbe attenere a quanto sancito dagli artt. 20 e 21 dello Statuto del Comune di Bassano Romano, scaricabile in formato .PDF dalla home page del sito istituzionale.

ART. 20 – Rifiuto delle sperimentazioni biogenetiche in agricoltura

1. Il Comune si oppone alla coltivazione ed alla sperimentazione sul proprio territorio di nuove varietà di vegetali o allevamenti di animali creati in laboratorio con manipolazione genetica, a fini di profitto economico.

2. Si impegna a sostenere l’incremento e la diffusione di produzioni alimentari biologiche ed a sostenere un modello di agricoltura fondata sul massimo rispetto dell’ambiente e sulla valorizzazione delle produzioni locali pregiate e tradizionali.

3. Si definisce “Comune antitransgenico” aderendo alle iniziative nazionali e internazionali al riguardo.

ART. 21 – Difesa dell’ambiente e dell’acqua “bene comune”

1. Il Comune riconosce e valorizza l'ambiente, il territorio e il paesaggio come beni e risorse universali da salvaguardare sia nelle loro componenti naturalistiche che storiche e culturali.

2. Per questo assume la difesa ambientale come dato strutturale e centrale di qualsiasi programma organico di sviluppo economico, urbanistico, sociale e civile

3. A tal fine, nell’ambito delle competenze attribuitegli dalla Legge, assume e sostiene interventi e progetti di recupero ambientale, naturale, di riqualificazione dell’estetica cittadina; adotta tutte le misure per contrastare e ridurre l’inquinamento atmosferico, elettromagnetico, acustico e delle acque.

4. Allo stesso tempo si adopera per far sì che la coscienza e la consapevolezza della centralità ambientale si diffonda sempre di più nella cittadinanza, trasformandosi in responsabilità collettiva.

5. Considera le risorse idriche un bene comune universale e un diritto inalienabile da difendere e tutelare.

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