LAZIO: FINALMENTE UN WELFARE REGIONALE PARTECIPATO, ASCOLTANDO TUTTI.

Luca Pagni

Lazio: In un periodo di pesante crisi economica che comporta sacrifici e forti tensioni sociali, era auspicabile ma per nulla scontato, un processo partecipato per delineare il WELFARE REGIONALE, evitando discriminazioni o favoritismi. L'Assessore Visini chiede alle realtà rappresentative del sociale ed a tutti i cittadini del Lazio, di partecipare alla discussione in corso sulla proposta di legge per costruire un modello di welfare che non lasci indietro nessuno.

Sul portale dell’Assessorato regionale alle Politiche sociali (www.socialelazio.it) sono state pubblicate le linee guida per la legge regionale sul sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali.

Riflessioni, suggerimenti e proposte di integrazioni o modifiche alle linee guida, possono essere inviate alla email tutti.inclusi@regione.lazio.it. 

Il prossimo 12 settembre 2013 sarà presentato ufficialmente il documento, con un'niziativa dal titolo “Tutti inclusi”  alla quale interverrà il Presidente della Commissione Politiche sociali e salute del Consiglio regionale, Rodolfo Lena.

 “Vogliamo rimarcare la volontà di  farlo insieme – sottolinea l’assessore – E nel corso di quella giornata, dopo la presentazione seguiranno alcuni gruppi di lavoro e sarà anche quella la sede per una discussione più ampia sui temi della proposta di legge”.

Se è vero che la disoccupazione colpisce molti over 40 per il cui reinserimento ed assunzione NON sono previsti gli gravi fiscali che invece si elargiscono a chi assume under 35, come si può pensare che le aziende valutino la professionalità prima del profitto o del risparmio fiscale?

Se i giovani hanno nella famiglia di origine un ammortizatore sociale naturale, come si pensa di supportare gli over 40 con locazioni o mutui da pagare, disoccupati dopo anni di lavoro, magari con aziende fatte fallire da imprenditori senza scrupoli ?

Trà il dire ed il fare… confidiamo che per una volta nel nostro. Paese, anche i poveri e gli espulsi dal mondo del lavoro possano essere ascoltati e non solo sentiti.