LAZIO, GRIDO D'ALLARME DELL'UNIONE ITALIANA CIECHI: SERVE SUBITO UN COMMISSARIO AL S. ALESSIO

Riceviamo e pubblichiamo

Nota di Donato Robilotta, ex commissario Ipab S. Alessio

Esprimo profonda solidarietà all’Unione Italiana Ciechi del Lazio e a tutti gli utenti dell’istituto dei ciechi per la protesta che hanno dovuto fare per chiedere alla Regione di nominare subito il commissario al S. Alessio, dal momento che l’Ipab è priva del suo organo di Governo da quasi due mesi e da oltre dieci giorni è finita anche la prorogatio del commissario.

Il mio mandato da commissario è scaduto il 24 Settembre ma, non avendo nel frattempo la Regione nominato un nuovo commissario, sono rimasto in prorogatio, come prescrive la legge, per 45 giorni, al fine di garantire l’ordinaria amministrazione egli atti indifferibili e urgenti, sino all’8 Novembre.

Da questa data l’ipab è senza commissario nonostante io dal giorno prima avessi comunicato la cosa agli uffici competenti e avessi sollecitato in ogni modo la regione alla nomina del nuovo commissario.

Tutto questo rischia di provocare danni irreparabili e di far implodere un ente che ha già mille problemi.

Inoltre ci sono atti importanti che vanno sottoscritti dal legale rappresentante come il contratto con la Provincia di Roma per la gestione del servizio di assistenza scolastica per i ragazzi non vedenti, che l’ente ha vinto con gara pubblica e difeso dopo un contenzioso amministrativo, che rischia altrimenti di saltare o come quello dell’assistenza post scolastica ADD.

Sono in corso i controlli della Asl RMC per i requisiti per l’accreditamento definitivo della struttura riabilitativa, cosa che comporta la presenza costante e vigile del legale rappresentante.

Per questo mi aggiungo al grido di allarme lanciato dall’unione italiana dei del lazio e mi auguro che la promessa ricevuta dalla Regione della nomina del nuovo commissario avvenga nelle prossime ore prima.