LAZIO, RIFIUTI: ANCORA EMERGENZA, ANCORA DISCARICHE ILLEGALI. SUBITO COMMISSIONE D'INCHIESTA REGIONALE SUGLI ULTIMI VENTI ANNI DI GESTIONE RIFIUTI

"Il 16 dicembre 2013 Bruxelles ci ha risposto di aver fatto confluire la nostra denuncia e le prove da noi fornite nella procedura di infrazione già aperta nei confronti dell'Italia proprio per le discariche delle province di Roma e di Latina".

 

di Riccardo Magi consigliere capitolino Radicale eletto nella Lista Civica Marino e Massimiliano Iervolino, membro della Direzione di Radicali Italiani

Mentre la verità giudiziaria e le responsabilità penali contestate ai singoli indagati nell'affaire Cerroni saranno accertate dalla Magistratura è assolutamente necessario che la Regione Lazio istituisca una Commissione d'inchiesta – come previsto dall'art. 35 dello Statuto – che faccia luce sugli ultimi venti anni di gestione scellerata del ciclo dei rifiuti nel Lazio.

Le responsabilità della classe politica comunale e regionale degli ultimI due decenni non solo hanno favorito lo strapotere del monopolista ma hanno permesso l'esistenza di discariche in cui vengono conferiti rifiuti non trattati in violazione della normativa europea e nazionale. Questo avveniva a Malagrotta fino a pochi mesi fa e continua ad avvenire a Borgo Montello (Lt), L'Inviolata-Guidonia (Rm), Cupinoro-Bracciano (Rm). Tant'è che nell'ottobre scorso abbiamo denunciato questa situazione sia alla Commissione Europea che alla Procura della Repubblica allegando una documentazione fotografica ( http://www.youtube.com/watch?v=NlQqIYBjyFw ) su questi siti. Il 16 dicembre 2013 Bruxelles ci ha risposto di aver fatto confluire la nostra denuncia e le prove da noi fornite nella procedura di infrazione già aperta nei confronti dell'Italia proprio per le discariche delle province di Roma e di Latina. La procedura è ancora pendente di fronte alla Corte di Giustizia Europea ed è tutt'altro che chiusa a seguito della chiusura di Malagrotta.