LEGGE ELETTORALE, ASTORRE (PD): RIFORMA URGENTE. ADERISCO A SCIOPERO DELLA FAME.

Redazione

Governabilità e possibilità di scegliere i propri rappresentanti. Sono queste le due parole d’ordine per eliminare il cosiddetto Porcellum. E’ urgente, dunque, l’approvazione di una nuova legge elettorale, una riforma che sia innovativa e, al contempo, in grado di raccogliere le migliori istanze della tradizione politica italiana: il rapporto con il territorio, la partecipazione attiva tra periferia e centro, il dispiegamento di un’azione politica aggregativa, di impegno tangibile, di visibilità reale, di assunzione diretta di responsabilità; la politica, cioè, intesa come organizzazione del consenso per risolvere i problemi della gente. I vertici nazionali del Partito Democratico – come di qualunque altra forza politica – non possono compiere l’errore di imboccare scorciatoie autoreferenziali. La democrazia parlamentare non si difende auto-replicando ma, al contrario, offrendo agli elettori le opportunità di scelta dei propri rappresentanti, espressione diretta della volontà delle comunità.
Le nuove regole elettorali riguardano tutti, dai cittadini ai tanti, tantissimi, amministratori locali che – insieme – costituiscono carburante e albero motore della macchina istituzionale. Ecco, perché aderisco oggi allo sciopero della fame dell’amico Roberto Giachetti, chiedendogli di sospendere almeno temporaneamente il suo – viste le precarie condizioni in cui ha costretto l’organismo – e, al tempo stesso, invitando tutti gli amministratori del territorio della Provincia di Roma ad alternarsi in questa staffetta del digiuno. La nostra democrazia richiede l’apporto di tutti.