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Redazione
Roma – E’ stato indubbiamente il risultato più rumoroso dell’ultimo turno di campionato, nel girone C di Promozione. Trascorsi tre giorni, non si è ancora spento l’eco e la soddisfazione nell’ambiente della Libertas Casilina per la splendida e chiara vittoria contro la schiacciasassi Unipomezia. I gol del solito Caramanica (giunto a quota nove in campionato) e dell’altro centrocampista Alessio Talevi hanno regalato una grande gioia al presidente Umberto Coratti (come al solito presente in tribuna) e a mister Damiano Casarola. «Sorpreso? Non proprio – dice Talevi – perché sapevo che la squadra voleva riscattare il brutto k.o. della gara d’andata (0-5, ndr) e quello della settimana precedente col Borgo Podgora. Abbiamo avuto un perfetto approccio alla partita e quello ha fatto la differenza: ora dobbiamo ripeterci anche con le squadre di livello inferiore contro cui abbiamo avuto più difficoltà». Per il centrocampista centrale classe 1992, che l’anno scorso si è diviso tra Lepanto Marino e Giov. Hel. (dove si è fatto apprezzare dall’allora mister Casarola) si è trattato del primo gol stagionale. «L’ho tenuto per un’occasione importante – sorride Talevi – e vorrei dedicarlo a mio papà Marco che mi ha sempre seguito fin da ragazzino, alla mia ragazza Francesca che mi ha dato tanta tranquillità nell’ultimo periodo e ovviamente a tutti i compagni di squadra». La Libertas Casilina ha fatto tre importanti passi verso la salvezza. «Ma sappiamo che la strada è ancora lunga e che dovremo arrivare almeno a 41-42 punti prima di poterci considerare al sicuro. Aver battuto la capolista non ci fa perdere di vista la realtà, rimarremo coi piedi per terra». Nel prossimo turno, per esempio, servirà un Casilina da battaglia per affrontare la dura trasferta con la Vivace Grottaferrata. «Una gara tosta perché loro hanno qualche punto in meno e sono in corsa per evitare i play out. Purtroppo salterò la gara perché ero in diffida e sono stato ammonito domenica scorsa, ma sarò certamente in tribuna per dimostrare la mia vicinanza al gruppo».
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