Connect with us

Cronaca

Libia e migranti: oggi vertice a palazzo Chigi

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuti
image_pdfimage_print

E’ previsto per questo pomeriggio, intorno alle 17, un vertice sulla Libia presieduto dal premier Giuseppe Conte, e al quale parteciperanno tutti i ministri interessati.

La riunione era stata concordata da tempo sul tema dei migranti, ma visto gli ultimi sviluppi della situazione a Tripoli non potrà non affrontare anche questa questione.

Sale a 50 il numero dei morti a Tripoli

E’ salito ad almeno 50 morti e 138 feriti il bilancio delle vittime in una settimana di combattimenti nei sobborghi di Tripoli, iniziati lo scorso 27 agosto. Lo riferisce il ministero della Sanità libico citato dai media locali. Secondo la missione Onu, sono almeno 19 i civili uccisi, tra i quali donne e bambini. “L’Italia deve essere la protagonista del processo di stabilizzazione del Mediterraneo. Le incursioni di altri che hanno interessi economici non devono prevalere sul bene comune che è la pace. Anche io sono disponibile a correre qualche rischio e a tornare presto in Libia” ha scritto ieri sul suo profilo twitter il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Cronaca

Ancona, dopo anni di passaggi burocratici demolito il rudere di Sappanico

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuti
image_pdfimage_print

ANCONA – E’ stato demolito oggi il rudere di Sappanico, come deciso recentemente dalla Giunta e comunicato con la cartellonistica ai residenti. La ditta incaricata è intervenuta questa mattina per finalizzare un intervento che ha avuto bisogno di molto tempo per la definizione dei passaggi amministrativi, in particolare con la Sovrintendenza.
 
ll progetto prevedeva la demolizione della parte di edificio in avanzato stato di degrado e già parzialmente crollato e il consolidamento della parte strutturale in comunione con l’edificio confinante. Contestualmente alla demolizione si è definito l’accordo con la Provincia di Ancona che ha previsto uno stanziamento di 817 mila euro per l’allargamento della strada e la sistemazione di marciapiede e parcheggi. L’accordo tra Provincia e Comune prevede che sia il Comune a realizzare l’opera finanziata dalla Provincia.
 
 
 
 

Continua a leggere

Cronaca

10 anni dalla scomparsa del Prefetto Antonio Manganelli: la Polizia di Stato lo ha ricordato questa mattina in una celebrazione religiosa

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

A 10 anni dalla scomparsa del Prefetto Antonio Manganelli, la Polizia di stato lo ha ricordato questa mattina in una celebrazione religiosa che si è tenuta a Roma presso la Basilica dei Santi XII Apostoli. Il Prefetto Manganelli ha esercitato le funzioni di Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza fino alla sua morte, avvenuta nel 2013 a causa di una malattia.
Accanto alla signora Adriana Manganelli e alla figlia Emanuela, hanno partecipato alla cerimonia il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Alfredo Mantovano, il Capo della Polizia Lamberto Giannini, gli ex Ministri dell’Interno Luciana Lamorgese, Marco Minniti, Angelino Alfano ed Enzo Bianco, l’ex presidente del Senato Piero Grasso, l’onorevole Mara Carfagna e gli ex Capi della Polizia Franco Gabrielli e Alessandro Pansa, l’ex Procuratore Generale presso la Cassazione Giovanni Salvi ed il dottor Gianni Letta.
Il rito è stato celebrato da Don Luigi Ciotti e concelebrato da Don Giuseppe Cangiano, Coordinatore nazionale dei Cappellani della Polizia di Stato, e da Padre Antonio Raaidy, Cappellano dell’Istituto per Ispettori della Polizia di Stato di Nettuno. Un quintetto della Banda Musicale della Polizia di Stato ha accompagnato la celebrazione.
Nel ricordare il Prefetto Manganelli, il Ministro dell’Interno ha richiamato la loro antica e profonda amicizia: “oltre che essere un amico è stato per me un fondamentale punto di riferimento professionale avendo avuto l’opportunità di collaborare a stretto contatto in una fase importante della mia esperienza, da Vice Capo della Polizia”. “Il Prefetto Manganelli è stato un grande rappresentante delle istituzioni e una eccezionale persona. Autorevole, determinato, carismatico, è stato amato dal primo dei questori fino all’ultimo dei poliziotti. Mai il capo di una istituzione così importante è stato cosi apprezzato e la grandezza della persona si respira attraverso il calore che c’è ancora in suo ricordo, dopo 10 anni”, ha concluso il Ministro Piantedosi.
Emanuela Manganelli ha ricordato con orgoglio la figura del padre, un uomo intelligente, empatico, integro e trasparente; un poliziotto brillante e riflessivo allo stesso tempo, un osservatore di persone e di anime, uno straordinario comunicatore che aveva sempre la parola giusta. È stato un padre meraviglioso e sempre presente che è stato di esempio per me e, credo di non esagerare nel dirlo, per tutti noi.

Continua a leggere

Cronaca

Napoli, ucciso a 19 anni “per uno sguardo di troppo”: troppa voglia di imitare serie tv e sentirsi boss

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

La cronaca racconta un’altra vita spezzata da chi ha bisogno di uccidere e rivendicare una presunta forza da capetto dei bulli falliti per accettarsi ed essere accettato in una società che continua a puzzare di marcio.

La cronaca. Un giovane di 19 anni, Francesco Pio Maimone, è stato ucciso a colpi di pistola nella notte a Napoli. L’omicidio è avvenuto nella zona degli chalet di Mergellina intorno alle 2,30. Maimone, ferito gravemente, è stato trasportato da conoscenti all’ospedale Vecchio Pellegrini dove però è morto. Indaga la Squadra Mobile della Questura di Napoli. Il ragazzo non è ritenuto appartenente alla criminalità organizzata. Secondo le prime risultanze investigative, Maimone sarebbe rimasto coinvolto – ma non è ancora chiaro in che modo – in un litigio tra giovanissimi per futili motivi, forse scoppiato per uno sguardo di troppo. I colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi davanti a un noto chioschetto della zona. La notte dello scorso 12 marzo la zona di Mergellina era stata teatro di un altro fatto di sangue, il ferimento di un giovane ritenuto legato alla camorra, colpito più volte mentre si trovava in auto. Molto gravi le ferite riportate: i killer l’hanno ferito gravemente all’addome e alla zona cervicale.

L’altra sera, ho finito di vedere una serie molto seguita dai ragazzi, una serie dove parlano in napoletano e dove probabilmente nell’ultima puntata, c’è un ragazzo che è grato alla “famiglia” del carcere minorile per avergli “insegnato a vivere”. La serie è fatta benissimo perché lancia anche il messaggio importante di contrastare la criminalità organizzata e che l’amore va oltre l’odio, la rivalità, la delinquenza e l’ho seguita tutta ma da persona cosciente che non è tutto oro quello che luccica. Il carcere dei minori non è affatto un posto dove un ragazzo dei voler desiderare di andare e di rimanere, non è un posto dove “si sta bene”, non è quello il posto dove si può pensare debba nascere una sana amicizia.

Tutto questo può anche succedere, soprattutto con i programmi di inclusione e sociali che fortunatamente aiutano (non sempre purtroppo) i ragazzi che delinquono a capire che hanno scelto una strada sbagliata e intraprendere un percorso diverso attraverso il confronto, il lavoro, il volontariato, la detenzione.

Purtroppo dovremmo interrogarci sulla necessità di offrire certi programmi tv solo se sostenuti da una corretta e massiccia campagna di sensibilizzazione e corretta informazione, altrimenti continueremo ad assistere a un incontrollabile escalation di cronache dove i ragazzi uccidono per uno sguardo di troppo. Troppo virale questa voglia di essere i protagonisti di una società sbagliata, studiamo altri esempi, facciamoci pure le serie tv, parliamo, scriviamo ma per favore non permettiamo che i nostri figli si lascino invaghire dei falsi miti che sono invece soltanto persone che hanno commesso errori enormi, addirittura spesso irreparabili.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

SEGUI SU Twitter

I più letti