LIBIA, GENTILONI SU UTILIZZO BASE DA PARTE DI USA: “NON È PRELUDIO A INTERVENTO”
di Angelo Barraco
Roma – Il Governo italiano consente ai droni Usa che colpiscono obiettivi Isis in Libia e Nord Africa di decollare dalla base Nato di Sigonella in Sicilia. Nella giornata di ieri la notizia ha fatto il giro del mondo e ne ha parlato anche il Wall Street Journal. La notizia è stata commentata da Matteo Renzi ai microfoni di Rtl 102.5 che ha riferito: “Come già detto dal ministro della Difesa, le autorizzazioni” in merito ai droni che partono da Sigonella in direzione Libia “sono caso per caso: se ci sono iniziative contro terroristi e potenziali attentatori dell'Isis c'è uno stretto rapporto tra noi, soprattutto gli americani, e gli altri alleati. Siamo in piena sintonia con i nostri alleati internazionali” ha aggiunto “Ci sono potenziali attentatori ed è evidente che l'Italia fa la sua parte come tutti gli altri” e ha precisato “Si tratta di fare iniziative contro terroristi e potenziali attentatori dell'Isis, siamo in piena sintonia con i nostri partner internazionali La priorità è la risposta diplomatica ma se abbiamo prove evidenti che si stanno preparando attentati l'Italia fa la sua parte”. Paolo Gentiloni, ministro degli Esteri, ha riferito che l’uso della base di Sigonella per l’invio dei droni americani in Libia “non è un preludio all'intervento militare”, precisando che “l'utilizzo delle basi non richiede una specifica comunicazione al parlamento, ma sarà il ministero della difesa a valutare”. Come Renzi, ha tenuto a precisare i rapporti tra Usa e Italia “la conferma di una collaborazione tra Italia e gli Usa, caso per caso, ed è una collaborazione finalizzata a operazioni di difesa. Oltretutto non credo che questa autorizzazione sia specificamente finalizzata alla Libia ma ad operazioni antiterrorismo in generale”.