LIBIA, ONU: "GOVERNO DI UNITÀ NAZIONALE ENTRO QUESTA SETTIMANA"

di Maurizio Costa



Bruxelles – La Libia potrebbe trovare l'unità nazionale entro questo fine settimana. L'annuncio arrivo dal mediatore dell'Onu, Bernardino Leon, che da mesi segue le vicende dell'ex stato di Gheddafi, diviso e conteso da due governi nazionali. "Le cose progrediscono bene – ha dichiarato Leon -, c’è una possibilità di formare un governo di unità nazionale entro la fine della settimana". Queste parole arrivano durante l'incontro con alcuni sindaci di città libiche organizzato a Bruxelles dall'Alto Rappresentante per gli Affari Esteri dell'Ue, Federica Mogherini. "Questo incontro dà l’opportunità di mostrare ai libici che ci possono essere benefici anche prima di un accordo finale" ha concluso Leon.



Anche Federica Mogherini ha parlato della situazione in Libia: "In Libia non c'è nessuna opzione militare. Risolvere la crisi libica è una sfida internazionale e riguarda la sicurezza non solo della Libia, ma anche dell'Europa e dell'Africa". "Siamo al punto di svolta – ha continuato l'Alto rappresentante -. O la Libia riparte ed è in grado di affrontare unita la sfida della sicurezza e del terrorismo, o non resta così: andrà peggio".



Bombardamenti – Intanto, continua l'offensiva del governo di Tobruk, riconosciuto dall'Onu, che sta cercando di riconquistare Tripoli, sottratta al premier al-Thani dal governo antagonista sostenuto da 'Fajr Libya', una coalizione di milizie filo-islamiche che presiedono l'esecutivo non riconosciuto dalle autorità mondiali. Gli attacchi aerei di Tobruk hanno colpito soprattutto l'aeroporto internazionale della capitale e un altro scalo, il 'Mitiga'. L'Onu non approva questi bombardamenti del governo di Tobruk. Bernardino Leon preferisce una soluzione diplomatica che porterebbe all'unità nazionale. Un atteggiamento belligerante del governo di Tobruk potrebbe raffreddare i rapporti con l'Onu, l'unca entità internazionale che potrebbe porre fine al conflitto governativo.



Isis – Oltre al problema dello sfaldamento della Libia, anche l'Isis incombe sul paese nordafricano. "Trasformeremo Sirte in un inferno come Falluja" hanno fatto trapelare su Twitter i miliziani del sedicente califfato islamico. In Libia ci sarebbe un grande contingente di milizie dell'Isis, che vorrebbero creare ancora più scompiglio in un paese diviso come quello libico. Tra l'altro, in Libia ci sono molte basi di addestramento dell'autoproclamato califfato islamico: alcuni terroristi che hanno attaccato il museo del 'Bardo' di Tunisi si sarebbero addestrati proprio in Libia.



Ministro Gentiloni – Il ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni, è in contatto diretto con Leon per cercare di trovare un accordo tra le due parti.



La storia – La Libia è divisa in due. Il governo di Tobruk, presieduto dal Primo ministro, Abdullah al-Thani, è riconosciuto dall'Onu ed è appoggiato anche dall'Egitto. In questi giorni, questo governo, anche attraverso il capo di Stato Maggiore, Khalifa Haftar, sta bombardando Tripoli per cercare di reinsediarsi nella sede classica del parlamento libico. Nella capitale è presente il governo antagonista e non riconosciuto di Omar al-Hasi, appoggiato da una coalizione filo-islamica, chiamata 'Fajr Libya'.