LIBIA: SALVATI 3.480 IMMIGRATI

di Angelo Barraco
 
Palermo – Si sono svolte 15 operazioni di salvataggio e soccorso per 3.480 migranti nella giornata di oggi. Le operazioni di soccorso sono state coordinate dal Centro Nazionale di Soccorso della Guardia Costiera a Roma del Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti. Le imbarcazioni che hanno chiesto aiuto via satellite stamane erano: 9 barconi e 6 gommoni che si trovavano a circa 45 miglia dalle coste libiche. A partecipare alle operazioni di salvataggio sono state le motovedette CP 322, CP 304, CP 282, un aereo ATR42 della Guardia Costiera, unità della Guardia di Finanza e della Marina Militare. Hanno partecipato anche il rimorchiatore “Phoenix”, già impiegato in altre importanti operazioni di soccorso in mare e le navi della Marina militare tedesca “Hessen”, “Berlin” e “Le Eithne”.
 
Giungono comunicazioni in merito ad altri barconi alla deriva a largo delle coste libiche. Vi sono tra i 450.000 e i 500.000 migranti che in Libia attendo di prendere il largo e venire in Italia. Lo dice il Guardian, che cita il capitano Nick Cooke-Priest, comandante della Hms Bulmwark. Federico Fossi dell’Unhc ha detto che su questi dati bisogna avere cautela e che “E' importante non creare allarmismi, se i numeri non sono vericabili e' il caso di prestare attenzione”. Molti immigrati Libici muoiono in mare perché non sanno nuotare e chi viene in Europa ha addosso la paura e il dolore di ciò che ha affrontato. Intanto i soccorsi arrivano dall’Italia, Gran Bretagna e Spagna, la Sicilia ospita e molti centri sono al collasso, ma molte regioni italiane non vogliono ospitare; dov’è il senso d’Europa? Di unione? Luca Zaia, governatore del Veneto ha detto: “"Il Veneto e' una bomba che sta per scoppiare, "In Veneto abbiamo 514 mila immigrati regolari, pari a quasi l'11% della popolazione, di questi 42mila non hanno lavoro. Insieme a Emilia Romagna e Lombardia siamo i piu' accoglienti. Basta”.

Zaia ha attaccato l’esecutivo di Renzi dicendo ha causato una tensione sociale pazzesca e “un ospitalita' diffusa che non e' altro che un invito alla dispersione sul territorio. Siamo alla follia, con un governo inadeguato che sui documenti ufficiali ci invita a gestire la 'fase acuta' dell'immigrazione, quando invece sappiamo tutti che non e' acuta, cronica”.