L'ITALIA DEL MALTEMPO E DEL MALCONTENTO

di Angelo Barraco
 
Roma – In un paese dove le promesse dei politicanti piovono a catinelle sulle teste dei cittadini, che mestamente ascoltano il bontempone di turno che sfila nei salotti televisivi per parlare di uno stivale apparentemente pieno di lustrini ma che in realtà si sta spingendo oltre un baratro dentro il quale la corruzione, la mala amministrazione e  il marciume che riaffiora dal fango ha innestato le sue radici in questi lunghi anni e dilagano senza alcun freno. L’Italia è oggi un paese che piange le vittime di un terribile sisma che ha colpito il Lazio in data 24 agosto e che ha seminato 297 vittime. Numerosi sono gli sfollati costretti a vivere nelle tendopoli, a dover guardare da lontano i cumuli di macerie delle loro case e aspettare in silenzio le risposte di uno Stato che al momento dice loro di aspettare. Finita l’estate e il bel tempo, proprio su quelle macerie e su quell’area si stanno abbattendo delle intense precipitazioni, da diverse ore piove ad Amatrice, Accumoli e nel reatino è allerta meteo fino a mezzanotte. Il 16 settembre vi sono state nuove scosse di terremoto e la pioggia persistente sta arrecando disagi anche a Norcia. Sarà un inverso difficile per coloro che vivono nelle tendopoli e coloro che hanno ancora la casa in piedi, attendono che vi sia data l’agibilità per poter tornare alla vita normale. Molti hanno avuto la possibilità di andare a vivere altrove, persino a L’Aquila, ma si sono rifiutati e hanno preferito rimanere nella loro terra, accanto ai propri cari. Come disse San Francesco Di Sales “Gli alberi sradicati dal vento non sono adatti per essere trapiantati altrove, perché hanno lasciato le radici nella terra. Chi vuole trapiantarli in altra terra, deve invece avere cura di liberare a poco a poco le radici una dopo l'altra”. Sono iniziate le scuole nelle tensostrutture e malgrado non vi siano ancora situazioni difficili a causa delle precipitazioni, la Protezione Civile ha già predisposto i dovuti piani di evacuazione per trasferire gli sfollati in zone sicure. La situazione meteo è difficile in questi giorni e il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio ha detto a Voci del Mattino “Siamo in allerta arancione, con precipitazioni abbondanti che da stanotte stanno investendo i territori colpiti dal terremoto. Stiamo spingendo la gente ad abbandonare le tende per usufruire delle altre strutture disponibili ma ovviamente dobbiamo rispettare la volontà delle persone e il loro radicamento al territorio. Il tutto in attesa della costruzione delle casette, che ovviamente darà luogo a una situazione più semplice”. L’estate ormai sembra un lontano ricordo e oltre alle nuove ed eclatanti precipitazioni di parole che ci propinano i politicanti ogni giorno con tonnellate di fantomatiche belle speranze, sul bel paese si stanno abbattendo delle concrete e oggettive precipitazioni che invece, a differenza delle prime, stanno arrecando qualche problema. Nella notte, a Cagliari e nell’hinterland, si sono tergiversati dei nubifragi tra le 4 e le 5, con raffiche di vento che hanno portato allo sradicamento di alberi e disagi alla viabilità. Numerose sono state le chiamate al pronto intervento e il quartiere maggiormente colpito è stato quello di Pirri. La Polizia Municipale ha inoltre chiesto ai cittadini di mettersi al volante soltanto in caso di necessità. “Roma città aperta” è il film del compianto Roberto Rossellini, “Roma città allagata” invece è la visione prospettica che hanno avuto numerosi cittadini a seguito di precipitazioni, con il traffico in tilt e il ferimento di 5 persone a seguito dello sradicamento di un albero su una pensilina della fermata dell’autobus in Via Tiburtina. A seguito di quanto accaduto è stato rilasciato questo comunicato dall’Ama “L'azienda opera sulla base di un piano che da' priorita' alle vie alberate e alle aree prossime a plessi scolastici, ospedali, centri anziani, incroci, ecc. In occasione di allerta meteo da parte della Protezione Civile di Roma Capitale, gli interventi vengono concentrati sulle aree a rischi allagamento. Si tratta di interventi stagionali programmati che si affiancano alle consuete attivita' di rimozione dei rifiuti, pulizia e spazzamento e che hanno anche l'obiettivo di evitare l'accumulo di foglie e detriti sulla sede stradale". Un gruppo di sette alpinisti, che rientrava dalla Capanna Carrel sul Cervino, è rimasto bloccato da mercoledì scorso. I soccorritori li hanno salvati. Il tanto atteso weekend però si prospetta all’insegna del maltempo, che forse si attenuerà nella giornata di domenica. Si prevede una giornata discreta in Val Padana e lungo la costa adriatica, con schiarite alternate e qualche annuvolamento passeggero. Nell’arco alpino e alto Friuli Venezia Giulia sono previsti invece residui piovaschi. L’annunciata perturbazione atlantica ha già mostrato i suoi effetti sulla penisola e si sta estendendo da Nord a Sud, con intense precipitazioni. Nella giornata di domenica i valori massimi saranno poco superiori i 20 gradi al Centro Nord e il ciclone atlantico, dopo il weekend, evolverà verso oriente interessando le regioni adriatiche e il Sud Italia. Graduali miglioramenti al Nord. Nella giornata di domani l’allerta meteo sarà gialla in Friuli, provincia di Trento, Veneto, Toscana, Umbria, Lazio, Molise, Abruzzo, appennino Marchigiano, zone costiere Campania. Il maltempo sta affliggendo l’Italia da diversi giorni e sembra non volere attenuarsi. Da Nord a Sud le precipitazioni si espandono a macchia d’olio, esattamente come le sopracitate promesse dei politicanti che fanno piovere  una quantità immane di buoni propositi e belle promesse, sia alla luce del terremoto che sta affliggendo l’Italia e sia dinnanzi alla palese quanto improbabile situazione di crescita di un paese sull’orlo del baratro.