L'ITALIA FUORI DALLA RECESSIONE

Redazione

Forse è la volta buona che l'Italia torna a crescere e so può asserire dopo tre anni che si è fuori dalla recessione. Due segnali positivi: dopo tre anni e mezzo il Pil italiano torna a crescere mentre dopo quasi 5 anni lo spread scende di nuovo sotto quota 100 punti. Nel primo trimestre, stima l'Istat nella Nota mensile sull'andamento dell'economia italiana, il Pil tornera' a crescere. Questo perche' "i segnali positivi si rafforzano". L'ultimo aumento risaliva al secondo trimestre del 2011. Nel dettaglio, "la variazione congiunturale reale del Pil prevista per il primo trimestre e' pari a +0,1%, con un intervallo di confidenza compreso tra -0,1% e +0,3%. Tale risultato è la sintesi del contributo ancora negativo della domanda interna (al lordo delle scorte) e dell'apporto favorevole della domanda estera netta". "Al miglioramento delle opinioni di consumatori e imprese registrate a febbraio si affianca l'aumento della produzione industriale a dicembre e quello del fatturato dei servizi nel quarto trimestre del 2014. Permangono tuttavia difficolta' nel mercato del lavoro e si conferma la fase deflazionistica, seppure in attenuazione. L'indicatore composito anticipatore dell'economia registra una variazione positiva per il secondo mese consecutivo", segnala l'Istat. Discorso a parte per il mercato del lavoro che "non mostra chiari segnali di un'inversione di tendenza rispetto a quanto osservato negli scorsi mesi. Il tasso dei posti vacanti nei settori dell'industria e dei servizi e' rimasto ancora stabile nel IV trimestre attorno allo 0,5%. La stazionarieta' dell'indicatore, che perdura dall'ultimo trimestre del 2013, riflette la fase di stagnazione che si osserva dal lato della domanda di lavoro.

In febbraio, le attese di occupazione formulate dagli imprenditori per i successivi tre mesi continuano a essere differenziate tra i principali comparti produttivi, risultando in crescita nella manifattura, stabili nei servizi e in peggioramento nel settore delle costruzioni".
Tornando allo spread, era dal maggio 2010 che il differenziale tra i nostri titoli di stato e i Bund tedeschi non scendeva sotto la soglia dei 100 punti base. Soddisfatto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi che twitta: "Spread sotto quota 100, mille ex precari assunti a Melfi col Jobs Act, via segreto bancario non solo in Svizzera, dai che e' #lavoltabuona". Per quanto riguarda la Grecia c'e' da registrare il fatto che il Bundestag ha approvato l'estensione dei finanziamenti alla Grecia. Nonostante cio' la borsa ateniese e' l'unica in rosso in una seduta senza particolari slanci. A incidere negativamente il calo superiore alle previsioni nel IV trimestre del Pil greco a -0,4%.