LOMBARDIA MALTEMPO: CHIESTO STATO EMERGENZA, 4 VITTIME E 650 EVACUATI

Redazione

Lombardia – Il bilancio dell'ondata di maltempo che ha colpito la Lombardia e' di 4 vittime e 650 evacuati. A comunicarlo e' stato l'assessore lombardo alla Sicurezza e protezione civile, Simona Bordonali, nel corso del suo intervento in Consiglio regionale. "Quattro – ha spiegato – sono purtroppo le vittime del maltempo: una a Ispra causa annegamento lago Maggiore, una a Crema causa annegamento in roggia e due a Laveno Mombello causa frana su abitazione".

  Invece "le persone che hanno dovuto lasciare le loro abitazioni al 16 novembre sono circa 650, alcune delle quali in fase di rientro". Il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni firmera' oggi la richiesta di stato d'emergenza per i danni provocati dal maltempo che si e' abbattuto nei giorni scorsi.
  Ad annunciarlo e' stato l'assessore Simona Bordonali: "Abbiamo passato una settimana di estrema difficolta' – ha detto -.
  Anche per questi eventi la Regione Lombardia chiedera' lo stato di emergenza nazionale, nonostante il governo italiano abbia riconosciuto solo 5,5 milioni di euro rispetto a una stima dei danni di 88 milioni per i fenomeni che si sono verificati tra luglio e agosto sul nostro territorio regionale". Inoltre, Bordonali ha sottolineato che "le stime dei danni sono ancora approssimative ma ammontano gia' a diverse decine di milioni di euro". Secondo l'assessore "i danni probabilmente supereranno quelli degli eventi di quest'estate".
  Le situazioni piu' critiche sono state registrate nelle Province di Cremona (dove ci sono 200 evacuati in comune di San Daniele Po, area golenale del fiume Po), 100 evacuati in provincia di Milano (in gran parte delle comunita' di Parco Lambro) e 100 in provincia di Mantova (nelle aree golenali).
  Bordonali ha detto che "da inizio novembre si sono registrati diversi eventi di pioggia sull'intero territorio regionale". In particolare "i valori piu' alti si sono registrati nell'area del lago Maggiore, con cumulate che hanno raggiunto i 600-700 mm". Sul resto del territorio sono stati registrati: Pianura Occidentale: 200-300 mm; Pianura Orientale: 100-200 mm; Fascia prealpina: 300-400 mm, con picchi oltre 500 mm sulle Prealpi centro-occidentali; Valtellina e Valchiavenna: 200-400 mm.
  Illustrando la situazione del Po, Bordonali ha confermato che "sono state emesse ordinanze da sindaci per la chiusura delle strade golenali e per l'evacuazione delle relative aree in diversi comuni della provincia di Cremona. Circa 290 persone sono state evacuate e allontanati circa 2000 animali". Coldiretti, intanto, fa un primo bilancio dei danni subiti dal settore agricolo in Liguria. Sale ad almeno trenta milioni di euro il conto dei danni nelle campagne liguri con frane e smottamenti, strade poderali cancellate, muretti a secco crollati, terreni allagati, serre distrutte, coltivazioni perdute, dagli ortaggi alle piante aromatiche in vaso, dalle margherite fino al basilico, ma in pericolo ci sono anche pregiati vigneti. Questo e' quanto emerge da una prima stima della Coldiretti che chiede di verificare se esistono le condizioni per la dichiarazione dello stato di calamita', sulla base del monitoraggio nei territori piu' colpiti dal maltempo in Liguria dove adesso il pericolo deriva dal persistere dell'acqua sui terreni che mette a serio rischio la tenuta del territorio. Solo nella provincia di Savona, dove l'area piu' colpita e' l'Albenganese, si contano perdite – sottolinea la Coldiretti – per 15-18 milioni di euro con le strutture produttive florovivaistiche finite sott'acqua e milioni di piante in vaso trascinate via ma anche frane, smottamenti, allagamenti di imprese ed abitazioni. Una task force della Coldiretti e' al lavoro per il sostegno alle aziende danneggiate. L'area piu' colpita a La Spezia e' quella di Ortonovo, Castelnuovo Magra e Sarzana con danni soprattutto alle aziende vitivinicole e orticole che – rileva la Coldiretti – sicuramente superano i due milioni di euro ma si registrano anche problemi a infrastrutture, strade, canali che comportano ulteriori disagi alle realta' produttive in loco. Ad Imperia – continua la Coldiretti – si segnalano danni diffusi in tutta la provincia dovuti a frane e smottamenti di strade e vie di comunicazione. Ingenti i danni ai muri di sostegno delle fasce olivicole, con muretti a secco interamente divelti. Sono state registrate infiltrazioni e allagamenti fangosi nelle serre floricole Sanremesi e Ventimigliesi: qui si segnalano anche crolli di pergolati che coprivano coltivazioni di ruscus (simile al pungitopo). Sono marcite intere produzioni floricole, in particolare di ranuncolo e di anemoni.

  .