L'OMBRA DEI POTERI FORTI: ORA IL ‘REMAIN’ HA ANCHE UN MARTIRE

di Roberto Ragone
Stando a ciò che riferiscono le ultime notizie, Ellen Jo Cox, parlamentare laburista inglese e sostenitrice della permanenza del’Inghilterra in Europa, sarebbe stata assassinata da uno squilibrato.  All’inizio sembrava che qualcuno lo avesse udito gridare “Britain First”, un po’ come l’”Allah Aqbar” dei musulmani quando si fanno esplodere, ma poi il comitato che porta questo nome ha smentito ogni appartenenza dell’assassino alla loro organizzazione. Successive indagini hanno portato a ricostruire la personalità del 52enne Tommy Mair, formalmente neonazista affiliato alla National Alliance, un tempo la prima organizzazione neonazista degli Stati Uniti; sostanzialmente una mente debole, alla mercè di chi lo avesse voluto ultilizzare. Tommy Mair, una mina vagante, una scheggia impazzita a disposizione di chiunque lo avesse voluto usare per qualsiasi motivo, e l’occasione è arrivata. È troppo facile attribuire l’omicidio soltanto a Mair, tirando in ballo le sue idee razziste e neonaziste.

La Cox, secondo i giornali, era minacciata di morte da parecchi mesi, ma nessuno se ne era preoccupato, non solo di indagare sulle minacce, per sincerarsi se fossero o meno preoccupanti, ma neanche di fornirle una scorta. Mettere un agente di polizia o due accanto ad un parlamentare minacciato di morte non richiede mesi di tempo, e sarebbe bastato questo per neutralizzare un attentatore folle, armato, per di più, di un'arma autocostruita, oltre che di un coltello, per adoperare il quale ha necessariamente dovuto avvicinarsi alla vittima fino ad un contatto fisico. Qualsiasi passante benintenzionato, a quel punto, avrebbe potuto sventare la minaccia, con buone probabilità di successo.

Si è parlato di razzismo e di neonazismo, ma i mandanti potrebbero essere ben altri, vista la posizione della Cox e la sua rappresentatività in Parlamento. Qualcosa tipo una vittima scarificale, designata da 'Poteri Forti' per creare un'emozione nell'opinione pubblica, notoriamente legata, in Gran Bretagna, ai valori della tradizione e della monarchia, quindi più propensa di altre nazioni all'uscita da un'Europa che potrebbe snaturare questi valori. Quindi un'ondata emozionale contraria alla Brexit. Immaginiamo di dover scrivere la trama di un film di James Bond, utilizzando fatti e persone del momento.

Tutto ciò che diremo da adesso in poi è fantasia, condita con un pò di suspence, perciò non la prendete per buona. Dunque: in questi giorni tutto il Regno Unito è in fibrillazione, spaccato in due da una Brexit che ha preoccupato molto i ‘Poteri Forti’, quelli che dell’Europa hanno fatto la loro mangiatoia. Frequenti  e febbrili sondaggi hanno portato a concludere che, a pochi giorni dal voto al referendum, i sostenitori dell’uscita dell’Inghilterra dall’Europa delle banche e delle lobby erano in netta e crescente maggioranza. Occorreva escogitare qualcosa per riportare le sorti a favore del ‘Remain’. Le conseguenze dell’uscita dell’Inghilterra dall’Europa sarebbero state forse fatali per tutta l’Unione, tenuta insieme con lo sputo dopo l’invasione dei migranti e i problemi di accoglienza di alcuni Paesi membri. 

Lo sfascio dell’EU sarebbe fatale per i piani dei ‘Poteri Forti’, che non potrebbero più controllare tutti e 28 i Paesi in un solo cesto, imponendo loro politiche commerciali tipo ITTP. Ricordiamoci che le leggi dell’Europa sono prevalenti su quelle di ogni singolo Paese, cioè che in pratica abbiamo, tutti noi, perso ogni possibilità sia di stampare moneta, sia di promulgare leggi che possano essere di vantaggio alla nazione, se non con il beneplacito del Consiglio Europeo – che sappiamo bene da chi è controllato; oltretutto le disposizioni del Consiglio non sono appellabili, vanno eseguite e basta, pena salatissime multe. Oltre alle grosse somme di denaro da versare ogni anno nelle sue casse, senza averne un reale beneficio, a vantaggio di una Unione i cui interessi sono molto lontani dai reali bisogni dei comuni mortali, tutta tesa a politiche per noi incomprensibili.

Un granellino di sabbia, ma direi una pietra d’inciampo,  rischiava perciò di far fallire tutto il piano architettato fin dal 1953, quando fu costituita la Bilderberg, la misteriosa società che, pur non essendo segreta, in realtà ha dei fini non palesi al grosso pubblico: un gruppo di persone che si riunisce alla luce del sole, ma delle cui riunioni non si sa nulla; un gruppo di persone che decide del nostro destino, e il cui scopo principale è il controllo. Si è parlato di Trilaterale, di Bilderberg, di nuovo Ordine Mondiale, il cui guru sarebbe il miliardario americano Rotschild: chiamatela come volete, ma un'ombra nera si allunga sull'Europa e i suoi abitanti, o almeno come tale viene percepita. Come Oswald ha fatto comodo a suo tempo ai reali mandanti dell’assassinio di John Kennedy, così Tommy Mair nella finzione romanzesca può far comodo a chi voleva ribaltare il risultato del referendum Brexit, almeno quello che prepotentemente emergeva dai sondaggi, creando un martire. Un fatto di sangue così impressionante non ha potuto far altro che scuotere gli Inglesi, inducendo molti a non appoggiare una fazione che si era dimostrata assassina – quella appunto contro la permanenza in Europa – e a volere in un certo senso rendere omaggio ad una donna giovane, madre di figli, sostenitrice delle classi meno agiate, proiettata verso l’integrazione, che era stata uccisa brutalmente. Il vantaggio immediato è stato delle banche, che, penalizzate alla luce dei primi sondaggi, hanno recuperato alla grande tutto ciò che sulla carta avevano bruciato nei giorni scorsi, già prevedendo una vittoria del ‘Remain’ al referendum. Cinismo? Certo, ma le banche sono ciniche per definizione; ‘Pecunia non olet’ diceva l’imperatore romano Vespasiano, l’inventore dei cessi pubblici a pagamento. Allora? Siamo veramente di fronte ad una nuova ‘Spectre’, il nemico giurato di 007, l’agente segreto dell’MI 6? Fino a che punto si può arrivare per proteggere un progetto come quello descritto? Si può arrivare all’omicidio?

A questo punto del giallo possiamo inserire un altro personaggio ben noto al grosso pubblico italiano, anche a quello che seguiva ogni pomeriggio una trasmissione molto popolare, che si ispirava a processi reali: parliamo di ‘Forum’ e del giudice Imposimato, autore di alcuni libri che riguardano i misteri della nostra nazione. Il 4 di aprile del 2013 il giudice Imposimato – molto noto non solo per Forum, ma per avere indagato sulle Brigate Rosse – in una intervista rilasciata a ‘La Zanzara’ dichiara: “Ho trovato un documento che mi ha lasciato sgomento, dove quando si parla di stragi si parla anche del gruppo Bilderberg. Un documento in possesso di un terrorista di Ordine Nuovo, Ventura. Io credo a questo documento. Ho fatto delle verifiche, e posso dire che dietro alla strategia della tensione e alle stragi c’è anche il gruppo Bilderberg, una specie di Grande Fratello che sta sopra, manovra, si serve di terroristi e massoni.” Potrebbe essere una moderna Spectre, ma ci manca lo 007 di turno. Attenzione a quell'anche pronunciato da Imposimato: significa che secondo lui dietro i misteri italiani non c'è solo la Bilderberg. A questo punto il romanzo finisce, senza una soluzione. D’altra parte i racconti più interessanti sono proprio quelli che lasciano nel lettore la curiosità, e gli danno la possibilità di immaginare la conclusione che preferisce.