LORIS ANDREA OMICIDIO: RIFLETTORI SULLA MADRE, FASCETTE UTILIZZATE PER LEGARE ANCHE I POLSI DEL BIMBO

Redazione

Ragusa – Lo scenario che si profila è sempre più inquietante. Tornano protagoniste in maniera drammatica le fascette di plastica da elettricista nel caso dell'omicidio di Andrea Loris Stival. Sarebbero state utilizzate, infatti, secondo indiscrezioni, anche per legare i polsi del bimbo di otto anni, probabilmente prima che fosse ucciso. Nel corso dell'autopsia, sarebbero stati individuati graffi compatibili con i segni lasciati sul collo dalla fascetta usata per strangolare la piccola vittima. Un altro dettaglio, inoltre, metterebbe in dubbio la versione della madre. Un video, come gia' noto, immortala la Polo nera della donna a circa 50 metri dall'area di Mulino vecchio, dove e' stato recuperato il cadavere di Loris e dove la vettura non si sarebbe dovuta trovare secondo la ricostruzione della mamma: la macchina, questo il dato nuovo, impiegherebbe nove minuti per attraversare l'area, molto piu' del tempo necessario.

E' stato calcolato che ci vogliono tre minuti per attraversare la zona del vecchio mulino, nel segmento compreso tra una telecamera e quella successiva. Ci sarebbe quindi un buco di sei minuti. Una sosta prolungata delle cui ragioni chiedono conto ora gli investigatori alla mamma di Loris, Veronica Panarello, che oggi in un sfogo da casa ha ribadito la sua innocenza; con il legale Francesco Villardita a sostenere ancora che la donna su cui si addensano parecchie domande, non e' indagata, ma e' parte offesa. Sono proseguitre per tutta la giornata le ricerche anche dello zainetto di Loris. Dalla base di Catania si e' messo in volo un elicottero dei carabinieri. Il dispiegamento di forze, del resto, rimane imponente e per gli inquirenti non e' lontani dalla svolta.