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Lucca, restituiti all’Arcidiocesi due dipinti di Giovanni Domenico Ferrucci

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LUCCA – L’opera “Madonna con Bambino e i Santi Crispino e Crispiniano” di Giovanni Domenico Ferrucci (1619 – post 1669) è stata restituita all’Arcidiocesi di Lucca.

La cerimonia è avvenuta oggi presso il Salone dell’Arcivescovado di Lucca alla presenza del Comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Bologna, il Ten. Col. Giuseppe De Gori, all’Arcivescovo di Lucca, S.E. Mons. Paolo Giulietti, nonchè alla presenza del Comandante Provinciale Carabinieri di Lucca, Col. Ugo Blasi, e della funzionaria della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Lucca e Massa Carrara, Dott.ssa Neva Chiarenza.

Il dipinto a olio su tela, delle dimensioni di 202×145 cm e risalente ai primi anni Sessanta del Seicento, era stato illecitamente trafugato dalla Chiesa di Sant’Anastasio (ovvero dei SS.Vincenzo e Anastasio) a Lucca nel periodo successivo al 1977 e recuperato il 20 dicembre 2012 dal Nucleo TPC di Bologna.

L’accurata attività di indagine è stata sviluppata dai Carabinieri TPC dopo essere venuti a conoscenza della vendita, presso una casa d’asta milanese, di una notevole pala d’altare seicentesca di probabile provenienza toscana.

Nonostante l’immagine dell’opera non fosse registrata nella “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti” gestita dal Comando TPC, i meticolosi accertamenti condotti hanno permesso di appurare che il dipinto, benché fosse stato posto in vendita con la generica indicazione di “Madonna con Bambino e Santi” di un artista ignoto del Seicento, non era altro che il prezioso “Madonna con Bambino e i Santi Crispino e Crispiniano” realizzato nel 1662 circa da Giovanni Domenico Ferrucci per la Confraternita dei Santi Crispino e Crispiniano e rimasto conservato fino al 1977 nella Chiesa dei SS.Vincenzo e Anastasio a Lucca, da cui risultò assente nel corso di una verifica per la mostra “La pittura a Lucca nel primo Seicento” (1994-1995).

Per l’esito positivo della vicenda sono risultate fondamentali le ricerche storico-artistiche condotte dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Lucca e Massa Carrara, che hanno portato al reperimento dell’effigie fotografica della catalogazione dell’opera avvenuta nel 1976, insieme all’attività di ricostruzione degli eventi compiuta dall’Arcidiocesi di Lucca, che ha permesso di accertare che l’opera era stata sottratta nel 1977.

La comparazione fotografica ha così permesso di confermare che l’opera, acquistata negli anni Novanta da un acquirente ritenuto in buona fede, era proprio quella trafugata trentacinque anni prima. Nel 2012 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano ha così disposto il sequestro del prezioso dipinto, impedendo la sua ulteriore commercializzazione e dando la possibilità alla Diocesi di Lucca di restituirlo finalmente alla collettività dopo un’attesa di oltre quarant’anni.

Nel 2014 l’opera è stata inoltre accolta nel Palazzo del Quirinale a Roma, insieme ad altri capolavori, in occasione della mostra “La memoria ritrovata. Tesori recuperati dall’Arma dei Carabinieri” promossa, dal 23 gennaio al 16 marzo, dalla Presidenza della Repubblica in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo e con il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale. Oltre un centinaio tra sculture, oggetti d’arte sacra, dipinti e reperti sottratti alla comunità scientifica e all’ammirazione del pubblico in occasione di furti e scavi clandestini, sono stati esposti nella Sala degli Scrigni, nella Sala di Ercole, nella Sala degli Ambasciatori e nella sala di Augusto del Palazzo del Quirinale, per rendere omaggio al lavoro dei Carabinieri del Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale.

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Roma, boom di arresti sulla linea A della metro

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Le specifiche attività di controllo effettuate dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma nelle principali aree frequentate dai turisti, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, hanno portato all’arresto di 14 persone, gravemente indiziate del reato di furto.
 
In via degli Scipioni, i Carabinieri della Compagnia San Pietro, in seguito ad un mirato servizio antiborseggio, hanno individuato e arrestato in flagranza due cittadini stranieri, con precedenti, i quali, approfittando della calca di persone in strada, erano riusciti ad impossessarsi del portafogli di una donna italiana. Sulla linea A della Metropolitana, in distinte operazioni, i Carabinieri della Compagnia Parioli, hanno arrestato un 39enne di origine cubana, un cittadino peruviano di 20 anni, e due cittadini romeni di 41 e 59 anni, tutti senza fissa dimora e già noti alle forze dell’ordine, bloccati in flagranza nel tentativo di asportare i portafogli dei passeggeri della metropolitana.
 
Per le vie del centro di Roma, i Carabinieri della compagnia Roma Centro hanno arrestato in flagranza tre cittadini romeni, un uomo di 21 anni e due donne di 20 e 25 anni, bloccate dai militari subito dopo essersi impossessate, in concorso fra loro, del portafogli di una 75enne italiana mentre passeggiava in via delle Quattro Fontane. In piazza Santa Maria Maggiore, invece, i Carabinieri del Comando Piazza Venezia hanno arrestato un cittadino algerino di 33 anni, con precedenti, sorpreso dai militari non appena impossessatosi della borsa di una turista inglese, seduta ai tavoli esterni di un ristorante. Sulla banchina della fermata metro Spagna, i Carabinieri della Stazione di Roma Quirinale hanno arrestato una 19enne italiana, subito dopo aver sfilato un portafogli dalla tasca del pantalone di un turista messicano.
 
Sulla linea A della metropolitana, i Carabinieri della Stazione di Roma Monte Mario hanno arrestato in flagranza un 34enne cileno, bloccato dopo aver sottratto la borsa ad una passeggera italiana, invece, un altro cittadino cileno di 27 anni è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Roma Flaminio, dopo essersi impossessato del portafogli di una turista statunitense.
 
Tutte le vittime di furto hanno presentato regolare denuncia querela e gli arresti sono stati tutti convalidati.
 
Privo di virus.www.avast.com



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Cronaca

Roma, operazione decoro alla stazione Termini: arrestata una persona e 13 denunciate

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ROMA – Nella giornata di ieri è scattata un’attività di controllo dei Carabinieri del Comando Provinciale Roma nell’area della stazione ferroviaria Termini, finalizzata alla tutela del decoro e al contrasto di ogni forma di illegalità.
Decine di Carabinieri della Compagnia Roma Centro, supportati dai colleghi del Gruppo di Roma, hanno passato al setaccio l’area antistante la stazione, da piazza dei Cinquecento fino ai giardini Einaudi e sotto i portici adiacenti al Museo Nazionale Romano – Palazzo Massimo, dove hanno rimosso numerosi giacigli di fortuna, lì ammassati come bivacco per senza fissa dimora.
In particolare, i Carabinieri del Nucleo Roma Scalo Termini hanno sanzionato 2 cittadine peruviane sorprese in via Enrico De Nicola dove avevano allestito la loro attività di rivendita di cibo pronto, completamente abusiva.
Le donne, infatti, stavano vendendo bottiglie di birra in vetro, lattine di bevande analcoliche e generi alimentari, contenuti in pentolame e confezioni di plastica già suddivise in porzioni.
Due i “punti vendita” al dettaglio, con relativi menù e prezzi, scoperti dai Carabinieri sul marciapiede antistante l’ingresso del complesso monumentale delle Terme di Diocleziano, sequestrate bibite e 240 kg di generi alimentari contenuti in pentolame e confezioni di plastica di varie dimensioni, il tutto sottoposto a sequestro amministrativo. A loro carico sono state elevate sanzioni pari a 10.000 euro.
Un 46enne peruviano è stato invece denunciato perché trovato in possesso di 72 capi di abbigliamento, ancora con i cartellini dei prezzi applicati, di dubbia provenienza.
I Carabinieri della Compagnia Roma Centro hanno poi arrestato un cittadino italiano, senza fissa dimora, bloccato appena dopo aver rubato alcuni capi di abbigliamento da un negozio all’interno della Galleria Forum Termini.
Altre 12 persone sono state denunciate a piede libero: quattro persone per tentato furto, una perché trovata in possesso di un coltello, una perché trovata in possesso di documenti di terze persone, due responsabili per inosservanza del divieto di ritorno nel comune di Roma e altre 4 responsabili di inosservanza del D.a.c.ur., emesso nei loro confronti dal Questore di Roma.
Durante l’attività i Carabinieri della Compagnia Roma Centro hanno anche eseguito numerosi posti di controllo alla circolazione stradale che hanno permesso l’identificazione di 173 persone e la verifica su 48 veicoli.



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Castelli Romani

Monte Compatri, al via lo sgombero della “Barcaccia”. Il comune acquisisce l’intera area

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È in corso da stamattina lo sgombero del casale di via Marmorelle, comunemente denominato “Barcaccia”. Circa trenta le persone, quasi tutte di nazionalità straniera, che abitavano nel complesso, tra cui alcuni minori per cui il Comune di Monte Compatri ha dato disponibilità alloggiativa temporanea presso strutture di accoglienza. Presenti anche le ambulanze per la gestione di eventuali situazioni di emergenza.
 
L’area di via Marmorelle, attualmente presidiata, oltre a rappresentare per anni simbolo di illegalità, era diventata un pericolo per la salute pubblica.
 
Sono operativi sul posto circa venti dipendenti della struttura comunale che stanno intervenendo a vario titolo nell’operazione tra cui agenti della Polizia Locale e responsabili dei settori Lavori Pubblici, Patrimonio e Servizi Sociali. Le operazioni sono coordinate dagli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Frascati e Casilino e vede coinvolti i Carabinieri della Compagnia di Frascati, i Vigili del Fuoco per un totale di oltre cinquanta uomini impiegati che stanno intervenendo insieme a numerosi altri enti e soggetti coinvolti a vario titolo.
 
“La giornata di oggi rappresenta una vittoria delle istituzioni sull’illegalità – commenta il sindaco Francesco Ferri, presente sul posto durante le operazioni di sgombero – Chi amministra ha il dovere di assumersi certe responsabilità, specialmente quando viene messa a rischio la sicurezza delle persone e dell’ambiente. Esprimo grande soddisfazione per come sta procedendo l’intervento, grazie soprattutto al lavoro di preparazione portato avanti dai nostri Uffici con tutti i soggetti coinvolti. A loro va il mio ringraziamento per la professionalità e la disponibilità dimostrata in particolare nella gestione dei casi riguardanti i soggetti più fragili. Un ringraziamento è rivolto al Prefetto, alla Polizia e ai Carabinieri, alla Città Metropolitana di Roma Capitale, sempre presente nei tavoli per l’ordine e la sicurezza, alla Tekneko e ai comuni limitrofi che ci hanno aiutato nella gestione della viabilità”.
 
A seguito dell’ordinanza del Sindaco, sono diversi i lavori effettuati da stamattina e che andranno avanti nelle prossime ore per le operazioni di demolizione di un immobile e l’acquisizione a patrimonio comunale dell’area. Il gestore del servizio di raccolta dei rifiuti Tekneko ha provveduto alla pulizia dell’area e del materiale presente nella struttura. Una ditta incaricata ha provveduto a murare tutti gli accessi per evitare che possa essere nuovamente occupata. I gestori dell’energia elettrica e del gas hanno staccato tutte le utenze.  Un carro attrezzi ha trasportato in deposito alcune vetture che risultavano sottoposte a confisca o fermo amministrativo. Sono state installate anche delle telecamere che consentiranno di monitorare le aree diventate di proprietà comunale e i rispettivi accessi.
 
Privo di virus.www.avast.com



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