Mafia 2 definitive edition, ritorno a Empire Bay

Mafia 2 torna in edizione rimasterizzata per Xbox One, PlayStation 4 e Pc. Vi state chiedendo se vale la pena di mettere le mani su questa edizione definitiva del secondo capitolo di una delle trilogie più amate di sempre? Bene, leggendo questo articolo scoprirete il nostro giudizio. Sono passati dieci anni dal ritorno di Vito Scaletta a “Empire Bay”, una New York postbellica di fine anni ’40 controllata dalle cosche mafiose, attraversata da pesanti Buick cromate e animata da PlayStation 3 e Xbox 360. Dieci anni spesi dallo studio Hangar 13 ad arricchire di DLC il terzo capitolo della serie Mafia, quello meno apprezzato da critica e fan. Tornare a vestire l’abito gessato e la tesa di Vito riporta in effetti a galla ricordi migliori, a partire dal suo capitolo iniziale, ambientato in una Sicilia contesa da fascisti e forze alleate che si presta al ruolo di tutorial e chiarisce subito come la migliore caratteristica del titolo originale, ovvero la capacità di dipanare le vicende personali del protagonista su più anni riuscendo a coinvolgere il giocatore, sia stata preservata. L’Edizione Definitiva di Mafia 2, chiaramente, non potrebbe chiamarsi così se, oltre al processo di rimasterizzazione, non comprendesse anche tutti i contenuti aggiuntivi diffusi dal momento del lancio. Accanto a qualche extra decisamente peculiare (come la giacca e l’auto di Lincoln provenienti direttamente da Mafia 3), nell’apposito menù sono presenti anche tre DLC, ossia Joe’s Adventure, Jimmy’s Vendetta e The Betrayal of Jimmy: si tratta di mini esperienze che espandono l’universo narrativo di Mafia 2, offrono qualche ora di piacevole divertimento e riescono a dare al gameplay un sapore lievemente diverso, se paragonato a quello delle peripezie del protagonista della storia principale. Ma veniamo alla trama: congedato dopo una missione durante la seconda guerra mondiale, Vito Scaletta torna a casa dalla madre e dalla sorella in una Empire Bay ricoperta dalla neve nel febbraio del 1945. Paragonato ai campi di battaglia europei, questa città sembra quasi un piccolo paradiso, il posto perfetto per realizzare il sogno americano. E invece le strade, pattugliate da sbirri e criminali, si rivelano persino più pericolose dei territori teatro del secondo conflitto mondiale. Deciso a non spaccarsi la schiena con un lavoro onesto per una paga miserabile, Vito preferisce sporcarsi le mani di sangue in compagnia del suo amico Joe Barbaro, uno di quelli che ha gli agganci giusti nelle “famiglie” della città. E così, tra un incarico e l’altro, tra una rapina e una vendita illegale di sigarette, Scaletta prova a farsi largo nelle gerarchie malavitose, ma a un prezzo molto caro. Sin dai primi momenti, si comprende che è proprio il comparto narrativo l’aspetto distintivo di Mafia 2, caratterizzato com’è da uno stile più smargiasso in confronto a quello del primo, leggendario episodio. Volendo azzardare un paragone cinematografico, in questo secondo capitolo della saga si respira lo stesso spirito spaccone e spavaldo visto in Quei Bravi Ragazzi di Scorsese, in costante bilico tra umorismo, violenza e dramma.

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Per chi non avesse giocato il titolo al momento dell’uscita è bene ricordare che a livello di gameplay Mafia II è un titolo che lancia il giocatore in una serie di missioni che scandiscono il passaggio del tempo tra un risveglio e un nuovo momento di riposo. Non esiste mai la reale sensazione di avere libertà di movimento, dettata solo da una città ricchissima di dettagli, ma ridotta in dimensioni e mortalmente spenta. A parte una manciata di ristoranti, negozi di abbigliamento e officine, il resto degli interni sono demandati a missioni della campagna che circoscrivono la zona unicamente a quello specifico momento. Per gli appassionati di collezionismo, poi, il gioco dà la possibilità di dare la caccia ad una cinquantina di riviste di Playboy e a più di un centinaio di poster dei ricercati. Quindi se storia principale e dlc non dovessero bastare, la caccia ai collezionabili di sicuro rende l’esperienza più longeva. Quel che resta nel gameplay è un discreto sistema di fuga dalla polizia che non si limita a giocare con gli incontri con le volanti, ma che richiede di eliminare anche le tracce dei propri crimini tramite il cambio di vestiti, della targa dell’auto o la riverniciatura. Mafia II era graficamente sontuoso già alla sua uscita, con questa revisione, realizzata dai ragazzi di d3t, il risultato finale non viene stravolto, ma la risoluzione di tutti quegli elementi precedentemente lasciati in disparte sono stati curati e valorizzati con grande cura. Questo comporta un livello di dettaglio generalmente molto buono, che non rinnova i modelli o aggiunge poligoni lì dove non esistono, ma che lavora con la luce e la rifrazione in una maniera davvero intelligente, arrivando a vette straordinarie per quanto riguarda soprattutto gli esterni egli interni delle automobili, elemento molto sentito della produzione. Meno impressionanti, anche se anch’essi migliorati, sono i modelli di personaggi secondari e passanti, così come di fondali che sentono, in questo caso, il peso del tempo e della mancata cura già alla sua uscita originale. Il doppiaggio in italiano è rimasto quello mediamente discreto di dieci anni fa, che alterna personaggi sufficientemente interessanti, ad altri invece totalmente fuori luogo. Splendida come sempre la colonna sonora, sia originale che su licenza, con una serie di brani che hanno fatto la storia della radio a cavallo tra gli anni ’40 e ’50. Tirando le somme, possiamo quindi dire che l’edizione definitiva di Mafia 2 aggiorna agli standard odierni parte del suo aspetto grafico, producendo un ambiente di gioco ancora affascinante, ma mostra il fianco quanto a libertà d’azione e ritmo. Il nostro consiglio è quello di farci un pensiero se si amano le atmosfere alla Goodfellas e non si sogna altro che accompagnare per bordelli due malavitosi ubriachi con un cadavere nel portabagagli. Insomma, con Mafia 2, nonostante i segni dell’età si riescono a percepire bene il divertimento è comunque assicurato.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 8

Sonoro: 8

Gameplay: 8

Longevità: 8

VOTO FINALE: 8

Francesco Pellegrino Lise