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Roma

MAFIA CAPITALE 2: CODACONS ALL'ATTACCO DI NICOLA ZINGARETTI E DI IGNAZIO MARINO

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Tempo di lettura 2 minuti L’associazione da tempo 30 giorni affinché venga attuato il progetto di recupero del parco di Monte Mario approvato con la delibera consiliare del 2004

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di Cinzia Marchegiani

Roma – Arriva la denuncia del Codacons nei confronti di Nicola Zingaretti e Ignazio Marino proprio sui rapporti tessuti con Salvatore Buzzi: “Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha detto che se è vero che ha incontrato una volta Buzzi, ciò è avvenuto perché lui incontra centinaia di migliaia di persone per migliaia di questioni. – Commentano dal Codacons – Anche il sindaco Marino – proseguono – dice che i suoi assessori coinvolti non toccano il suo governo. “Come mai allora Zingaretti, dopo decine di richieste del presidente del Codacons fatte per iscritto, non ha mai voluto incontrarlo per affrontare un gravissimo problema di mancanza di fondi nel Lazio relativo alla cura e assistenza ai bambini disabili e per spiegare come mai ad alcune cooperative veniva concesso di essere accreditate e ad altre no? Come mai per i bambini sulla carrozzella non ha mai trovato il tempo di incontrare un presidente della maggiore associazione di cittadini italiana?”

IL CASO DEL PIANO DEL RECUPERO DEL PARCO MONTE MARIO
Il Codacons domanda come sia stato possibile che dopo un formale ricorso al Tar del Lazio del Codacons non ci si è accorti che un funzionario del Consiglio Regionale aveva fatto deliberare che il piano di recupero denominato “Porta del parco di Monte Mario” non si poteva più fare, facendo approvare la delibera 55 del 2008 che approvava il piano della Riserva del Parco di Monte Mario (adottato insieme all’Ente regionale Roma Natura?) Un’ironia neanche troppo velata nel comunicato del Codacons emerge e rimanda al mittente una serie di quesiti: “Per caso quei funzionari di Roma Natura, componenti del Consiglio Direttivo dell’Ente – Ivano Novelli, Fadda Amedeo, Belvisi Mirella, Blasevich Federico, Cavinato Gianpaolo, Malenotti Piero, Neri Fabio, Pietrosanti Paolo, Samperi Massimo e il Direttore pro tempore Vito Consoli – che hanno adottato il Piano della Riserva di Monte Mario, sono ancora in servizio?”

IL GIALLO DELLA REVOCA DEL DEMANIO E L’ARRESTO DI MARCELLO VISCA
Il Codacons non ci sta e chiede anche come mai l’arch. Mirella Giovine – Direttore del Dipartimento Patrimonio Sviluppo e Valorizzazione di Roma Capitale – ha scritto al Codacons con Nota datata 22 gennaio 2015, che il progetto di recupero del parco di Monte Mario non si poteva più realizzare, rifiutando di dare attuazione al piano di interventi approvato con la delibera consiliare del 2004: “Nessuno si era accorto che il demanio aveva revocato il suo assenso alla Regione e al Comune – dichiarano dal Codacons – dando in concessione la stessa area che può rendere milioni di euro al mese solo per i parcheggi alla società flora Energy srl –  per 18000 euro? E nessuno di loro pensa di revocare quelle delibere – continua e precisa il Codacons – dopo che in data 30 ottobre 2014, il componente del comitato di gestione dell’agenzia del demanio Marcello Visca è stato arrestato con l’accusa di aver influenzato la Direzione Regionale dell’Agenzia, in quanto avrebbe confezionato ad arte il bando per l’aggiudicazione della gara pubblica per la concessione dell’area intorno a Piazzale Clodio?”

Intanto la stessa associazione dei consumatori e dei cittadini chiede al Tar di annullare quella concessione e imporre al sindaco Ignazio Marino ed al presidente Nicola Zingaretti di attuare il piano di interventi di riqualificazione deliberato nel 2004 entro 30 giorni.

Castelli Romani

Monte Compatri, Pantano nei rifiuti: «Ci sentiamo abbandonati da tutti»

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il messaggio whatsapp ricevuto da un cittadino

Mi scuso se scrivo sul cellulare ma queste foto sono di via acqua felice a pantano
Sono ormai giorni che questa monnezze sta qua. È ormai un incubo

foto giunte alla nostra redazione

Ormai il nostro giornale continua a ricevere le vostre segnalazioni su quello che non funziona in alcuni paesi e questo, come abbiamo già scritto la volta precedente, ci carica di responsabilità e ci fa comprendere come sia necessario, sempre di più, dare voce a voi cittadini.

il messaggio whatsapp ricevuto da un cittadino

Nelle prime ore del pomeriggio siamo andati di persona a verificare la situazione e le immagini sono rimaste le stesse con cumuli di immondizia, in alcune situazioni anche pericolosa, su questa strada nella località Pantano di Monte Compatri e per la precisione in via Acqua Felice.

foto giunte alla nostra redazione

E se a ciò aggiungiamo le immagini del capolinea della metro C sempre in località Pantano purtroppo dobbiamo cominciare a riflettere su ciò che il cittadino ci scrive nei messaggi whatsapp che ci sono arrivati: Qui a Pantano ci sentiamo abbandonati da tutti.

foto scattate nel piazzale della stazione metro C di Monte Compatri Pantano

“Fai qualcosa almeno tu” è l’invocazione di aiuto che ci arriva ed alla quale diamo voce.

cumuli di bottiglie sempre sul piazzale della Metro C di Monte Compatri Pantano

Commenti amari che dovrebbero far riflettere in quanto dopo l’omicidio di Ivan Alexander si era acceso un faro, che poi non ha avuto molto seguito, sulle criticità di questa località di Monte Compatri ai confini con la città di Roma e che, tra pochi mesi per il Giubileo, di certo diventerà una delle porte di accesso alla nostra Capitale.

ancora cumuli di immondizia nel capolinea della metro C di Monte Compatri Pantano

Il nostro dovere resta quello di segnalare e di dare evidenza a tutte queste criticità aspettandoci almeno una risposta da parte dell’amministrazione di Monte Compatri.

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Castelli Romani

A Velletri si prepara la 93esima edizione della storica Festa dell’Uva e dei Vini

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Felci: “Sarà un’edizione straordinaria, capace di attrarre numerosi visitatori”

La città di Velletri si prepara ad accogliere la 93ª edizione della storica Festa dell’Uva e dei Vini, che si terrà il weekend del 21 e 22 settembre 2024. L’evento, patrocinato dal Comune, dalla Regione Lazio e dal Ministero dell’Agricoltura, si preannuncia come un’esplosione di sapori, cultura e tradizione, trasformando il centro storico in un vivace palcoscenico enogastronomico e artistico.

Lungo le principali vie della città, da Piazza Garibaldi fino a Porta Napoletana, passando per Corso della Repubblica e le piazze storiche, saranno allestiti stand con degustazioni di vini locali, cibo tipico e prodotti artigianali. La festa sarà animata da spettacoli musicali, teatrali e folkloristici, grazie al coinvolgimento delle associazioni culturali locali.

Paolo Felci, Assessore al Turismo e allo Spettacolo, ha sottolineato l’importanza della manifestazione: “Sarà un’edizione straordinaria, capace di attrarre numerosi visitatori. La città sarà trasformata in un percorso che attraverserà le vie più belle del centro, con tour nelle cantine e concerti per tutta la famiglia.”

Anche l’Assessore all’Agricoltura, Cristian Simonetti, ha espresso il suo entusiasmo per l’evento: “Nonostante alcune difficoltà logistiche, siamo fiduciosi che la festa sarà un successo. Abbiamo ottenuto il sostegno del Ministero e coinvolto le cantine locali per valorizzare i nostri vini. Saranno due giorni di divertimento per grandi e piccoli, con degustazioni, spettacoli e attività per tutti.”

Il Presidente della Fondazione De Cultura, Guido Ciarla, ha ribadito l’importanza di questa festa per la comunità: “Il nostro obiettivo è unire la città e far conoscere il suo patrimonio culturale e gastronomico. Grazie al salotto del vino e ai nuovi allestimenti, i visitatori potranno vivere il centro storico in modo unico, scoprendo le tradizioni di Velletri.”

Tra le attività più attese ci saranno la tradizionale pigiatura dell’uva, la musica popolare e molti altri eventi che verranno svelati presto. Le date da segnare sono il 21 e il 22 settembre: un appuntamento imperdibile per chi ama la cultura e i sapori del territorio.

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Castelli Romani

Scontro politico ad Albano Laziale: il sindaco Borelli revoca le deleghe a Sementilli, esplode la polemica

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L’opposizione accusa il sindaco di “scaricare le colpe” sull’ex vicesindaco per le carenze amministrative. Forza Italia e Fratelli d’Italia chiedono chiarezza e denunciano l’instabilità della giunta

Il sindaco di Albano Laziale, Massimiliano Borelli, ha revocato la maggior parte delle deleghe all’assessore Maurizio Sementilli, che fino ad oggi aveva gestito rifiuti, manutenzione, viabilità e altre aree chiave. Sementilli rimane responsabile solo delle Ville Storiche.

Borelli ha giustificato la sua decisione con la necessità di “una verifica sull’attività amministrativa”. Tuttavia, l’opposizione ha interpretato la mossa come un tentativo di scaricare su un solo assessore le responsabilità delle criticità accumulate negli ultimi quattro anni.

Roberto Cuccioletta, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, ha definito l’azione una “operazione di facciata” volta a distogliere l’attenzione dalle inefficienze dell’intera amministrazione. Secondo Cuccioletta, i problemi strutturali del comune sono il risultato di mancanze collettive e non attribuibili solo a Sementilli.

Giovambattista Cascella, capogruppo di Forza Italia, ha sottolineato come la revoca delle deleghe sia sintomatica dell’instabilità della giunta Borelli, che fin dall’inizio ha mostrato difficoltà. Cascella ha accusato la maggioranza di incoerenza, sostenendo che questa sia una delle amministrazioni più disomogenee della storia di Albano.

Anche Massimo Ferrarini, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha commentato duramente la decisione, chiedendosi come mai il sindaco abbia perso fiducia in Sementilli solo su alcune questioni, lasciandogli comunque la gestione delle Ville Storiche. Ferrarini ha chiesto al sindaco di spiegare in modo chiaro i motivi della rottura, altrimenti, ha avvertito, il rischio è di far percepire alla città una leadership incapace di governare.

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