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Cronaca

MAFIA CAPITALE: INTERCETTAZIONI VIP, DA BELEN A GIGI D'ALESSIO

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Tempo di lettura 2 minuti Il Ros da' conto che il 4 giugno del 2013, il giorno dopo la visita di alcuni ladri nell'abitazione di Gigi D'Alessio all'Olgiata, derubato di Rolex per 4 milioni di euro

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Redazione

Giovanni De Carlo, reduce da un viaggio all'estero e consegnatosi ieri ai carabinieri del Ros che lo aspettavano all'aeroporto di Fiumicino, non era soltanto un personaggio di rilievo di Mafia Capitale. Era un uomo che amava la bella vita, conosceva i migliori locali della movida romana ed "era in frequente contatto con personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport". Dagli atti allegati all'inchiesta, risulta che le attivita' di intercettazione dei carabinieri del Ros permettevano di appurare, ad esempio, "numerosi contatti e frequentazioni" con le compagne dei calciatori Matteo Destro della Roma e Blerim Dzemaili del Napoli e con la coppia piu' paparazzata negli ultimi tempi,Stefano De Martino e Belen Rodriguez, che sono stati persino ospiti della sua abitazione romana.

Il Ros da' conto che il 4 giugno del 2013, cioe' il giorno dopo la visita di alcuni ladri nell'abitazione del cantante Gigi D'Alessio all'Olgiata, derubato di una collezione di Rolex del valore di circa 4 milioni di euro, De Carlo raggiunse la villa dell'artista napoletano dove si trattenne per oltre trenta minuti. Ma l'attivita' del Reparto Anticrimine ha portato alla luce anche frequentazioni di De Carlo con il calciatore della Lazio Giuseppe Sculli, coinvolto di recente nell'inchiesta sul calcioscommesse della procura di Cremona. Dalle intercettazioni spunta anche il nome di Daniele De Rossi. Alle 3 del mattino del 30 settembre 2013, il calciatore della Roma campione del mondo nel 2006 chiama al telefonino Giovanni De Carlo. La circostanza, priva di rilievo penale, e' comunque riportata nell'informativa dello scorso luglio dei carabinieri del Ros in cui si dice che De Carlo "rispondendo a due tentativi di chiamata fatti poco prima" dal centrocampista giallorosso cercava De Rossi "chiedendogli di cosa avesse bisogno". 'Capitan Futuro' – annotano i carabinieri – "gli riferiva di averlo contattato in quanto, assieme al compagno di squadra Mehdi Benatia, aveva avuto poco prima una discussione con un ragazzo all'interno di un locale notturno e temendo ulteriori conseguenze aveva pensato a De Carlo". Nella parte di conversazione citata dai militari, De Rossi aveva spiegato: "No, avevo pensato che aveva chiamato qualche malandrino…
  qualche coattone… ho detto famme senti' Giovanni". Nel frattempo pero' era intervenuta la polizia e di De Carlo non c'era stato piu' bisogno. Ma lo stesso De Carlo "dando prova di grande confidenza, gli confermava di poter contare sempre sul suo aiuto: 'chiamame sempre… bravo! Hai fatto bene Danie', amico mio".

Giovanni De Carlo era cosi' inserito nel mondo dello spettacolo che chiunque poteva rivolgersi a lui in caso di bisogno. Nel giugno del 2013, secondo una telefonata annotata dai carabinieri del Ros e riportata nell'informativa dello scorso luglio, anche se priva di rilievo penale, fu Teo Mammuccari a contattare De Carlo perche' gli trovasse una sostanza dopante per la palestra, in particolare il GH, l'ormone della crescita. "Oh, Giovanni, me dai una mano con quella cosa che ti ho chiesto?". "Aho', mo ce vado, mo vado a vede'", e' la risposta di De Carlo che aggiunge: "Sono un chiacchierone ma almeno non spiattello i cavoli tua in giro, non dico che vuoi diventa' Hulk, capito?". Oggi Giovanni De Carlo e l'ex ad di Ente Eur, Riccardo Mancini si sono avvalsi della facolta' di non rispondere davanti al gip. Hanno, invece, respinto le accuse contestate altri cinque indagati finiti in carcere nei giorni scorsi: Carlo Maria Guarany, Cristiano Guarnera, Claudio Cardarelli, Giovanni Fiscon e Sandro Coltellacci. Il giudice, Flavia Costantini, ha, infine, concesso gli arresti domiciliari al 70enne Giovanni Lacopo, accogliendo un'istanza dell'avvocato Piergiorgio Micalizzi.

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Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma, tempi duri per i borseggiatori: dal 1 marzo in manette 71 persone

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ROMA – Nelle ultime 48 ore, i servizi antiborseggio messi in atto dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, intensificati nelle aree del centro storico maggiormente frequentate dai turisti e a bordo dei mezzi pubblici nonché presso le stazioni della metropolitana della Capitale in virtù delle festività della Santa Pasqua, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, sono state arrestate 14 persone, tutte gravemente indiziate del reato di furto aggravato.
Dal 1 marzo, i Carabinieri dipendenti dal Gruppo di Roma, in totale, hanno arrestato 71 persone per borseggi nel centro di Roma e a bordo dei mezzi pubblici.
I Carabinieri della Stazione di Roma Via Vittorio Veneto hanno arrestato 4 cittadini cileni di età compresa tra i 31 e i 21 anni, sorpresi subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli e il cellulare ad un turista italiano, intento a salire sul convoglio metropolitano fermata “Spagna”. Refurtiva prontamente recuperata e restituita alla vittima.
In piazza dei Cinquecento, i Carabinieri della Stazione di Roma Macao hanno arrestato due minorenni di origini bosniache di 13 e 17 anni, sorpresi insieme ad un complice che è riuscito a scappare, subito dopo aver sottratto il portafogli ad un turista che era intento a salire le scale di accesso alla metropolitana.
Stessa sorte per due cittadine romene di 20 anni entrambe, senza fissa dimora, arrestate dai Carabinieri di Roma Piazza Farnese, poiché sorprese in via dei Fori Imperiali, subito dopo aver asportato con destrezza il portafoglio ad un turista, che non si era accorto di nulla.
Presso la fermata metropolitana linea A fermata “Manzoni”, i Carabinieri della Stazione di Roma Viale Eritrea hanno arrestato due cittadini georgiani di 48 e 42 anni, già noti alle forze dell’ordine, sorpresi e bloccati subito dopo aver asportato lo smartphone ad un turista francese. Telefono immediatamente recuperato e restituito alla vittima.
I Carabinieri della Stazione di Roma Viale Libia hanno arrestato due cittadine bosniache di 24 e 51 anni, sorprese presso la fermata metropolitana “Cornelia”, subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli di una turista austriaca.
A bordo del convoglio metropolitano, altezza fermata “Barberini”, i Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Bologna hanno bloccato e arrestato un cittadino colombiano di 28 anni, sorpreso subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli ad un passeggero tedesco che non si era accorto di nulla.
Sempre alla fermata “Barberini”, questa volta i Carabinieri della Stazione di Roma Salaria hanno arrestato in flagranza un cittadino romeno di 52 anni, sorpreso mentre tentava di impossessarsi con destrezza di un portafogli di un turista americano. Dagli ulteriori accertamenti, il 52enne è risultato anche destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Roma, per la stessa tipologia di reato.
Tutte le vittime di furto hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.

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