MAFIA CAPITALE: REATI TRIBUTATI, FALSO E TRUFFA, 20 A PROCESSO

Redazione
 
Roma – La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio a venti persone e tre aziende per “Una serie indefinita di reati tributari, turbativa d'asta, falso e truffa” ai danni del Comune di Roma. Tra gli imputati spiccano i nomi di Fabrizio Amore, imprenditore di 59 anni e Maurizio Anastasi, ex responsabile della direzione tecnico-territoriale della sovrintendenza dei beni culturali. Amore e Anastasi erano stati arrestati, insieme ad altre persone, nel giugno dello scorso anno nell’ambito di un’inchiesta che riguardava la gara d’appalto per restaurare l’aula Giulio Cesare del Campidoglio. Il reato associativo, oltre ai soggetti sopracitati, riguarda anche altre 7 persone. La vicenda che sarà vagliata il prossimo 4 luglio dal gup Luigi Balestrieri è stata collegata alla maxi inchiesta di “Mafia Capitale”, per le verifiche che hanno svolto gli investigatori negli impianti per l’emergenza abitativa. Le imposte non pagate ammontano a diverse centinaia di migliaia di euro. Sono stati eseguiti controlli anche ad imprese all’estero e imprese come la Trevi Iniziative Immobiliari, che ha vinto l’appalto per restaurare l’aula consiliare del Comune di Roma. Gli inquirenti ritengono che Amore era talmente sicuro di vincere la gara per restaurare l’aula Giulio Cesare che avrebbe stipulato contratti ed effettuato pagamenti giorni prima che venissero aperte le buste con le offerte. L’importo per il restauro è di un milione e 200 mila euro.