MAFIA CAPITALE: ROMA SFUGGE AL COMMISSARIAMENTO. SCIOGLIMENTO SOLO PER IL X MUNICIPIO

di Matteo La Stella
Roma
– La notizia è ufficiale, il Campidoglio sfugge al commissariamento evitando così una rimozione coatta della giunta per mafia. Sciolto, invece, il X Municipio di Ostia. A distanza di 8 mesi dall'inizio dell'inchiesta su Mafia Capitale, il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha presentato giovedì 27 agosto la sua relazione sull'amministrazione capitolina legata alla cupola del “Mondo di Mezzo”, portando all'interno del primo Consiglio dei Ministri dopo la pausa estiva, una serie di contromisure atte a risanare la situazione dell'Urbe. Prima tra tutte, l'affiancamento del prefetto Franco Gabrielli ad Ignazio Marino che, dagli Stati Uniti dove si trova in vacanza, non accenna a battere ciglio. Anzi, appare fiero e soddisfatto del suo aplomb inesistente tanto da commentare in una nota:”Bene le decisioni del governo, proseguiamo con il risanamento”, quasi non avesse capito l'ennesima figuraccia fatta, lontano dalla città in una giornata decisiva come questa, e l'ennesimo passo verso il baratro, segnato dall'entrata in scena del prefetto Franco Gabrielli, la sua nuova badante dal pugno di ferro.

Misure. Alfano, nel nuovo pacchetto di misure "salva Campidoglio", mette in piede una serie di azioni utili a piantonare il perimetro del Campidoglio con l'intento di tenere lontani gli interessi di malintenzionati. Al termine del Consiglio dei Ministri, il ministro dell'interno ha spiegato:”Il prefetto di Roma Franco Gabrielli, assieme al sindaco Marino, dovrà curare il risanamento dei settori dell'amministrazione risultati più compromessi dall'inchiesta. Chiederò inoltre al prefetto di stabilire un piano insieme al sindaco in settori colpiti dalle maggiori criticità come il verde pubblico, l'immigrazione, le politiche abitative, i campi nomadi, la revoca di affidamento di servizi senza gara”. Infine, il numero uno del Viminale ha precisato come la: “Legge prevede il commissariamento per il quale non abbiamo ritenuto sussistere i presupposti”- mentre-“il supporto del ministero dell'Interno è auspicato per correggere la rotta ed estirpare quegli elementi che possono continuare a rendere negativa la gestione negativa dell'ente. È la logica che sarà seguita dal prefetto di Roma, agendo su otto macroaree citate nella mia relazione”. Per i tempi, Alfano ha precisato invece che non c'è una scadenza, prima si raggiungeranno gli obiettivi e meglio sarà.

Le 8 macroaree.
Il più pesante prefetto Gabrielli, dunque, sarà chiamato ad affiancare il sindaco peso piuma. Secondo il ministro dell'Interno, il lavoro dei due dovrà: ”Riguardare oltre ai tre dipartimenti- del verde pubblico, della casa e del patrimonio- oggetto dell'attività della commissione, anche atti e procedimenti che potranno essere ulteriormente implementati in relazione allo sviluppo in progress dell'attività di risanamento”. Alfano ha così individuato “Otto ambiti, riguardanti l'adozione di atti di indirizzo e di programmazione generale nei settori nei quali sono state registrate le maggiori criticità ossia il verde pubblico e l'ambiente, l'emergenza abitativa, l'immigrazione e i campi nomadi, l'adozione o l'aggiornamento dei regolamenti di competenza dell'amministrazione comunale secondo i principi di imparzialità e buon andamento specificamente riguardo l'affidamento di lavori, servizi e forniture, la revoca in autotutela degli affidamenti disposti in assenza di regolari procedure concorsuali, la predisposizione o l'aggiornamento di un albo delle ditte fiduciarie per l'affidamento dei servizi e dei lavori in economia”. Ma anche il:” Monitoraggio dell'effettiva operatività della centrale unica degli acquisti, l'avvio delle procedure di annullamento delle determine dirigenziali, l'implementazione del sistema dei controlli interni, l'avvio dei procedimenti di verifica e revisione dei contratti compresi quelli di servizio con l'Ama spa, proprio per verificare le effettive condizioni e la sostenibilità tenuto conto dell'evoluzione normativa, amministrativa e contabile di tali contratti”.

De Vincenti. Al margine del Cdm, Claudio De Vincenti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha espresso il suo parere in merito al tutoraggio dal sapore di commissariamento. Secondo De Vincenti, l'affiancamento ingaggiato dal prefetto e dai suoi uffici sarebbe solo lo strumento messo a disposizione del Campidoglio dal Governo, in funzione del prossimo Giubileo straordinario. Una manovra, a suo dire, equivalente a quella andata in scena per Expo ed utile solo ad accorciare i tempi.