Mafia nigeriana, tra le più pericolose organizzazioni criminali presenti in Italia [prima puntata]: la “Costa degli Schiavi” e la religione Voodoo

Un quadro inquietante sulla mafia nigeriana presente nel nostro paese quello che emerge dall’ultimo rapporto stilato dalla Direzione Investigativa Antimafia riferito al 2 semestre 2018. Una relazione alla quale la DIA ha dedicato ben 34 pagine in cui viene effettuato un dettagliatissimo focus su quella che rappresenta un’organizzazione criminale in forte espansione, ormai da anni, sul nostro territorio. Iniziamo quindi un viaggio sulla mafia nigeriana partendo da quelle che sono le radici che si affondano nella religione, nelle tradizioni, nelle usanze e nei riti che fanno parte delle popolazioni di quel tratto di costa africana che si affaccia sul Golfo di Guinea, che per antica memoria conserva ancora oggi il nome di “costa degli schiavi”. Un’area che ha visto svilupparsi nel corso di alcuni secoli una delle religioni più strutturate e complesse di tutto il continente africano: la religione Vudù tutt’oggi ancora diffusissima.

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IL VIDEO SERVIZIO TRASMESSO A OFFICINA STAMPA DEL 26/09/2019

Ma cos’è esattamente il Vudù? A spiegarlo è padre Bruno Gilli missionario comboniano laureato in etnologia, una delle massime autorità per quanto riguarda lo studio e la conoscenza di questa religione e che ha svolto per diversi decenni attività di evangelizzazione in Togo presso la popolazione Ouatchis.

I vudù si nutrono di sangue e quindi il sacrificio di animali è un elemento costante in tutti i riti e in tutte le cerimonie in cui si voglia sollecitare un intervento diretto del Vudù o placare la sua collera.

Tra gli Ouatchis i sacrifici vengono compiuti normalmente in determinati luoghi adibiti al culto Vudù e quindi sacri dove a nessun estraneo è permesso l’accesso se prima non ha ottenuto in un’apposita udienza l’autorizzazione del capo villaggio a cui nessuno può opporsi nemmeno lo stesso ministro del culto con tutta la sua autorità.

L’aspetto che più caratterizza questa religione è rappresentato dal lungo e complesso procedimento di iniziazione che gli adepti devono seguire all’interno di appositi recinti sacri o conventi prima di poter essere considerati Vudussi cioè persone sacre a tutti gli effetti.

Drappi bianchi o bianchi e rossi segnalano sempre questi luoghi sacri dove per la durata di circa tre anni un gruppo di fedeli, sotto la guida di un ministro del culto, si sottopone ad un austero regime di vita. Solo attraverso il distacco dal mondo esterno la stretta osservanza delle rigide norme comportamentali e l’apprendimento della lingua sacra è possibile entrare in intima comunione con la divinità. I tre anni di iniziazione si concludono poi con la funzione del tudedè o della soppressione degli interdetti. Con questo rito gli iniziati vengono sciolti dai divieti imposti loro durante il periodo del convento e possono nuovamente parlare la lingua profana, quindi vengono reintegrati nella società come individui sacri portatori di nuovi valori etici.

Durante queste pratiche vudù si può assistere a scene dove gli iniziati perdono il controllo delle loro azioni, a significare che il vudù è entrato nel loro corpo impossessandosene, con la conseguenza che da questo momento non sono più padroni di loro stessi in quanto le azioni sono controllate dal vudù che li possiede. E lo stato di possessione non gli fa temere ne’ il pericolo ne’ il dolore. Durante queste cerimonie si possono vedere questi nuovi vuduni salire sul tetto di una capanna e iniziare a ferirsi con il machete o con un oggetto tagliente senza mostrare il minimo segno di dolore.

In questo clima di esaltazione, dietro la simbologia ingenua e primitiva di queste ritualità, si percepisce il profondo misticismo dell’anima africana. Resta comunque un aspetto oscuro e controverso di questa religione ovvero l’ipotesi inquietante dei sacrifici di umani.

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Da sinistra: Luca Andreassi (PD), Marco Valerio Verni (Avvocato espero in mafia nigeriana), Roberto Cuccioletta (FDI) ospiti di Chiara Rai (Giornalista) nella puntata di Officina Stampa del 26/09/2019 hanno parlato dei fenomeni legati a questa organizzazione criminale